Mi descrivo
Non cerco compagnia, solo scambi di idee... se cercate altro, la rete trabocca di ciò che desiderate...
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OGNI LETTORE, QUANDO LEGGE, LEGGE
SE STESSO. L'OPERA DELLO SCRITTORE E' SOLTANTO UNA SPECIE DI
STRUMENTO OTTICO CHE EGLI OFFRE AL LETTORE PER PERMETTERGLI DI
DISCERNERE QUELLO CHE, SENZA LIBRO, NON AVREBBE FORSE VISTO IN SE
STESSO.
(M. Proust)
IL VENTO DI ELDAR
DI MINIA BANGORICH 0111 EDIZIONI
Definire "Il vento di Eldar" un romanzo di
fantascienza è, a mio parere, inesatto, se per fantascienza
intendiamo una storia in cui l'ambientazione profondamente diversa
dalla nostra realtà sia una caratteristica fondamentale.
L'ambientazione è in realtà solo il contesto in cui si svolge una
storia che potrebbe essere ambientata ovunque, una storia di
guerra, ma anche di amicizia profonda, che lega le due
protagoniste.
Nayda e Slavja sono due donne che appartengono a razze ed eserciti
diversi, due acerrime nemiche che si ritrovano a combattere fianco
a fianco.
Ho voluto sottolineare la loro diversità rendendole una l'opposto
dell'altra anche fisicamente, oltre che dal punto di vista
caratteriale.
Nonostante tante differenze, hanno una cosa in comune:
scelgono.
Entrambe si schierano e, cosa ancora più importante, nel momento in
cui Slavja si rende conto del proprio errore non porta avanti una
scelta incoerente, pur essendo consapevole che questo potrebbe
costarle la vita.
Mi piaceva questa purezza d'animo in un "cattivo", mi piaceva
l'idea che in fondo i nostri nemici spesso sono uguali a noi.
A volte anche migliori.
Sono questi i temi centrali del libro: che non esistono buoni e
cattivi assoluti, che l'amicizia può essere un sentimento che non
ha nulla da invidiare all'amore, ma, soprattutto, che le scelte che
facciamo sono nostre, nel bene e nel male.
SPAZIO AMICI
Per scelta, il mio spazio amici è riservato a
persone che conosco nella vita reale.
Non chiedete di farne parte solo per avere un'icona in più nel
vostro...