Libero

elisa.rabaglino

  • Donna
  • 53
  • Torino (TO)
Scorpione

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: più di un mese fa

Profilo BACHECA 124

elisa.rabaglino più di un mese fa

Oggi il mio Maurino e io siamo in lutto: è mancata una persona cara da tempo malata.

 

Lei e suo marito erano amici di mio padre dai tempi dell'Università, più di 55 anni fa.

 

Si era affezionata a Mauri sin dal primo istante, ben prima di mia madre: persona sensibile. A me aveva fatto tanti regalini utili, dei capi di vestiario: ogni volta che mi servivano, come negli scorsi giorni, pensavo a lei.

 

La ricorderemo per sempre. Uno dei "genitori" che se ne stanno andando tutti. Era un Torinese immigrato nell'infanzia, ma come mio padre, come tutti i Torinesi e Piemontesi, dalla loro casa vanno solo nella tomba, perché sono molto carichi. Non c'è modo di convincerli a salvarsi.

 

Ciao Ines, sapevi che Mauri e io ti volevamo bene. Ti ricorderemo sempre così, in quella sera autunnale di due anni e mezzo fa:

 

 

Il dentista nel quadro era suo padre. E la sciarpa di Mauri era di mio padre: allora Mauri non aveva ancora vestitini.

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

Nothing changes any day of the year, actually. 

 

 

It is the hell of a loop.

Ti piace?
1
elisa.rabaglino più di un mese fa

Mauri, un papà mi chiede le congratulazioni per suo figlio appena nato: un figlio non necessario e nato con maternità surrogata anch'essa non necessaria e non consentita dalle leggi italiane.

 

Un padre per me non onesto, troppo anziano: potrebbe essere il nonno - e neanche la madre: una donna giovane che compra l'utero di un'altra donna senza necessità. Il figlio di due poco onesti sarà anche lui poco onesto, perché il modello principale sono i genitori: non è bene che sia nato. Non ha il posto.

 

"Le ha chieste alla persona sbagliata e anche al gorillino sbagliato". E anche nel Paese sbagliato. Non gliele facciamo.

 

Forse abbiamo lavoro per i Giudici. A me la maternità surrogata, anche nei casi in cui fosse necessaria, è sempre apparsa ripugnante e angosciante come le vetrine che mi toccava vedere dal treno in Belgio, che erano la spiegazione dello strano comportamento della mediocre  Commissione UE riguardo la mia candidatura. Questo è quello che provo. E poi è chiaramente male utilizzata: produce dei figli non necessari di genitori troppo anziani.

 

"Io sono vestito di verde, bianco e rosso!!!". Tu sei britannico, caro Maurino, e il berretto rosso è americano. Sì la giacchetta e i pantaloni sono italiani e te li sei meritati, bravo! Io sono impressionata quando qualcuno ti fa dei complimenti, anche se non sono tua madre: ma tu i genitori non li hai e a me non arrivò nessun figlio a causa di persone come quei due genitori, che non capiscono cosa è necessario e cosa è superfluo e tolgono il necessario ad altri. Non li apprezzo.

 

Inoltre sono convinta che chi vuole dei figli, se li paga lui tutta la vita e anche dopo la morte, se è malato. Anche io, senza l'unico figlio o figlia che avrei dovuto avere a tempo debito, non ho una buona situazione, mio padre senza nipote è vissuto 20 anni in meno e ho troppo aiutato gente che io credevo in difficoltà più di me, in realtà sgomitavano. Non posso aspettarmi le congratulazioni per questo errore: lo pago da 20 anni buoni.

 

 

E ce ne andremo giù "all al-one with the pietr-one"....

 

...come dice la canz-one!!!!

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

Voglio raccontare a Mauri che esattamente 25 anni fa, il 28 Febbraio 2000, Elisa partiva da Torino per Karlsruhe: era stata assunta dal Forschungszentrum Karlsruhe a partire dal 1 Marzo.

