Mi descrivo
Chi sono?....c e chi lo sa......forse lo scoprirete o forse no .......
...il neurone....pazzo..
Funziona così... tra cento miliardi di neuroni nel cervello ce n'è
uno disobbediente, temerario, ribelle, che sfuggirà alle sinapsi,
abbandonerà il sistema nervoso centrale... e si dirigerà per
istinto vitale verso il Cuore...... contaminandolo.... E non avrai
scampo..... ti innamorerai...... Spera solo sia acuto sto neurone
abbia una buona vista.... Il mio lo stimo.....:-))))))
L amore è. .....
Addio Addio. Ok. Ok! Quindi non ci sentiremo più? No. E se ci
incontriamo per strada. Cambiamo strada. E se è una strada chiusa?
Allora ci salutiamo. E come ci salutiamo? Con un ciao. E basta? E
basta. Ok. Ok! E se mi ammalo? Lo vorresti sapere? Certo! Però non
possiamo sentirci, come te lo dico? Me lo scrivi. Quindi possiamo
scriverci? Solo se siamo in punto di morte. Ok. Ok! Allora adesso
vado. No aspetta. Dimmi. E se mi succede qualcosa di bello? Quanto
bello? Bello bello. Lo vorrei sapere. Ti scrivo? No telefona.
Quindi possiamo sentirci per telefono? Solo se capita una cosa
bella. Bella come? Come vincere un premio Nobel o come prendere 10
in educazione fisica? Tutte e due. Ok. Ok! Non prenderai mai 10 in
educazione fisica. Lo so, e tu non vincerai mai un premio Nobel. Lo
so. Quindi posso chiamarti anche se c’è semplicemente il sole ed è
una meravigliosa giornata di primavera? Sì. Ok addio allora. Addio.
20 minuti dopo. - Pronto? - Pronto. C’è il sole, ed è una
meravigliosa giornata di primavera. Chiamavo giusto per dirtelo. -
Grazie, comunque passo da te domani pomeriggio. - Perché? - Nel
caso domani piova e tu non possa chiamarmi. Web.
....la chiave...
“Non dovremmo permettere a nessuno di diventare ”indispensabile”.
Non dovremmo permettere a nessuno di sconvolgerci in maniera
eccessiva mente e cuore. Non dovremmo permettere a nessuno di
entrare così profondamente nel nostro essere, di renderlo
addirittura una parte di noi. Non dovremo permettere che qualcuno
venga e si depositi proprio lì, in quel posto, io lo chiamo
”ripostiglio” in cui vi sono custodite una ad una tutte le cose più
belle, le canzoni ascoltate in una notte d’estate, le parole
sussurrate in un freddo novembre, i pensieri proibiti, i sorrisi
tra la le lacrime, l’immagine di due occhi, nonostante il
tempo,sempre così chiara, così vivida. Una volta che qualcuno entra
lì e prende posto tra quelle cose, in quegli attimi di vita, si
crea un nuovo spazio, si allarga il ripostiglio; prendono vita
progetti, desideri, aspettative, e in queste c’è proprio lei,
quella persona a cui abbiamo permesso di avvicinarsi, di
esplorarci, quella persona a cui abbiamo affidato anche per un
attimo la chiave per poter entrare. Quando una persona poi vi
entra, è difficile che esca, è difficile poterla mandare via,
automaticamente diventa cosa bella anche lei. Il problema però,
sorge quando è questa che decide di andarsene, che decide che
quello non è il suo posto. Allora a quel punto, non puoi trattenere
con la forza chi non può, chi non vuole restare , ma devi lasciarla
andare, devi prendere la chiave e lasciarla uscire, nonostante il
vuoto che poi provocherebbe, nonostante in un secondo, tutto vada
in frantumi, nonostante tu sappia che quel ”ripostiglio”, il tuo
ripostiglio abbia perso tra tutte, la cosa più bella.” (web)
Chisenefrega
“Non c'era posto né dalla parte del torto, né da quella della
ragione. Allora presi una seggiolina e mi spostai dalla parte del
chissenefrega.”