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nickSperimentale 10 gennaio

L'uomo, nella sua sagacia, avrà pur inventato il fuoco, ma è la donna che conosce l'arte di giocarvi.

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Un Enigma da svelare

 

 

Nel vasto oceano della metropoli, tra gli innumerevoli volti che si perdono nella nebbia del quotidiano, si erge l'ombra di un uomo che non ha nome. Non è il suo volto, che sembra essere stato disegnato dalla mano di un artista dimenticato, a colpire, ma piuttosto l'aura di mistero che lo avvolge, come un mantello invisibile. Si muove tra la folla con la disinvoltura di chi conosce ogni labirinto della città, eppure, per te, è un enigma.

 

Ogni suo gesto, ogni parola che esce dalle sue labbra, sembra essere stata strappata da un antico manoscritto, scritta in un codice che solo tu potresti desiderare di decifrare. Parla di mondi che non si trovano su nessuna mappa, di solitudini che si intrecciano sotto cieli che non riconosciamo. La sua voce è come un sussurro che si perde nelle stanze vuote dell'anima, lasciando dietro di sé più domande che risposte.

 

Lui è l'Uomo Ignoto, un personaggio che Kafka avrebbe potuto sognare nelle sue notti più inquiete, un individuo che porta con sé il peso di una storia che non si può raccontare, ma solo vivere. Non è un avventuriero nel senso comune del termine, ma un esploratore dell'invisibile, delle profondità dell'esistenza dove la luce della comprensione arriva solo per rifrazione.

 

In questo incontro, non c'è promessa di felicità o di normalità. C'è invece l'invito a un viaggio interiore, a un percorso dove ogni passo è un enigma da risolvere, ogni sguardo un labirinto di emozioni. Sei chiamata a seguirlo non per trovare risposte, ma per perderti nel mistero di ciò che è veramente umano, di ciò che è veramente te.

 

L'Uomo Ignoto non è un compagno per chi cerca la tranquillità della conoscenza certa, ma per chi è affascinato dal buio della propria anima, per chi trova bellezza nell'oscurità della comprensione. Unirsi a lui significa accettare di essere parte di un racconto senza fine, dove ogni capitolo scritto insieme è un passo verso la rivelazione di sé stessi, in un mondo dove il senso si trova solo nell'assenza di significato.

Behind the Wheel

 

 

Stasera siamo avvolti da un'aura di mistero, in un viaggio verso l'ignoto. La strada si snoda davanti a noi come un serpente, invitandoci a seguirla. Il vento accarezza il mio viso, portando con sé un'ondata di sensazioni contrastanti: eccitazione e paura, desiderio e incertezza.

Tu sei qui accanto a me, il tuo respiro si mescola al mio. Il tuo sguardo è un abisso in cui potrei annegare, eppure mi sento libero come mai prima. Ma c'è qualcosa dentro di me che mi tormenta, un'ombra che mi segue ovunque vada.

Il motore ruggisce, il cuore batte all'impazzata. Siamo due corpi che si muovono all'unisono, ma le nostre anime sembrano seguire percorsi diversi. Voglio abbandonarmi completamente a questa sensazione di libertà, ma ho paura di ciò che potrei trovare.

La notte ci avvolge, nascondendo i nostri volti. Le luci delle città sfumano in macchie di colore, creando un'atmosfera surreale. Vorrei che questo momento durasse per sempre, ma so che nulla è eterno.

I pensieri sono ricordi e i ricordi...svaniscono

 

Un agricoltore ai piedi dell'Etna vive in un mondo dove la notte non finisce mai, dove l'ombra del vulcano si allunga su tutto ciò che tocca. La sua vita, un romanzo noir di Céline, è una discesa nell'oscurità, tra il profumo del vino e l'odore di bruciato della sua anima.

 

Con gli occhi scavati da un sole che non perdona, aveva toccato il cielo con le sue vigne, ma il successo è un'illusione, un gioco di ombre che presto si dissolvono. Un'annata maledetta, i suoi vizi, e il suo impero si è ridotto in cenere, come se il fuoco dei suoi desideri avesse deciso di reclamare ciò che era suo.