 

Era anno bisestile e partì con un giorno di anticipo. Era una giornata invernale grigia e a tratti piovosa. La aspettavano il suo supervisore e il proprietario della casa che avrebbe affittato, i quali già conosceva.  Era il suo primo viaggio in auto così lungo, 630 km in tre Paesi e il secondo in assoluto in Germania. Non parlava ancora Tedesco, solo qualche parola, e aveva difficoltà a pronunciare "auf wie - der - se- hen". Da pochi giorni era proprietaria di una Fiat Panda 1000 fire "Shopping" di colore verde smeraldo con 54000 km, che suo padre aveva comprato 8 anni prima e la aveva regalata  a lei, perché da quel momento ne avrebbe avuto bisogno. Aveva fatto mettere nuovi pneumatici, più larghi di quelli di serie e credo che fossero i Continental. Una delle ultime Euro 0 prodotte dalla Fiat, 33kW, non aveva alcun sistema di sicurezza e neanche una presa accendisigari: ma arrivava a 140 km/h in autostrada.

 

Allora l'euro fisico non c'era ancora e Elisa aveva con sé dei marchi tedeschi per pagare la cauzione e l'affitto della casa in contanti, perché il conto bancario a Karlsruhe non lo aveva ancora aperto.

 

Il viaggio non fu facile. Elisa dovette prima andare a casa dei suoi genitori, perché avevano voluto che l'auto rimanesse nel loro garage quella notte dato che era stracarica. Poi sbagliò l'autostrada due volte prendendo la A4 verso Milano invece che la A5 verso Aosta: uscì e rientrò di nuovo nel verso sbagliato! Era la prima volta che saliva sul Gran San Bernardo a 1900 metri di quota per 40 km, non era abituata a quegli strapiombi, e guidava poi in Svizzera francese (Martigny, lago di Losanna) poi tedesca (Berna, Friburgo, Basilea) e poi in Germania (Friburgo in Brisgovia) verso Francoforte, tutti posti meravigliosi. La segnaletica era molto diversa e la confondeva. Anche a Basilea rischiò di uscire dall'autostrada, c'era traffico ed era già notte: quello fu il momento peggiore. Non c'era il navigatore allora e pochi avevano il cellulare, lei non lo aveva.

 

Caro Mauri quel percorso era il "passaggio ad ovest" di Elisa! 

 

Arrivò finalmente a Karlsruhe che pioveva: entrando in città da sud girò a destra verso la campagna invece che a sinistra. Infine arrivò a casa del suo supervisore, il quale le aveva prenotato una camera in un residence perché il proprietario della casa si era stancato di aspettare.

 

Arrivata nel residence, scese in strada, entrò in una cabina telefonica gialla della Deutsche Telekom lì sotto am Mühlbürger Tor, inserì delle monete (sembra incredibile ora!!!) e telefonò ai suoi genitori: rispose suo padre.

 

 

 

Chissà quanto si era preoccupato per tutta la giornata, ma Elisa non se ne rendeva conto allora. Le chiese se guadagnava abbastanza per vivere e la domanda le sembrò surreale.

 

Di quel viaggio non c'è una singola foto, ma eccone una di Mühlbürger Tor scattata nell'estate del 2022 insieme a Mauri, con il residence di quella sera sulla destra:

 

 

La cabina gialla era dalla parte opposta della piazza. Elisa era arrivata in un bel posto con la sua piccola Panda.

.....

 

E ieri Elisa ha iniziato a leggere la biografia di un'altra donna di 15 anni più anziana, che nei primi anni dopo la laurea aveva un posto simile a quello di Elisa e continuò e divenne poi Cancelliera di un Paese straniero per lei nella giovinezza, ma era sposata. Aprendolo a caso, in quella pagina lei parlava di quando si era innamorata del suo secondo marito, che era un suo collega, ma erano entrambi divorziati.

 

Data la circostanza e la ricorrenza, Elisa non ha potuto far a meno di ricordare quando lei era nello stesso mondo di quell'altra donna, più a sudovest, più vicino alla Francia e all'Italia. Però lei non ha - o non più - alcuna foto. Non ne fece, perché non aveva una macchina fotografica e le poche foto che altri le scattarono (ce ne era una bellissima dell'IEA Beryllium Workshop del 2003, in cui lei era l'unica donna vestita di beige tra tutti uomini vestiti di colore scuro e una del suo esame di dottorato nel 2004 con il cappello) non le ha più.

