Libero

poveromafelice_2005

  • Uomo
  • 53
  • napoli
Vergine

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: più di un mese fa

Ultime visite

Visite al Profilo 6.587

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita poveromafelice_2005 a scrivere un Post!

Mi descrivo

Ne ho visto di cose che neanche t'immagineresti e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia: è tempo di rinascere! p.s. il nick non ha a che fare con l'aspetto economico, ma solo con l'aspetto affettivo: povero di affetti, ma felice d'averne di veri. accussì finisce 'sta storia del povero in canna.....

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

pochini

I miei difetti

tantucci

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. chi mi guarda e sorride
  2. la pioggia il pomeriggio d'estate
  3. un'eccezione: la torta di mele

Tre cose che odio

  1. chi non conosco e mi tocca il viso
  2. la neve
  3. dolci, cioccolata...ecc

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Spiagge incontaminate

Vacanze Ko!

  • Settimana bianca
  • Passioni

    • Arte
    • Canto
    • Lettura

    Musica

    • Lirica
    • Soul

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Avventura
    • Classici

    Sport

    • Nuoto
    • Surf
    • Vela

    Film

    • Storico

    Libro preferito

    Amleto

    Meta dei sogni

    Isole tropicali in generale, Atolli del Pacifico

    Film preferito

    Blade runner

    DOLORE

    Il mio pianto corruga la fronte e torce le viscere.

    Anche se sul mio viso scorrono lagrime salate, pare di sentir scavare e rattrappire la pelle.

    Tutto nacque per gioco: un sorriso a sguardi incrociati e poi la voce, le parole e il profumo del suo fiato. Mi disse poco di se, ma tanto di me, figurarsi, dopo due settimane che ci baciavamo,manco sapevo il suo vero nome. Poi furono gli incontri, sempre più frequenti, le esplosioni di passione in ogni dove e.....,come sempre, gli inganni suoi a me e miei a lei.

    Conservo il ricordo, lo appendo voltandomi, stringendo le spalle, fra rimorso e dolcezza.

    ....se per vivere...

    Quel che accade, spesso sa di vecchio e vissuto, specie se non voluto!

     Penso sia importante rompere o rischiare di farlo(se per vivere),  al limite cosa ci può essere?

     Una volta raccolti i cocci, con una buona cura di leganti e pianti, tutto torna meglio di prima: più robusto e capace.

    OTTOBRE

    ottobre

    Potrei dire d'averti persa,ma preferisco dire d'avere la tua amicizia.

    Potrei pensare d'averti ingannata,ma preferisco pensare d'esser stato creduto sincero.

    Che ha di così definitivo l'amicizia,perché è così importante, se non la puoi capire, nutrirtene quando hai bisogno?

    Ora ti penso, forse con rabbia,ma ti penso.

    Voglia di sogno

     

    Il silenzio della notte mi parla di te, del tuo sapore, delle tue carezze, fino al sorgere di un giorno nuovo che regala tinte eterne di mattino luminoso.

    E' solo la mia immaginazione:

    si tuffa in questo mare inesistente, in questo tempo, spiraglio di nubi, dove cielo, mare, terra,fanno cornice al tuo viso.

    Mentre la luna si addormenta, la mia luna antica, il sogno sbiadisce nel silenzio del riverbero mattutino e mi ravvedo, distratto dai soli battiti del mio cuore.

    Lo strappo che ho dentro ancora non m'è sano: passerà anche quello,tardi,ma passerà

    la mia amica

     La mia amica

    Amica mia, questo “tempo” è come il mare in tempesta che, con le sue acque, copre fondamenta d’antichi templi, ultima testimonianza di civiltà estinte, ormai indelebili nella storia; ma che poi, calmo, ritirandosi nell’oceano, scopre più lustri che mai quei marmi, quelle sporgenze, che hanno dell’eterno.

    Ecco!

    Quelle pietre, così immutabili, resistenti a mali opposti, sono il nostro bene;

    Giusto:

    come sono giusti quei perimetri; 

     Necessario:

    come lo erano le prime costruzioni su essi;

    Irripetibile:

    come quelle civiltà ché passate, ma pur sempre nate ed esistite;

    Unico:

    come unico e cresciuto robusto è il nostro sentimento.

    È che mi pareva violare la sua intimità!

    Un equilibrio così precario raggiunto chissà sotto quali sforzi e sciatte coincidenze:non potevo metterlo in discussione,forse era paura la mia? Bè se lo era,lo sarebbe ancora! Non trovo evoluzione nel modo propostomi,è come frugare nell’amato cassetto,in quel contenitore a binari,rifugio d’ogni cianfrusaglia,alle quali non ho avuto il coraggio,la voglia o più comodamente il tempo di assegnare una locazione consona,ché è troppo nuova alla vista o troppo aggrappata ai ricordi per essere gettata via;dicevo,è come rovistargli dentro,pur essendo sicuro di non trovarvi nulla di veramente adatto che veramente potesse aiutarmi nella soluzione del mio problema.Dunque cos’era quel senso di disagio? C’era da credere ch’ero uscito in una realtà,propria d’un modo d’essere non mio.Arrendermi e lasciare spazio al naturale evolvere degli eventi? “Tempo una settimana o due e non ti sembrerà più un gran problema”,mi dicevo,cercando d’arginare l’affollarsi d’opposti pensieri alla mente.Provai forte l’impulso d’uscire per strada,sui campi e così feci.Mi ritrovai a correre,vedevo proiettate avanti tutte le soluzioni possibili le situazioni probabili e le fini “tutte convergenti alla stessa”,unica,inevitabile:correvo più forte,ma lei era sempre la stessa, correvo più forte,ma lei era sempre la stessa,ancora più forte,ma non cambiava.Ecco da cosa distoglievo lo sguardo,concentrandomi su paramenti barocchi,facili scappatoie a quel ch’era inevitabile! Mi fermai stremato,le gambe,una volta immobile, le sentivo cedere sulle ginocchia,sui fianchi fitte mai così intense,il cuore pareva volesse sfondarmi lo sterno a spallate,tanto pulsava forte,ma lei mi tornava alla mente:distesa,gli occhi spalancati,immobili,attraverso le ciocche di capelli sparse sul viso,fissavano me e dopo essermi ciondolato sul fianco,ora a destra ora a sinistra,la mensola che nascondevo, parandomi d’innanzi:era morta,morta sotto ed io finalmente paco sopra.

    vaglielo a dire?!

    Non è vero che con lei non sono stato bene:

    Sono stato bene eccome!

    .....Ma vaglielo a dire.

    Lei che parla e non dice, quel che vorrei sentire, che guarda e non mi vede, che cerca e non mi vuole.

    La conclusione è difficile da accettare, specie perché d'una storia non chiara.

    Non ci dormo la notte, mentre lei dice che l'indomani ci penserà con calma.

    Mi si addossa ed io la scanso, mi accarezza  e io la fuggo,la bacio, lei mi bacia , poi la guardo  e lei ancora non mi vede...........

    Nè, ma a che cazzo pensa?

    , , , , , , , , , , , , ,