Oggi come
allora….Sabato.
Ricordo benissimo
quella mattina, la visita di controllo in clinica, per
controllare come stavi, la faccia di Mimmo che da amico, ma
soprattutto ginecologo navigato che non si fidava delle
macchine, ma che usava ancora vecchi e antiquati strumenti, uno
stetoscopio di legno, non si illuminava, anzi diventava sempre
più imperscrutabilmente dubbiosa…” Aspe, chiamo il
collega”
Ma
che succede?
Succedeva che il tuo
cuoricino dava segnali di sofferenza, un battito adesso, l’altro
dopo na vita…..eppure sembrava tutto normale, eravamo nei
tempi…come può essere? “ Non so perché, ma so che o la facciamo
nascere o non ce la
farà….”
La mia corsa a casa
a prendere l’occorrente, mentre tua madre, coperta solo da un
lenzuolo…in sala
operatoria
Un viaggio che mi
sembrò lungo un’eternità, ma che in realtà durò solo pochi,
ma interminabili
minuti.
Davanti la sala
operatoria, in attesa…con tua nonna che mi faceva coraggio, ma
che dentro era un uragano di lacrime, era un mese che era volato
in cielo tuo nonno, e ora….no, non può
accadere!
…..finalmente il
calvario finisce, 12,30…..” tutto a posto France’ l’abbiamo presa
per i capelli..è
bellissima”
Si in realtà eri
nata cianotica, il cordone ombelicale ti stava
strozzando…
Quando finalmente vi
portarono in camera…mi incantai a guardarti, eri davvero
bellissima, e mentre io nemmeno riuscii a prenderti in
braccio…tua nonna ti strinse a se, ti baciò in fronte e mormorò
qualcosa…nessuno la sentì, ma io son sicuro che aveva ringraziato
qualcuno…che da lassù ci aveva fatto un ultimo
regalo.
Auguri, buon
compleanno….