 

Caro Mauri, oggi non partiamo come 25 anni fa per Karlsruhe con la Panda di papà. Mi dispiace tanto! Abbiamo ora un cellulare che funziona in Svizzera e Germania esattamente come in Italia, peccato!

 

"Perché?" Perché oggi non è un giorno di pioggia, per esempio. Perché nessuno ci aspetta, non abbiamo preso impegni con nessuno. Poi perché la Panda è ancora in restauro: è rimasta ferma per 12 anni, tutti volevano rottamarla poverina.

 

"E quando torna?" chiede Mauri. Non essere impaziente gorillino mio, le manca solo più una cintura di sicurezza: intanto possiamo continuare a leggere il libro insieme e Elisa ricorderà tante altre cose e te le racconta.

 

Quando l'auto torna, le faremo la festa! È la nostra auto ora, mia e del mio Mauri, oltre che di mio padre. Una meravigliosa auto d'epoca che rappresenta Torino e il vicino mercato comune tedesco e può ancora circolare dovunque. Racconteremo la sua lunga storia multinazionale...che era quella di mio padre e della sua famiglia dapprima, poi la mia e da tre anni anche quella del mio gorillino. 

 

Eccoli mentre l'auto era in attesa di restauro:

 

 

"La Panda farà ancora quel viaggio, il passaggio ad ovest?"  Non lo sappiamo, gorillino mio, ma dopo un quarto di secolo quel percorso è rimasto uguale, come fu costruito negli anni '60. Certe cose, particolarmente solide, non cambiano. La Panda è uguale e anche io.

 

Nel 2005 Elisa intendeva sostituire la Panda con una Mercedes classe C 220 cdi di colore azzurro, il meritatissimo regalo di Elisa a se stessa per il suo dottorato, prodotta nel vicino stabilimento: un investimento locale, robustissimo, contro la crisi economica. L' auto la convinceva assolutamente. Ma stavano cancellando il posto di Elisa e lei non sapeva dei sussidi che le sarebbero spettati. I suoi genitori, non generosi, non offrirono un contributo e neanche una promessa di aiuto - e lei non se la sentì di spendere tutto quel denaro. Fu un errore: Elisa doveva essere più ottimista e non apparire più povera di quello che era. Invece accettò l'auto del 1990 di suo nonno, che a 85 anni non aveva più ottenuto il rinnovo della patente, anche perché aveva solo 43000 km e le permetteva di ridurre i costi dell'assicurazione di parecchio: auto molto confortevole. Non comprò più un' auto. I suoi non generosi genitori si offrirono - troppo tardi! - di comprargliene una da 10000 EUR (un terzo di quello che voleva spendere lei), ma non le serviva più: i 10000 EUR dovevano darglieli nel 2005 se volevano aiutarla, più tardi era solo un regalino inutile ad una minorenne media. Forse non volevano che la figlia fosse un adulto competitivo e più abbiente di loro, come doveva.

 

Per questo Elisa non sa se farebbe salire in auto uno dei suoi genitori se lo vedesse camminare sotto la pioggia e lei avesse un posto libero: non senza una spiegazione. Le persone vanno trattate come meritano. In Italia i figli sono a carico di entrambi i genitori, sono i genitori tenuti ad aggiungere del denaro se i figli hanno bisogno, perché per giusto motivo non è stato organizzato un sistema sociale per gli adulti di tipo tedesco.  Proprio questo porta i Tedeschi a non capire come certi Italiani non! approfittatori si comportano con il denaro e la famiglia e a discriminarli. 

 

In cambio ovviamente i figli difenderanno i genitori quando sono anziani. In realtà si difendono insieme tutta la vita.

 

"E tu che non hai figli?"  E me ne dispiaccio: ne volevo solo uno e me lo hanno rubato degli aggressivi che ne avevano troppi, per primo il mio ultimo superiore. Io devo difendere il mio Maurino e non lo abbandonerò mai. "Ma devi fare molta attenzione a non pagare più tu i figli di altri". 

