Smettila di starmi cosi
lontano.
Forse l'amore comincia
quando senti qualche battito in più accelerarti ogni volta il
cuore. E allora, in una vita, l'amore è fatto di dieci, mille,
milioni di battiti in più del normale se ci fosse uno strumento
per contarli in situazione di quiete, in assenza di sentimenti
forti.
Appena si perde uno di
quei battiti forse l'amore si assesta, trova equilibrio in mezzo
a tutte quelle aritmie precedenti. E forse finisce proprio quando
si torna normobattiti, quelli cioè regolari di chi
non si sorprende più, non aspetta più, non sospira più.
Il mio di cuore lo hai
strappato dal petto e te lo sei portato senza che io opponessi
resistenza e il guaio è che non posso nemmeno venire a
riprendermelo o a chiederti di restituirmelo. Sarà per questo che
ormai non conto i battiti in più, ma i respiri
in meno.
Questo profondo buco
nero che mi hai lasciato non sempre riesco a gestirlo.
In questo tempo infinito
ci ho provato a riempirlo di tutto, che poi è niente, ma ogni
volta lo ritrovo qui, a far compagnia al mio
respiro.
Non nego che ci sono
stati momenti in cui sembrava richiudersi, ma prepotente lo
ritrovo al suo posto comunque. Mi guarda, mi spia e poi ricompare
sotto forma di ricordi.
E quando va tutto male
io ritorno lì, quasi a nascondermi.
E quando va [quasi]
tutto bene io ci sbircio dentro, per trovarti e dirtelo.
E ogni volta che ho
desiderato che le cose fossero andate diversamente mi ha assalito
la paura al solo pensiero, perché altrimenti non avrei avuto
nulla di te, nemmeno questo buco al centro, e allora si che mi
sarei sentita davvero sola nella vita.
Ehi… Ciao che
fai?
Niente, ti guardavo nella canzone che sto sentendo…