Forgiando l’armatura
di Rudolf Steiner
Mi rifiuto di sottomettermi alla paura che mi toglie la gioia della libertà,
che non mi lascia rischiare niente, che mi fa diventare piccolo e meschino,
che mi afferra, che non mi lascia essere diretto e franco,
che mi perseguita e occupa negativamente la mia immaginazione,
che sempre dipinge cupe visioni.
Non voglio alzare barriere per paura della paura.
Io voglio vivere e non voglio rinchiudermi.
Non voglio essere amichevole per paura di essere sincero.
Voglio che i miei passi siano fermi perché sono sicuro e non per coprire la paura.
E quando sto zitto, voglio farlo per amore e non per timore delle conseguenze delle mie parole.
Non voglio credere a qualcosa solo per paura di non credere.
Non voglio filosofare per paura che qualcosa possa colpirmi da vicino.
Non voglio piegarmi solo per paura di non essere amabile,
non voglio imporre qualcosa agli altri per paura che gli altri possano imporre qualcosa a me;
per paura di sbagliare non voglio diventare inattivo.
Non voglio fuggire indietro verso il “vecchio” per paura di non sentirmi sicuro nel “nuovo”.
Non voglio farmi importante perché ho paura di essere altrimenti ignorato.
Per convinzione e amore voglio fare ciò che faccio e smettere di fare ciò che smetto di fare.
Dalla paura voglio strappare il dominio e darlo all’Amore. E voglio credere nel Regno che esiste in me.