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piccolofiore2008

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Mi descrivo

In fondo, la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo...

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

......

I miei difetti

Riuscire a chiudere poco e raramente gli occhi...

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. il potere delle parole
  2. condividere emozioni
  3. i miei ricordi felici

Tre cose che odio

  1. la libertà negata, l'egoismo, le pressioni.
  2. le bugie, la superficialità.
  3. la vita senza stimoli, passione, amore

I miei interessi

Passioni

  • Lettura

Libri

  • Narrativa

Libro preferito

Tantissimi...

Film preferito

Molti...

...............

Il valore delle parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano. G. A. Livraga

Attesa

Rivelazioni

Ritrovarmi

Di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi bugie.... 

Inconsapevolezza

Ignoti nulla cupido

°

....

Tutto ciò che è immaginabile è anche potenzialmente verosimile

Illusioni

Vaneggiamenti di una mente, che cerca ciò che non esiste, che si dibatte come  insetto in una  tela di  ragno: più si dimena, più rimane invischiata in ciò che non potrà mai squarciare e di cui mai potrà liberarsi. Sperare in cosa? Nella clemenza del carnefice? Illusione anche quella. Mente prepotente, mente sconsiderata, mente spavalda, mente ingenua...aguzzina di se stessa.

Presenza

Ti porto sempre con me, attraverso i continenti e i paesaggi dell'anima, come sogno, come illusione di perfezione, come sublime concetto d'amore....

Amore senza confini.

Ti amo di un amore dolce, intenso, universale. Di un amore forte robusto. Solido come roccia. Tenero e soffice come petalo di rosa. Ti amo di un amore musicale. Poetico. cantato. Ti amo d´un amore fatto di stelle. Galassie. Di soli infuocati e splendenti come l´alba del primo giorno del mondo. Ti amo dalla sera al mattino e dal mattino alla sera. Ti amo, nei pensieri del giorno e della notte. Nei sogni che sogno ed in quelli che vorrei sognare. Ti amo come al mondo non si é amato mai. Ti amo nella rugiada del mattino, in un tramonto estivo, in una pioggia autunnale, in un vento di primavera. Ti amo nel mare in tempesta. Nel mare con la sua quiete. Ti amo nelle risacche montagnose. Ti amo nel rumore cittadino, nel silenzio della notte e, nel tepore del giorno. Ti amo, come al mondo non si é amato mai.

Lo Zahir

Continuiamo a crescere, a mutare la nostra forma, ci confrontiamo con alcune debolezze che devono essere corrette, non sempre scegliamo la soluzione migliore... eppure, nonostante tutto, andiamo avanti, sforzandoci di procedere eretti, in modo corretto, cosicché ci sia possibile onorare non le pareti, né le porte o le finestre, ma lo spazio vuoto che esiste dentro, lo spazio in cui adoriamo e veneriamo ciò che abbiamo di più caro e importante….L'amore è una forza selvaggia. Quando tentiamo di controllarlo, ci distrugge. Quando tentiamo di imprigionarlo, ci rende schiavi. Quando tentiamo di capirlo, ci lascia smarriti e confusi….Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della schiavitù….

      

Scrivere è come baciare, solo senza labbra...

scrivere è baciare con la mente...

**

Sentirmi completa, solo quando guardo in te.

Sentirmi piena, se sei tu a colmarmi.

Sentirmi viva, se sei tu a vivermi.

Sentirmi unica, perchè unicità sei tu.

Ha un nome, impronunciabile segreto, ardito sogno, dolce illusione,

 questo anfratto sicuro dove io rinasco.

Un nome che è generosità, coraggio, abbandono...

un nome che si sussurra o si grida a gran voce.

E tu sai qual è.

§

Ero perso con lo sguardo verso il mare
Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale;
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani,
non l'ho colta ma con lei ho condiviso il profumo e le spine tutte quante.

hafiz 

Le parole

"Scrivo a te,

donna
Ogni mattina, dopo il segno della croce,
scriverti è come recitare una preghiera.
Non si può far di peggio,
ma io so fare di meglio.
Ora che non ti vedo,
di buon mattino,
mentre tutti dormono,
prendo la penna, come un ladro prenderebbe
la chiave di un forziere,
e con la penna
rubo la vita che non mi appartiene
e scavo un camminamento
per raggiungere te che, contro ogni legge,
considero mia"

Desiderio

"Il desiderio profondo, più reale, è quello di avvicinarsi a qualcuno. Da quel momento, cominciano le reazioni, e l'uomo e la donna entrano in gioco. Tuttavia ciò che accade prima-l'attrazione che li ha uniti-è impossibile da spiegare. E il desiderio immacolato, nel suo stato puro. Quando il desiderio è ancora in quello stato, uomo e donna si innamorano della vita, vivono ogni attimo con venerazione e in modo consapevole, aspettando sempre il momento giusto per celebrare la prossima benedizione. Queste persone non hanno fretta, non fanno precipitare gli eventi con azioni inconsapevoli; sanno che l'inevitabile si manifesterà, che ciò che è autentico troverà sempre una maniera di mostrarsi. Quando arriva il momento, non esitano, non perdono l'occasione, non si lasciano sfuggire un solo attimo magico perché conoscono e rispettano l'importanza di ogni secondo. "

T'amo

"T'amo per tutte le donne che non ho conosciuto
T'amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
Per l'odore d'altomare e l'odore del pane fresco
Per la neve che si scioglie per i primi fiori
Per gli animali puri che l'uomo non spaventa
T'amo per amare
T'amo per tutte le donne che non amo"
PAUL LUARD

I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo mattia li trovava meravigliosi (...) In un corso al primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi, quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gl'impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato, fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati, stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che, per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non lo si scopre.

Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l'aveva mai detto..."

"La solitudine dei numeri primi" di P. Giordano.

Perchè la mancanza non ferisca la presenza, perchè il tocco delle nostre anime non abbia fine, avrò, un giorno, due ali...

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