Libero

oderc_ni_em

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E intanto gira il dado, gira, e cambia ancora verso: il mio destino in una mano, sapendo già che ho perso.... Adesso sono libera, adesso sono libera..... forse sono morta: sicuro, sono morta...oppure sono nata e non mi sono accorta. Nessun rumore, nessun suono, nemmeno il mio.

Su di me

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single

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I miei difetti

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Tre cose che amo

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  3. len oim eroma

Tre cose che odio

  1. rep etra
  2. rep etra
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    Meta dei sogni

    Estremo Oriente

    Paris, 1999


    Il palo s'infrange, cala
    in profondità ignote eppur percorse
    da strascichi nero-bianchi,
    brillanti come la luna,
    tristi, malinconici come
    un bivio, come un aut-aut
    e sai che poi si muore.
    La parola impronunciabile
    la senti nello scrosciare
    delle acque, vibrare
    tra gli scrigni adamantini
    fra le coltri che ti abbracciano,
    come in una morsa,
    sotto le falde di un grigio
    cappello, e la trama
    si nasconde per svelarsi,
    un cristallo vuotato di se stesso
    una luce che implode
    entro milioni di occhi
    e diventa vita sfuggente.

    Paris, 2005


    Risalgo il Canal Saint-Martin, fra le acque in cui si specchia il cielo plumbeo.
    L'atmosfera, umida e tiepida, mi avvolge smorzando le gamme di grigi che dovunque mi avvolgono.
    Pochi volti incrociano il mio sguardo, lungo il passeggio semi deserto; tra tutti, quello dell'africana con il suo mantello giallo acceso, che squarcia la monocromìa imperante. Se potessi guardare me stessa, direi lo stesso del foulard rosso che ho avvolto con cura attorno al collo?
    All'orizzonte, la metropoli: i ponti di ferro, scanditi dal ritmo dei bulloni, le luci delle vetrine, i fumi delle botteghe di place Stalingrad.
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