Storia antica (non tanto). SOLFATARE di Sicilia
"Carusi" e "Carusiddi" (ragazzi e ragazzini, dialetto sicliano orientale; nella parte occidentale si definiscono "Picciriddi e Picciotti").
Erano i ragazzini (8-12 anni) venduti dai genitori per lavorare nelle miniere di Zolfo di Sicilia. Raramente tali ragazzini arrivavano alla maggiore età perchè si ammalavano e morivano per le esalazioni, la fatica, bruciati. Spesso vittime di sevizie e malvagità di ogni tipo. Se sopravvivevano all'inferno della Solfatara, restavano rachitici, o con problemi cronici rerspiratori. Se ne accorsero medici delle visite di leva. Tali situazione iniziata nel 1700 proseguì fino alla metà del 1900.