Mi descrivo
Moderatamente anarchico;Discretamente colto;Decisamente testardo;Innegabilmente curioso;Indiscutibilmente dolce; Interiormente complesso;Consapevolmente enigmatico;Lunaticamente mutevole;Imponderabilmente fatalista;Sinistramente vendicativo;Verbalmente fantasioso;Intrigantemente sensuale;Eticamente corretto;Cerebralmente competitivo;Mentalmente intuitivo;Fisicamente morbido;Intrinsecamente passionale;Concretamente affidabile;Intimamente denso;Sessualmente creativo;Appassionatamente sognatore.
Frase
"La vera eleganza non è nell'apparire ma nel lasciarsi
ammirare"....
Lolita
Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei
lombi. Mio peccato, anima mia.
Lo - li - ta: la punta della lingua compie un
percorso di tre passi sul palato
per battere, al terzo, contro i denti.
Lo.Li.Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel
suo metro e quarantasette
con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era
Dolly a scuola. Era Dolores
sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma
tra le mie braccia era sempre Lolita.
Vladimir Nabokov, Lolita, 1955.
Conoscenze virtuali
Fragilità e dolcezze assopite...
lontananza...
tu, che non so chi sei....
continue rincorse, e ansie,
sfuggevoli pensieri di cui
non conosco fine, né principio...
e fughe, inarrestabili all'apparenza,
mentre poi torno da te, sorridendo...
e poi arrivo io...e poi arrivi tu...
entro nel tuo mondo, entri nel mio,
dapprima con passi lenti, forse persino macchiati
di un falso pudore, o timidezza vera...
fino a correre in te, a perdifiato,
mentre i polmoni urlano di fermarsi un poco
e il respiro si fa affannoso, e perduta la mente
in un prato di un verde cangiante, come i tuoi occhi mai
veduti...
carezzevoli sguardi,
altro non sono che flussi di parole,
ma così intense,
e calde,
da assomigliare ad avvolgenti e teneri
raggi del sole, al tramonto...
ed ecco che la giornata vive il suo compimento...:
alba, in cui ignoro la tua esistenza;
tramonto, mentre ti vedo passeggiare dentro me,
con le tue parole che accolgo come compagne di giochi,
e la tua mente intrecciarsi con la mia
in un dolcissimo e intimo abbraccio...
Inquietudine
QUADRI PARIGINI - PAESAGGIO Voglio, per comporre castamente le mie
egloghe, dormire accanto al cielo, come fanno gli astrologhi; e
vicino ai campanili, ascoltare sognando i loro inni solenni portati
via dal vento. Le mani sotto il mento, dall'alto della mia
mansarda, vedrò l'officina che canta e che chiacchiera, i
comignoli, i campanili, alberi maestri della città, e i grandi
cieli che fanno sognare l'eterno. È dolce veder nascere tra le
brume la stella nell'azzurro, la lampada alla finestra, i fiumi di
carbone che salgono al firmamento e la luna che versa il suo
pallido incanto. Vedrò passare primavere, estati, autunni; e quando
arriverà, con le sue nevi monotone, l'inverno, serrerò porte e
finestre, fabbricherò nella notte i miei palazzi stregati. Sognerò
allora orizzonti azzurrini, giardini, zampilli d'acqua riversanti
il loro pianto negli alabastri, baci, uccelli cantanti sera e
mattino, e quanto di più infantile l'Idillio può possedere.
Tempestando vanamente al mio vetro la Rivolta non riuscirà a farmi
alzare la fronte dal leggìo, perché sarò tutto immerso nel piacere
d'evocare la Primavera, di far nascere un sole dal mio cuore e di
trasformare i miei pensieri ardenti in una tiepida atmosfera.
Charles Baudelaire