Ti piace?
1
elisa.rabaglino più di un mese fa

Uno dei miei sogni della fine della notte.

 

Ho sognato che ero in vacanza con i miei genitori in una località marina: c'era mio padre, come era negli ultimi anni di vita e io avevo più di 40 anni e gli ero affezionata, non avevo ancora scoperto che mi aveva trattata male perchè era malato. In questi sogni, in cui a volte sono da sola a volte con i miei genitori in un viaggio, ricorre l'incertezza se il soggiorno si protrarrà e che cosa farò io, se io e loro prenoteremo l'albergo per i giorni successivi, se io comprerò il biglietto in tempo per il treno che ritorna e cose del genere.

 

Ma la fine di questo sogno era diversa: io aggredivo fisicamente e con urla rabbiose (cosa che per me è rarissima, perché sono molto mite ed educata e nel sogno facevo una fatica terribile ad alzare la voce, ovviamente perché dormivo) delle altre donne della mia età che avevamo incontrato in questa vacanza, dicendo:

 

"Voi!!! vi siete vendute agli uomini!!!" (ecco perché avete una situazione migliore della mia).

 

Proprio così: i genitori e gli insegnanti della stessa generazione non insegnarono la cosa giusta, cioé che era la famiglia che permetteva di conservare il posto di lavoro anche se c'era scarsa crescita economica ed arricchirsi. Insegnarono il contrario, cioé che "non era il caso di chiedere al marito i soldi per un paio di calze" e magari anche le scarpe e tutto il resto.

 

Per avere la famiglia "occorreva innanzitutto guadagnare dei soldi e avere un posto di lavoro certo". Tuttavia, questo è vero se c'è una forte crescita economica che permette in effetti ai giovani di arricchirsi solo con il proprio lavoro. Ma loro non la finanziarono e i loro suggerimenti si rivelarono sbagliati e favorirono i meno competitivi. Sembra proprio che dicessero questo solo per non dover pagare loro le famiglie dei figli, come invece avevano fatto i loro più intelligenti genitori con loro, che di crescita economica ne avevano prodotta ben più di loro proprio investendo a favore dei loro figli giovani: pagarono loro gli studi, la famiglia, la casa in proprietà di cui avevano bisogno.

 

Ora è tardi e io di certo non picchierò e aggredirò verbalmente nessuno perché sprecherei energie preziose con gente non molto competitiva e non mi conviene neanche rimproverarli, ma....ci siamo capiti. 

 

Detesto cordialmente un certo tipo di donne che sono la stragrande maggioranza e anche i loro mariti: per me sono approfittatrici ed abusive. Detesto ovviamente anche i loro figli: li hanno messi al mondo per farsi loro una situazione, in concorrenza sleale con le donne che invece si difendevano da sole. Quindi non saranno disposte a fare il necessario per i figli competitivi e provocheranno ulteriore danno. 

 

La mia ideologia è rimasta quella dell'adolescenza, un periodo di forte crescita economica, e non può cambiare. A me dovevano pensare i miei genitori e il datore di lavoro doveva applicare le regole che erano ampiamente sufficienti a correggere la rappresentazione errata di me che avevano dirigenti non eccellenti e non esperti dell'Italia. Non hanno nessuna giustificazione perché non ero tenuta neanche ad affrontare l'argomento. Se un qualsiasi uomo cerca di comprarmi un paio di calze, non ci riuscirà e mi rompe anche quelle che ho: il suo atteggiamento mi infastidisce. Se mi vede povera si accomoda, perché non è affidabile e mi rende povera. Compri le calze ad altre più adatte a lui.

 

E dato che mio padre non è più in vita, la sua presenza nel sogno non significa che mi vuole vedere. Significa che c'è ancora ed è altrettanto importante quanto da vivo, se non di più. Ecco una sua rara foto, nell'ultima gita che facemmo insieme nel Febbraio del 2019. 

