Dal male ho ricavato molto bene.
Il mantenere la calma, il non rimuovere nulla, il rimanere vigile e insieme l’accettazione della realtà - prendendo le cose come sono e non come avrei voluto che fossero - mi hanno portato conoscenze singolari ma anche singolari energie, quali prima non avrei potuto immaginare.
Ho sempre pensato che se non si accettano le cose, esse in un modo e nell’altro ci sopraffanno; ora invece non è più così, e solo accettandole è possibile prendere posizione di fronte a esse.
Anch’io voglio partecipare al gioco della vita nell’accettare ciò che di volta in volta mi offrono i giorni e la vita, bene e male, sole e ombra che costantemente si alternano, e così accetto anche la mia natura, con i suoi lati positivi e negativi, e tutto si ravviva.
- da una lettera di una paziente a Carl Gustav Jung
Il problema è che ci ho creduto davvero quando mi hai preso per mano
e, giocandoci, l’hai stretta per tutto il tempo.
Hai acceso i miei sogni, hai reso i miei giorni, per un breve momento, meravigliosi.
Guardandomi hai tolto le parole dall’aria e le hai trasformate in sguardi e carezze
che sanno farsi ascoltare anche meglio dal cuore.
Per un attimo, per un attimo...ci avevo quasi creduto.