Come il mondo è fatto: questo ce lo
dice la scienza. Ma alla domanda: perché esso esista, quale
il suo senso? - a questo interrogativo la scienza non può
rispondere. Dare una risposta vuol dire andare oltre la sua
metodologia, cioè fare affermazioni che non si lasciano
verificare o falsificare, dunque pretesa epistemologica
smisurata.
Il mondo empirico è il tutto o no della
realtà? La scienza ci dici come è fatto il mondo, ma con
la domanda metafisica (perché l'essere piuttosto che il
nulla) l'uomo si chiede, invece, il senso del mondo. Tale domanda
cui la scienza non può rispondere è leggitima: pur se non lo è
dentro della scienza. E ciò vuol dire che la
grande domanda esiste, è sensata, leggitima. Perché
c'è qualcosa e non piuttosto niente?
La sofferenza immensa, la
sofferenza innocente è solo un fatto di scienza? Tutto è
intelligibile dal basso?
L'umanità - l'infinita schiera di uomini e donne
che, con la loro genialità, bontà, generosità o con la loro
stupidità, cattiveria, malvagità sono passati sulla faccia della
terra - si riduce davvero ad una storia fantasmatica, senza
senso, cioè raccontata da un idiota?