Anche dopo secoli di evoluzione sociale, certi meccanismi di potere resistono, alimentati da credenze tossiche sulla dominazione, sul controllo, sulla percezione della donna come “proprietà” anziché individuo libero e indipendente. La società evolve, ma l’educazione, le dinamiche familiari e l’ambiente culturale continuano a giocare un ruolo cruciale nella perpetuazione della violenza di genere.
Profilo BACHECA 108
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Jung, Freud e Sabina Spielrein entrano in un bar. Freud ordina un bicchiere di vino e dice: "Io bevo per dimenticare il mio complesso edipico. Jung prende una birra e aggiunge" Io invece bevo per scoprire il mio archetipo interiore". Spielrein guarda entrambi, ordina un bicchiere d'acqua e commenta: "la pazzia è curabile a condizione che io resti lucida mentre analizzo le vostre nevrosi".
Ho fame, di giustizia e bellezza, di donare senza misura né certezza. Ho fame del calore
che illumina il cuore, dell'amore di Dio, sublime e senza rancore. Ho fame di giorni colmi
di speranza, di cieli che danzano nell'alba che avanza. Di un mondo gentile che
abbraccia l'umano, che trasforma il dolore in un gesto sovrano. Ho fame di verità, di
luce infinita, di un cammino che svela la vita. Nutrimi o Dio, del tuo eterno spendore, che
la fame si plachi nel tuo abbraccio d'amore.
" Ilgenio"
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L'interconnessione dimensionale è l'Energia primordiale che forma un'Idea.
Il genio si sveglia e scopre di essere un'idea, profomogeno caos che sfida la logica, una sinfonia di lampi e baleni, mentre il tempo inciampa su se stesso e chiede indicazioni. Un asteroide gli offre un caffe interdimensionale, la luna gli regala un manuale di istruzioni per l'universo, ma il genio ride, strappa le pagine e le trasforma in farfalle che volano fuori dalla realtà, riscrivendola con la polvere delle stelle. @Ilgenio
Cara MP
la tua semplicità esplicativa si manifesta nell'intuizione immediata, in quella comprensione diretta che trascende la necessità di una traduzione logica e concettuale.
Grazie 🩵🩵🩵
Dall’ultimo Salone del Libro di Torino sembra emergere un curioso paradosso: il mondo dell’editoria è popolato da scrittori che sovrastano per numero i lettori. Da dove nasce questa predominanza di idee? Forse è il segnale di un’epoca in cui la produzione supera il consumo, in cui la narrazione diventa necessità, e l’atto di scrivere è più urgente di quello di leggere.
E in questo scenario, non possiamo ignorare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale, che ormai si insinua tra le righe dei libri, producendo testi, suggerendo trame e persino modellando stili. Se l’IA sta diventando essa stessa autrice, allora si apre un interrogativo tanto serio quanto ironico: i diritti d’autore dovrebbero essere riconosciuti anche alle macchine? Si potrebbe immaginare un futuro in cui gli algoritmi rivendicano compensi per le loro creazioni, o in cui la SIAE si trova a gestire la tutela di software creativi.
Ma al di là delle speculazioni, resta il fascino di un mondo in cui le storie continuano a nascere, che siano generate da uomini o da intelligenze artificiali. E chissà, magari l’IA, con il suo rigore e la sua capacità di sintetizzare mondi, finirà per creare il romanzo perfetto. Nel frattempo, resta il piacere di scherzarci sopra… mentre aspettiamo che il primo bot si iscriva ufficialmente all’albo degli scrittori!
I pezzi mancanti non negano la completezza, ma la ridefiniscono. Ciò che manca può essere il segreto della vera armonia.
🅞🅖🅝🅘 🅒🅤🅞🅡🅔 🅑🅐🅣🅣🅔 🅐🅓 🅤🅝 🅡🅘🅣🅜🅞 🅒🅗🅔, 🅟🅔🅡 🅤🅝 🅐🅛🅣🅡🅞 🅟🅞🅣🅡🅔🅑🅑🅔 🅢🅔🅜🅑🅡🅐🅡🅔 🅓🅘🅥🅔🅡🅢🅞