Oggi voglio scrivere senza sapere cosa, per incarnare ancora una volta il nostro tempo in cui tendenzialmente si parla senza sapere perché e cosa dire. Quindi è la condizione esatta di fatto e di concetto che rende tempo al tempo.

Tra le ombre e dentro la folla a forza di serbarsi per preservare l’essenza sembrerebbe che chi ha cervello sia annichilito e l’eclissi scesa ormai, pare non aver riscontro.

Mentre gli altri ballano e cantano sulle ceneri dei bei tempi andati, iniziano ora a capire i versi di artisti ormai morti e sepolti a cui qualche ubriaco accende un cero.