Le seguenti altro non sono che le mete dei miei futuri viaggi, che badate non compirò da sola.

Vedremo il mondo intero, realizzeremo sogni e impareremo che qui non c'è niente, qui è solo plastica e metallo grigio, e noi siamo cacciatori di colori e favole.

Cammineremo in viali attorniati da alberi e fiori colorati, vedremo l'aurora boreale, conosceremo uomini saggi, uomini primitivi e uomini stupidi, impareremo a cavalcare i delfini ed a parlare lingue sconosciute.

Sogniamo mondi mai visti, ma presto li vedremo, ed assaporeremo gusti e profumi che nessuno immagina, e che saranno solo per noi.

Presto.
Presto partiremo.
Presto.

E vedremo tutto il mondo io e te,
bimbo mio.

Per sempre.

Potrò volar via
ogni volta che vorrò,
ogni volta.

Quante volte ho nascosto il viso tra i cuscini,
quante volte un gemito nella notte ha tenuto sveglia mia madre,
quante volte ho sperato di morire pur di non vivere un'altra notte così.

Piangevo, vedevo cose, sentivo rumori,
ero sola,
sola come non mi sono mai più sentita.
Mai più.

L'oscura notte mi avvolgeva crudelmente,
mi soffocava,
mi sfiorava e poi mi si lanciava contro,
violenta e cattiva.
Fredda.

Un giorno la notte decise di non essere più crudele con me.
Divenne serena ed un po' più luminosa.

Ora a volte
mi dà la mano
e mi porta via con sè.

Marthe Bibesco (Giovanni Boldini)