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mrhayde64

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Leone

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mrhayde64 più di un mese fa


Le storie raccontate nel blues in genere sono storie comuni, tradimenti, amori non corrisposti, amori impossibili, tra neri e bianchi e viceversa, di separazioni traumatiche per vicende di razzismo, come la storia del bellissimo film "A Jazzman's blues", storie  di chi andava per l'America in cerca di lavoro e si separava dalle famiglie, oppure erano storie raccontate per caso o per il pretesto  di cantare un pezzo blues improvvisando, per poi finire per essere un pezzo che faceva il giro dei locali dove  questi pezzi nascevano, I Juke Joint, baracche di fortuna dove si beveva, si giocava e si faceva musica...quando non finiva in rissa.... 

In questi  locali negli anni '30 e antecedenti è nato gran parte del blues che si conosce oggi, trasformatosi in blues elettroco alla fine degli anni '50 di cui Muddy Waters ne è stato uno dei fondatori, del blues elettrico. 
Tra le storie bizzarre raccontate nel blues, oltre all'amore, si poteva perdere un cavallo, un mulo oppure un gallo, the rooster,  che per le comunità contadine di colore rappresentava una tragedia,  comica, perché le galline non facevano le uova. Vicende che avevano anche un doppio senso, allusivo e offensivo nei confronti di qualcuna...😁

 

Storie di blues 

 

 


 

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mrhayde64 più di un mese fa


Ispirata a "Confessioni di un teppista" del poeta russo Sergéj Esénin...quando il  disagio esistenziale produceva anche poesia. 
 

"Non a tutti è dato cantare,
Non a tutti è dato cadere
Come una mela ai piedi altrui.

...Mi piace rischiarare nelle tenebre
Lo spoglio autunno delle vostre anime.
Mi piace che i sassi dell’ingiuria
Mi volino addosso come grandine...

...Io son venuto come un maestro austero
A decantare e celebrare i sorci.
E la mia testa, simile a un agosto,
S’effonde in vino di capelli ribelli.E voglio essere una gialla vela
Per quel paese verso cui navighiamo."

 

Oggi il disagio  sociale produce solo violenza, non più poesia, segno del basso livello culturale di una  società che viola i le basi portanti della dignità di un essere umano. 
 

Confessioni di un malandrino è considereta la canzone più bella del Maestro Angelo Branduardi

 

 

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mrhayde64 più di un mese fa

Un mio amico disse che per suonare bene il blues "non devi stare bene, devi soffrire " , perché se sei allegro o spensierato, non viene bene, se sei euforico, non viene bene, se sei fortunato e felice, non viene bene, se sei felicemente innamorato, non viene bene, se sei materialista e festaiolo, epicureo ed edonista, non viene bene. Per suonare il blues devi essere blue, devi avere quella malinconia latente, quel sorriso con quella punta di amaro, il sole con qualche nuvola, l'amore sofferto, quell'allegria tormentata, il blues è la musica dell'anima che soffre, per suonare il blues devi essere spirituale.

Per suonare il blues, devi essere blues 

 


Il maestro in questo pezzo è magico❤️

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mrhayde64 più di un mese fa

- Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.

Margherita Hack
 

 

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mrhayde64 più di un mese fa

That's good!

 

 

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mrhayde64 più di un mese fa


...la vita è un soffio veloce...

 

La canzone ideale per il tuo post, cara amica
Oppure Titanic
Oppure Il deserto dei tartari
Oppure L’isola del giorno prima

Tra quando si nasce e quando si muore siamo tutti ciechi e sordi

 

 

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mrhayde64 più di un mese fa

Cià!

Traduzione

Eccolo qua

(Lo scemo)

Eccolo qua (lo scemo)

Adesso scende per la strada per farsi vedere

La gente dice:

"Eccolo qua (lo scemo)

Tutto il giorno sfaccendato

Spaventa i ragazzini

Eccolo qua, lo scemo

Un'altra volta qua

Arriva per farsi vedere"

 

Eccolo qua (lo scemo)

Il lavoro non trova chi glielo dà

Faccia strana

Eccolo qua (lo scemo)

Non fa il ladro perché qualcuno che gli dà da mangiare

Sempre si trova

Eccolo qua, lo scemo

Solo, solo sta

Amici non ne ha

Nessuno con cui parlare

È fatto così

E così resterà

 

Eccolo qua (lo scemo)

Testa pelata non sa dove andare a dormire

Sta sotto il cielo

Eccolo qua (lo scemo)

Non fa paura a nessuno, ma chissà

La gente dice:

"Eccolo qua, lo scemo

Un'altra volta qua

Stiamo attenti ai ragazzini

Con quello non scherzarci

È fatto così

E così resterà

Non puoi cambiarlo"

 

E tu, come un albero al vento

Tu, come un foglio di giornale già letto

Stella caduta

E nessuno ti dà una mano a rialzarti

Foglia staccata

Questo mondo con un altro non puoi cambiarlo

 

Eccolo qua (lo scemo)

Ha i pantaloni slacciati

La gente dice:

"Eccolo qua (lo scemo)

Non gliene importa se questa cosa si può fare o no

Non ha vergogna

Eccolo qua, lo scemo

Vedi adesso dove va

Chi lo sa e che gli importa

Non piange e non ride mai

È fatto così

E così resterà

Non puoi cambiarlo"

 

E tu, come un albero al vento

Tu, come un foglio di giornale già letto

Stella caduta

E nessuno ti dà una mano a rialzarti

Foglia staccata

Questo mondo con un altro non puoi cambiarlo

 

È fatto così 

E così resterà

Non puoi cambiarlo

 

E tu, come un albero al vento

Tu, come un foglio di giornale già letto

Stella caduta

E nessuno ti dà una mano a rialzarti

Foglia staccata

Questo mondo con un altro non puoi cambiarlo

 

(lo scemo)
(lo scemo)(lo scemo)(lo scemo).........

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mrhayde64 più di un mese fa

 

 

 

 

 

ahahahah

si faccia un'altra risata vicino alla pipa

 

 

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mrhayde64 più di un mese fa

Il suonatore Jones, descritto nell'omonima canzone, rappresenta la capacità di assumere su di sé, di rielaborare e trasfigurare i problemi e le angosce del proprio mondo, di riprendere e ribaltare di segno le prerogative degli altri personaggi. Mentre tutti in un vortice di polvere vedono solo un segno della siccità, Jones gode di un surplus di vedere, per cui coglie un segno fantastico e personale: "la gonna di Jenny / in un ballo di tanti anni fa" [...]. A differenza del giudice, vittima (del pregiudizio) e carnefice (del giudizio), accetta le aspettative della gente: gli tocca suonare per tutta la vita ma è un ruolo sociale che coincide con il suo modo d'essere. A Jones, infatti, piace lasciarsi ascoltare.
(Ezio Alberione, in Accordi eretici)

 


 

 

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mrhayde64 più di un mese fa

  ... disse il dottor Cardoso, lei conosce i médecins-philosophes? No, ammise Pereira, non li conosco, chi sono? I principali sono Théodule Ribot e Pierre Janet, sono medici e psicologi, ma anche filosofi, sostengono la teoria  della confederazione delle anime...credere di essere 'uno' che fa parte a sé,  staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perchè noi abbiamo varie anime dentro di noi, una confederazione che si pone sotto il controllo di un "Io Egemone", quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto sulla confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l'io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione. 

Forse, dopo una paziente erosione c'è un io egemone che sta prendendo la testa della confederazione delle sue anime, dottor Pereira, e lei non può farci nulla, può solo eventualmente assecondarlo.

 

Sostiene Pereira

Antonio Tabucchi

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