Artisie, giraluna, tirilli e altre fantastiche specie vegetali
sono qui presentate con l’accuratezza dello scienziato. Lionni
rovescia il Borges della Zoologia fantastica: raffigura
minuziosamente il proprio universo botanico immaginario e rende
percepibile, attraverso lo studio delle sue straordinarie
proprietà, la flora di un pianeta gemello dove non ci stupiremmo
di incontrare le Città invisibili di Calvino. Come a volerci dire
che il solo modo possibile di parlare del mondo sia quello di
descrivere realisticamente una dimensione del tutto falsa. Una
realtà parallela e magica popolata di piante, che “prima di
essere piante, sono parole”. “Vi sono piante che appaiono
chiaramente in immagini fotografiche, ma che l’occhio umano non
può percepire. Ve ne sono che rifiutano le comuni norme della
prospettiva mantenendo inalterata la loro grandezza, nonostante
la distanza che le separa da noi. Altre, incolori, che in
determinate condizioni rivelano un gioco cromatico di rara
bellezza…”