 

 

Non sembra che ora sia morto, vero? Non sembra il Febbraio di sei anni fa. E neanche che fosse molto malato. Nonostante la demenza guidò perfettamente l'auto da Torino a Lanzo Torinese, luogo dove 7 anni prima era morto suo padre. A volte andavamo insieme con la sua auto in luoghi a Torino o dintorni, dove erano i suoi genitori.

 

Ha avuto 20 anni di vita in meno e una peggiore qualità della vita negli ultimi 25 anni di vita anche a danno dei suoi figli, perché non si è curato il diabete. 

 

Papà andremo ancora in viaggio insieme, uno di quelli in cui io non so se mi fermerò ancora. 

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

Chi sa perché un uomo non considererà mai una donna sua amica?

 

Al massimo lei penserà di essere una amica di lui, ma non lui.

 

[Non è il caso di questo video, in cui lei non si rassegna affatto ad essere amica di lui, quindi il video non rapprresenta il contenuto di questo post, semmai il contrario]

 

Il motivo è che gli uomini hanno una natura aggressiva, le donne invece collaborativa.

 

Questo post significa: se qualche donna pensasse di non poter essere che un'amica di un uomo e non fosse me, che già lo so, sappia che lui la vedrà sempre (1) come un suo dipendente che si aspetta di essere pagato oppure (2) come una amante, anche quella da pagare. In entrambi i casi come un oggetto di sua proprietà che deve essere difeso da altri. Più raramente la vedrà (3) come il suo superiore che paga lui. Purtroppo in ciò fa finta di non capire che il denaro crea obblighi che limitano fortemente la libertà di provare affetto, amicizia o amore - o forse si rassegna ad accettare ciò.

 

Infatti in Italiano si dice di un uomo sposato "Ha l'amica" e significa "Ha l'amante".

 

Conclusione: non ci si può rassegnare ad essere una sua amica, perché per lui non lo si sarà. 

 

Esiste le truffa dell'amicizia, che a volte è un fraintendimento tra i generi o espressione di problemi personali che non si ha la forza di affrontare. Alla fine il problema di tutti, amici o meno è che qualcuno non si comporta bene con il denaro. I superiori, un parente, il Governo etc...

 

Io sono stata fortunata perché quando lavoravo e mi pagavano anche se non proprio il dovuto, ero libera di fare quello che volevo e fui molto produttiva. 

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

Una canzone per Mauri e me.

 

 

"We will face it all together, at skyfall"

 

Ti piacerebbe cantare Mauri?

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

A volte Elisa guarda Mauri, che sempre sorride, e pensa che è un gorillino fortunato, ha un bel posticino e d'inverno, quando il bosco è immerso nella nebbia, sembra fatato.

 

 

Altre volte invece Elisa pensa che Mauri non sia stato tanto fortunato. Il suo destino non era quello di difendere lei da grande eroe, bensì di essere un giocattolo per un bambino di una grande città, che avesse tutta la vita davanti. Come la foca Trudi lo fu per Elisa: la aveva ricevuta da suo nonno da bambina. La tenne sempre con sé, fino a quando purtroppo non capì che la doveva portare con sé in quel viaggio, altrimenti la avrebbe persa. Elisa voleva fare qualcosa per la sua prozia per alcuni giorni, che forse non si poteva permettere di fare dato che non riceveva lei quello che le spettava, e trascurò la foca. Poi poteva forse recuperarla, ma si era rassegnata: non riusciva più a difendersi da persone che non facevano il loro dovere e neanche sapevano quale fosse nel suo caso e neanche ascoltavano le sue richieste. I suoi genitori per primi e da molti anni e lei non si era accorta di nulla: non erano affatto generosi come i suoi nonni lo erano stati con suo padre.

