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kitanna

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Mi descrivo

«Sono per la chirurgia etica, bisogna rifarsi il senno.» Alessandro Bergonzoni

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Letture silenziose
  2. Sorrisi sinceri
  3. Sintonia mentale

Tre cose che odio

  1. Mancanza di autoironia
  2. Incomprensioni
  3. Indifferenza

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Città d'arte

Vacanze Ko!

  • Villaggio turistico
  • Passioni

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    • Arte

    Musica

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    Meta dei sogni

    Scandinavia, Medio Oriente

    IL SIGNORE DEI PALLONCINI COLORATI

    C’era una volta, tanto tempo fa, molto lontano da qui, un paese in bianco e nero, con tante ombre al posto dei colori. Un giorno arrivò un signore che portava, legati ad un polso, una miriade di palloncini di ogni colore. Appena lo vide, un bambino si avvicinò e gli chiese perchè quelle strane sfere non fossero bianche e nere. Allora il signore gli rispose che veniva da un paese dove ogni cosa aveva un colore. Proprio come quei palloncini. Il bimbo gli domandò un palloncino e il signore decise di regalarglieli tutti. Si chinò su di lui e glieli tese. Il bambino li afferrò, ma d’improvviso cominciò a sollevarsi con tutti i palloncini. Il signore lo afferrò e il bimbo, spaventato, decise di lasciarli andare. Appena toccò terra, alzò gli occhi verso il cielo. Vide quell’enorme quantità di palloncini, con tutti quegli strani colori che non aveva mai visto, librarsi in quell’infinita macchia bianco-nera che rappresentava l’unico mondo che lui conosceva. Il suo cuore si fermò. Era uno spettacolo meraviglioso: quei palloncini continuavano a volare in alto come luci sospese. Illuminavano il cielo come lampioni accesi, nel contrasto delle ombre che incombevano su quel paese. Ma d’un tratto, ecco che i pallocini azzurri cominciarono a scoppiare, colorando il cielo di un azzurro intenso. L’aria che ne uscì si tramutò in vento, che cominciò a trasportare i palloncini dovunque. Quelli verdi si posarono sui prati e li colorarono. Quelli gialli fecero scoppiare il sole da cui spuntarono infiniti raggi giallo-tenue che riscaldarono tutto il paese. Quelli variopinti colorarono i fiori e così, via via, tutto il paese, pian piano, acquistò colore. Il bambino, smarrito e incredulo, si voltò verso il signore per domandargli spiegazioni di tutto ciò che era accaduto, ma il signore dei palloncini colorati non c’era più. Era rimasto un unico palloncino rosso che andò a posarsi sul cuore del bambino. Il palloncino si sgonfiò e il suo cuore riprese a battere, rosso d’amore. Era nato un nuovo mondo dei colori.
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