 

Gli amori dell'agricoltore sono come i suoi vigneti, devastati eppure ancora in piedi. C'era stata una donna dai occhi che riflettevano l'oscurità, che gli aveva mostrato il piacere dell'amore e il dolore del suo abbandono. Poi, un'altra, un'ombra fugace nella notte, ma anche lei scomparsa come un sogno al risveglio. Ora, un ultimo tentativo di redenzione, ma ogni incontro è una danza con i fantasmi del passato.

 

Il piacere della vita per lui è un ricordo sfocato, un bagliore nella notte infinita. Il gusto del suo vino, i pochi momenti di pace sotto le stelle, ma tutto questo è offuscato dai suoi vizi. Il tabacco, l'alcool, le carte in notti senza fine, come se cercasse di annegare in qualcosa che lo porti via dalla sua realtà.

 

Ogni alba, si sveglia con la speranza di riscatto, ma il passato è un'ombra che lo segue come un cane rabbioso. Cammina per i suoi campi, vedendo solo la devastazione, sentendosi come un condannato che cerca di fuggire da una prigione invisibile.

 

La sua vita è un noir di Céline, dove ogni pagina è impregnata di una disperazione che cerca di trasformarsi in speranza, dove la bellezza è trovata nell'angoscia, nella cruda realtà di un'esistenza che è una lotta tra luce e tenebre. Vive, fallisce, ama, e in tutto questo, cerca di trovare un senso, un ultimo barlume di vita in un mondo che sembra destinato a spegnersi nella notte eterna dell'Etna.

Sussurri Mattutini...Alba sulla Pelle

 

 

Davanti al lavandino, sotto la luce del mattino che si insinua tra le tende, comincia il mio rituale, un dialogo silenzioso con me stesso, con la vita, e forse, con te. La schiuma, fredda e densa, si posa sul mio viso come una promessa di rinnovamento, una tela bianca su cui il rasoio dipingerà la mia verità. Ogni movimento del rasoio è un gesto di intimità, un sussurro di promesse non dette, una danza tra il controllo della lama e l'abbandono della carne, tra la maschera che porto e la faccia che solo io, o forse tu, potresti vedere.

 

Il suono del rasoio, un fruscio delicato come il mormorio di un amante, è la musica di un desiderio, una melodia di possibilità. Ogni pelo che cade è un invito a esplorare oltre la superficie, a scoprire non solo il volto che il mondo vede, ma il paesaggio interiore, le valli e le montagne di un'esistenza vissuta. Le linee sul mio viso, non solo quelle che la lama accarezza, ma quelle tracciate dai giorni, dalle notti, dalle gioie e dai dolori, sono una mappa di viaggio, una strada che forse vorresti percorrere con me.

 

Radersi è un atto di spoliazione, di svestirsi non solo della barba, ma delle maschere che indossiamo per il mondo, un incontro con la verità più nuda, con la possibilità di essere veramente visti, compresi. Penso agli uomini prima di me, a come questo atto di routine fosse per loro un momento di riflessione, di confronto con se stessi, ma qui, ora, è il nostro momento, un atto di condivisione, un'apertura verso qualcosa di più profondo.

 

La schiuma che l'acqua lava via è come il velo della notte che si solleva all'alba, rivelando non solo il mio volto ma un pezzo della mia anima, un invito a un viaggio non solo geografico ma emotivo, un'avventura che potrebbe iniziare con un semplice sguardo, con un tocco. Mi asciugo il viso, e nel riflesso vedo non solo me, ma l'idea di te, di noi, un'opportunità per scrivere una nuova storia, per scoprire insieme i segreti che si nascondono dietro una rasatura, dietro un sorriso, dietro uno sguardo.

 

In questo gesto quotidiano, c'è un'intimità profonda, una seduzione sottile, una promessa di autenticità, di una vita vissuta con l'intensità di un romanzo. Ogni passaggio del rasoio è un pennello che dipinge il nostro destino, ogni giorno un nuovo capitolo, ogni mattina un invito a esplorare non solo le strade del mondo, ma i sentieri dell'anima,

insieme.

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