 

In realtà ognuno di noi deve sempre battersi per il proprio posto, qualunque esso sia, piccolo o grande - ed essere sempre lucido. Occorre poi fare molta attenzione che dei propri sforzi non si avvantaggino altri in concorrenza invece, che non meritavano nulla, e che le persone non sono quelle che sembrano, né in meglio, né in peggio. Il dirigente, che sembra ti voglia offrire un posto, è in realtà un incompetente e ti sta truffando. Il collega, che sembra un buon amico, in realtà vale la metà di te, è aggressivo e approfittatore, ha avuto un posto non adatto a lui tramite un parente: non è un collega. Sfrutta la relazione per prenderti il posto facendoti compassione - e poi crede di poterti aiutare, quando un abusivo non può aiutare un legittimo, fa solo peggio. Infine diventa ficcanaso ed arrogante. Ed è colpa tua perché non hai capito che non ti dovevi lasciare impietosire e non lo dovevi aiutare. Invece chi ti sembrava ostile e ti conosceva appena, ha fatto qualcosa per te perché era competitivo e sapeva cosa fare in quella situazione - e ha capito cosa facevi tu. 

 

Non c'è alcun destino, solo le decisioni nostre e di altri e anche quelle che appaiono errate a posteriori, occorre aver fiducia di poterle correggere.

 

Mauri di sicuro sarà sempre con me: il mio posto è il suo. 

 

E non ci interessa se terzi ci invidiano o ci compatiscono per questo posto, grande o piccolo, perché lo teniamo insieme. Siamo una persona e un gorillino di pelouche nella nostra bolla verde.

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

Perché io bevo acqua e limone appena alzata (come Roberto Bolle)?

 

 

Perché favorisce la rimozione del grasso superfluo che si accumula sugli organi che schifezza!!, oltre a fornire vitamina C che favorisce la produzione di collagene per la pelle. Invece non lo bevo la sera a cena, perché fa alzare la notte per andare in bagno e mi ha rovinato le notti per un intero inverno prima che lo capissi.

 

Poi occorre aspettare 30 minuti prima della colazione e in quei 30 minuti uno dovrebbe o fare allenamento, perché a digiuno fa dimagrire di più, ma non è il mio caso perché sono dimagrita fin troppo; oppure guardare il sole sorgere o meglio ancora stare al sole. Tutte queste opzioni aumentano l'adrenalina e favoriscono il risveglio.  Certi coach consigliano di elencare 7 cose che devono! essere fatte nella giornata e da me! ed è in effetti utile. Poi a colazione bevo té verde, che ha la stessa funzione del limone: purtroppo però non fa bene alla tiroide, quindi ne bevo mezza tazza. Alla colazione aggiungo semi di qualche tipo e un integratore per la tiroide, che dovrebbe recuperare i danni fatti da cronica mancanza di iodio sulla quale il sistema sanitario avrebbe dovuto fare prevenzione come su altri nutrienti  - e ciò mi irrita, perché penso che dirigenti non produttivi e non indipendenti hanno lavorato con la strategia sbagliata e ciò mi ha fatta stare malissimo. A questo punto sono già stanca per tutte le cosette cui ho dovuto pensare incluso il passato.....ed è solo l'inizio. Nel resto della giornata devo ancora bere il resto della molta acqua necessaria e prendere altri tre integratori pffff! oltre che fare altri due pasti e un allenamento non intenso in casa o fuori, in cui non devo affaticarmi, altrimenti aumenta il cortisolo e sto peggio invece che meglio.

 

A quante cose deve pensare una sola persona vitruviana per tenere il suo cerchio il meglio possibile: eppure la malattia è già subito un danno morale per noi e altri, che non ci si può permettere.

Ti piace?
elisa.rabaglino più di un mese fa

The 1-billion EUR question: Why ever should you persist in becoming other than you are? I was born not pretty and I was always told that with makeup I was not looking good.

 

Answer: because others convince you that if you do this and this and pay attention to them and buy this and this from them, you will become other - and in wasting your time, you lose what you are or have. This annoys you and the cortisol you produce cancels all advantage: you have belly and eye-bags. At least in 35  years I learnt this. If you insist too much, you get the opposite: you should aim at the "aurea mediocritas" instead.  You cannot afford it? Too bad for you. "Too competitive" is "not competitive".

 

There are indeed things which work: but the final effect you might not like, either. This "different" you, you are not enthusiastic of. 

 

In earning money and becoming richer, it is exactly the same. It is a fraud: everybody tries to convince you to do something which is not convenient for you, in order to let them earn money. This is not your way to earn money!

 

 

 

Ti piace?
1
, , , , , , , , , , , , ,