No alla guerra! Tacciano le armi, parlino i popoli; siano essi
gli artefici dei destini dell’umanità. Così nasce il riscatto di
un grande Popolo che prende coscienza dei suoi diritti e li
esercita nel rispetto dei valori democratici e dei diritti
umani.
Io non mi rivolgo a Loro, so bene che non mi ascolterebbero, non
sentono e non vedono, perché assordati dal frastuono del loro
potere, accecati dai lampi delle loro bizzarri ambizioni, resi
insensibili dal loro narcisismo innato e inariditi nei sentimenti
dalla loro dovizia. Mi rivolgo a Te popolo, fatto di gente onesta
e umile, padre di bambini, mi rivolgo a Te sicuro che tu: -
saprai renderti libero; - saprai valutare con la tua
obiettività gli eventi; - saprai comprendere che tutti gli uomini
nascono liberi, sono uguali e tutti hanno il dovere di essere
solidali gli uni verso gli altri. Mi rivolgo a Te che
inconsciamente obbedisci in nome di un qualcosa che tu non
comprendi e che nessuno comprende, forse neanche chi la promuove
e la predica. Mi rivolgo a Te, che doni la tua
forza, il tuo coraggio, la tua dedizione, i tuoi
sacrifici a chi non sa essere un buon costruttore di pace, di
fratellanza, di amicizia, di bene comune e non sceglie la via del
costruire, ma solo quella del distruggere. Mi rivolgo
a Te che imbracci le armi e spari sui tuoi figli, sui tuoi
familiari, sui tuoi amici, su bambini, sulle mamme, sui nonni, su
persone che hanno i tuoi stessi bisogni, le tue stesse ansie, i
tuoi stessi dolori. Mi rivolgo a Te, perché sei tu la forza che
può cambiare il corso negativo degli eventi, sei tu che puoi dire
no. Il tuo no farebbe cambiare opinione agli irresponsabili agli
arroganti ai prepotenti, loro sanno che non hanno il tuo
coraggio, le tue capacità, usano il loro inganno per assoggettare
il tuo pensiero e renderti obbediente e pronto ad
eseguire. Mi rivolgo a Te perché sei tu che operi, sei
tu che compi il vile atto materiale che provoca dolore e morte.
Mi rivolgo a Te che dovrai giustificare agli occhi di Dio
e del mondo il tuo operare. Mi rivolgo a Te per chiederti di
ragionare, di valutare con maggiore obiettività gli eventi che ci
stanno travolgendo e che distruggono anche
nostro PIANETA; sei nel dramma, dentro come tutti noi,
solo che Tu puoi dire di no: - questo non lo faccio, non è
giusto, quindi non obbedisco. Sei il principale attore della
scena, usa la tua saggezza, rifletti, la guerra da ch’è mondo, ha
sempre portato morte e distruzione, la storia lo insegna. E noi
vogliamo ancora fare la guerra? Tu che dai la forza a colui che
vuole la distruzione degli altri uomini, guarda il volto di un
bambino, guarda i suoi occhi, in essi trovi la risposta che ti
manca per seguire la via della pace, dell’amicizia e del bene dei
popoli.