Vi racconto la mia storia
Per colpa di questo nasone incredibile, tutte le sue compagne non
facevano che prender in giro il povero Rudolph.
La mamma e il papà lo consolavano, ma tutto era inutile: Rudolph si
disperava, piangeva e preferiva starsene in disparte, piuttosto che
essere deriso.
In una fredda e nebbiosa sera di Vigilia , Babbo Natale era molto
preoccupato: non sapeva proprio che pesci pigliare in quanto c’era
una nebbia così densa che non si vedeva ad un palmo dal naso.
“Povero me – si disperava Babbo Natale – come farò a portare i
regali ai bimbi che mi stanno aspettando? Che tristezza! ”
Pensieroso Babbo Natale guardò le sue renne, che lo stavano a
guardare tristi e mogie e ……. Lo sguardo gli cadde su Rudolph, il
cui naso per la tristezza luccicava più del solito.
All’improvviso Babbo Natale si mise a cantare e a ballare come un
matto, tanto che le renne pensarono che gli fosse andato di volta
il cervello.
Babbo Natale aveva avuto un’idea fantastica:
“Rudolph, piccolo mio, tu stanotte guiderai la mia slitta…… Il tuo
nasone rosso ci illuminerà la strada come un faro nella notte!
”
Rudolph non sapeva cosa rispondere, temeva di non essere in grado
di condurre la slitta in giro per il Mondo. A questo punto le
compagne di Rudolph si accorsero di essere state un po’ sciocche e
iniziarono a incoraggiarlo, con applausi e salti.
E così anche quel Natale tutti i bambini ebbero i loro giocattoli e
da allora Rudolph, grazie al suo naso speciale, guida la slitta di
Babbo Natale