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galatea1964

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Mi descrivo

Io sono Galatea, figlia di Nereo e della madre mia Doride. Aci m'amò e m'ama ancora che in un eterno abbraccio pietate divina fuse....

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Mio marito
  2. I miei figli
  3. La vita

Tre cose che odio

  1. Niente
  2. e
  3. nessuno

Susanna Tamaro - Va' dove ti porta il cuore

... Ogni volta in cui avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possa fare. Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti. E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui ha respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.

da: "Primavere elleniche" di Giosue Carducci

Sai tu l'isola bella, a le cui rive

manda Jonio i fragranti ultimi baci,

nel cui sereno mar Galatea vive

e sui monti Aci?

Amor fremono, amore, e colli e prati

quando la Ennea dai raddolciti inferni

torna col fior dei solchi a i lacrimati

occhi materni.

Amore, amor, sussurran l'acque, e Alfeo

chiama nei verdi talami Aretusa

ai noti amplessi, ed al concento acheo

l'itala musa.

Sonnetto dialettale di Giuseppe Monforte Buttà

Po' la Sicilia fari li so' vanti

senza nuddu timuri di cunfrunti,

pirchì sfoggia in tutti li so' punti

di la natura li cchiù ricchi manti.

Tuttu l'annu di sciuri idda è fragranti,

di li marini fin supra di li munti,

e s'adorna di zàgari la frunti,

china di suli e di celesti incanti.

Ppi fàrila pirfetta lu Signuri

forma ci detti di lu so' cappeddu,

triangulari, a titulu d'onuri;

ccu senza finu poi di ciriveddu

di lu celu pigghiò focu c'amuri

e ci lu misi 'n pettua a Mungibeddu!

Rapsodia mitica - G. Villaroel

Terra del sole, in te cantando visse

la ninfa dell'eterna giovinezza

che invano la sua vergine bellezza

donò vogliosa al non voglioso Ulisse:

in te il pastore giovinetto Aci

morì per Galatea, braccia di neve,

e parve a lui meraviglioso e lieve

sogno perire fra gli ardenti baci;

in te discese ed ebbe la gioconda

Teti l'armi del figlio da Vulcano,

ed Aretusa giunse da lontano,

fuggendo Alfeo che si converse in onda.

Rapsodia mitica - continuo

Lungo i tuoi prati in fiore la divina

Lampezie custodiva i sacri buoi,

e vela e proda ai favolosi eroi

furon le spiagge della tua marina.

Terra del sole, e tu vedesti il volo

dedaleo, e il pianto del possente Enea,

e le faville dell'incudine etnea

sprizzar dal maglio del titaneo stuolo;

e udisti il grido pauroso e folle

di Proserpina, stretta fra le braccia

del dio infernale, e Cerere, in sua traccia,

piangere errando sulle mute zolle;

terra del sole, nel tuo mare il rauco

gurgite di Cariddi oggi risuona,

e Scilla, senza vita, s'abbandona,

nei verdi abissi, al sovrumano Glauco;

mentre nella magia meridiana

dell'acque s'apre al prodigioso giuoco

e ville d'oro e cupole di fuoco

spendono entro gli specchi di Morgana.

Kahlil Gibran

Quando l'Amore chiama, seguilo, anche se ha vie ripide e dure. Quando dalle sue ali ne sarai avvolto, abbandonati a lui, anche se la sua lama potrà ferirti. Quando ti parla, credigli, anche se la sua voce potrà disperdere i tuoi sogni. Perché più l'amore ti colpirà più tu maturerai. Perché l'amore non deve dar nulla, se non se stesso né coglier nulla, se non da se stesso. Perché amarsi l'un l'altro non è far dell'amore una prigione. Perché l'amore non possiede né deve esser posseduto. Perché l'amore basta all'amore.

Un sorriso

Un sorriso

Un sorriso non costa nulla
e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma il suo ricordo
è talora eterno.
Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero
da non poterlo dare.
Crea felicità in casa;
è sostegno negli affari;
è segno sensibile
dell'amicizia profonda.
Un sorriso
dà riposo alla stanchezza;
nello scoraggiamento
rinnova il coraggio;
nella tristezza è consolazione;
d'ogni pena
è naturale rimedio.
Ma è bene che non si può
comprare, nè prestare,
nè rubare, poiché esso
ha valore solo nell'istante
in cui si dona.
E se poi incontrerete talora
chi l’aspettato sorriso
a voi non dona,
siate generosi e date il vostro;
perchè nessuno ha tanto
bisogno di sorriso come chi
non sa darlo ad altri.

P. Faber
 

Paulo Coelho - Sono come il fiume che scorre.

... Ciascuno di noi sia capace di rialzarsi dalle proprie macerie emotive ed inizi a costruire la cattedrale che ha sempre abitato i suoi sogni ...

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