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Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.

Henry David Thoreau

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Il mondo virtuale ha modificato i canali di comunicazione interpersonale e le modalità di stare in relazione ancor prima del momento storico che stiamo attraversando provocato dalla diffusione del Covid-19. A maggior ragione la scoperta del virus e la conseguente imposizione del distanziamento sociale, si configura come uno spazio molto presente nella vita delle persone, a prescindere dall'età anagrafica e dallo stato civile delle stesse!

Mi chiedo se davvero sia possibile coinvolgersi in una relazione virtuale e provare forti emozioni al punto di "innamorarsi" in chat! Le motivazioni che inducono le persone a ricercare interazioni in chat possono essere delle più svariate, sono soggettive e sono connesse non solo alla loro unicità, ma anche alle situazioni personali che si stanno vivendo!

Ci sono comunque degli elementi che riguardano l'esperienza collettiva che sono l'idealizzazione, l'impegno nella relazione, e la paura dell'intimità.

L'incontro con l'altro è sempre un incontro con se stessi e nella prima fase del rapporto, quello dell'innamoramento, è centrale l'idealizzazione dell'altro e del rapporto. Il tutto in chat si amplifica, e la propria mente può inconsapevolmente "costruire" l'altro a sua immagine.

Il passaggio dall'innamoramento all'amore richiede un salto dall'ideale al reale, e qui si incontrano i limiti dell'altro, le insidie della relazione e le proprie mancanze.

Ci si confronta con le aspettative in parte disattese e con la consapevolezza che l'altro non è la metà perfetta, quindi per proseguire il viaggio di coppia bisogna fare i conti con la delusione e con l'accettazione della stessa! 

Una relazione richiede oltre che all'impegno pratico un impegno emotivo condiviso: ciò significa mettersi in discussione per stabilire un buon contatto con il proprio sé e con la propria storia di sviluppo, e non trincerandosi dietro la pretesa che è l'altro a dover cambiare.

Una relazione d'amore richiede una negoziazione del proprio tempo, del proprio spazio e dei propri bisogni. Le due individualità separate e divise generano un progetto comune, dando vita ad una nuova identità che è il noi. Per esistere come individui ed investire affettivamente in un'unione sentimentale è necessario che avvenga una separazione dalla propria famiglia di origine e che si raggiunga una posizione emotiva adulta, un senso consapevole di sé.

La dimensione della chat riduce apparentemente l'impegno sia pratico che emotivo. Fisicamente l'altro si raggiunge attraverso un click, ed il rimanere nel proprio spazio dà l'illusione inconscia di poter controllare la relazione. 

La chat sembra rassicurare rispetto alla paura dell'altro, alla paura dell'intimità presente in ognuno di noi in maniera variabile. 

L' innamoramento riguarda anche la dimensione del corpo, mai scindibile da quella della mente, innescando una serie di manifestazioni fisiche del proprio coinvolgimento. In chat i corpi sembrano ridursi ad immagini e la sessualità a fantasie...corpi che si osservano a distanza ma che non si toccano. Il contatto tra i corpi è una sfumatura del più ampio senso dell'intimità.

Nella società odierna che il sociologo polacco Zygmunt Bauman ha ribattezzato "società liquida"- "dove il soggettivismo ha minato le basi della modernità, l'ha resa fragile, non ci sono punti di riferimento e tutto si dissolve in una sorta di liquidità"...cit. di Umberto Eco - trionfa l'individualismo per cui l'individuo è orientato alla realizzazione personale, l'altro da sé rischia di essere percepito come un'antagonista del proprio sviluppo, un ombra che oscura il proprio ego.

In chat invece, l'altro può rendersi illusoriamente un faro sul proprio sè, nutrito dall'ammirazione, dal sentirsi guardati e desiderati, che poi si rivelerà inefficace per colmare i propri vuoti e insicurezze.

Per raggiungere l'intimità con l'altro è infatti necessario essere intimi con se stessi. L'attenzione esasperata al di fuori, all'apparenza, sovente costituisce un tentativo inconscio di non guardarsi dentro.

L'epilogo delle relazioni nate in chat può coincidere con l'interruzione delle interazioni senza realizzare l'incontro o trasformarsi in una conoscenza, che può terminare in un isolato appuntamento o proseguire nel tempo.

Assumere consapevolezza su questi aspetti permette di contrastare il rischio di confondere il mondo virtuale con quello reale e di avviare un dialogo con se stessi, con i propri bisogni affettivi e con le proprie paure.

Ogni relazione è un cammino di scoperta di sé e dell'altro, uno spazio di crescita in cui si alternano risorse e fragilità, certezze ed insicurezze, gratificazioni e delusioni ed è premessa fondamentale riconoscere dove finisce il proprio sé e dove inizia quello dell'altro, non confondendo i profili con le persone e l'immaginario con il reale.

 

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gira.sole2 più di un mese fa

Ci sono delle parole più belle al mondo che esprimono un concetto, un'emozione o delle sensazioni che non si possono spiegare. Una delle tante parole che hanno un significato sorprendente e intraducibile in italiano, provengono da svariate lingue, come la parola Serendipity del post precedente che proviene dall'inglese! Un'altra bellissima parola di provenienza greca, è appunto Meraki che è l'essenza di noi stessi, il mettersi in gioco in qualunque cosa si sta facendo con l'anima, la creatività e l'amore!:)

 

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