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sognoinfinito3

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Ariete

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sognoinfinito3 più di un mese fa

 

Alzeresti la tua gonna per me

ti ho chiesto.

E’ molto leggera. 

Hai risposto tu.

Se soffi forte 

ce la fai da solo.

Allora ho iniziato a soffiare.

Prima forte.

Poi molto forte.

Infine fortissimo. 

La gonna è rimasta lì. 

Ho iniziato ad agitare le braccia. 

Niente.

“Sembri un bombo” 

“Un bombo?”

“Sì, un bombo. Quell’insetto erroneamente confuso per un calabrone. Che non sa di essere un ciccione. Perciò, vola lo stesso”

“Mi stai dando del ciccione?”

“No. Ti sto dando del bombo.”

“E’ un complimento?”

“Eccome se lo è!” 

Ridevi di un colore molto simile al vento dell’estate.

“Vuoi essere il mio bombo?”

“Penso di sì” 

Mi sei salita in braccio.

Hai preso le mie mani 

e.. vabbè, le hai messe al loro posto. 

C’è inumana poesia tra le gambe di una donna.

“Dovresti smettere di fumare” Hai detto. 

“E tu di esser così bella”

“Lo dici a tutte?”

“Purtroppo no”

“Purtroppo?!?”

“Sono di gusti complicati. Io ci vivo di bellezza”

Poi, forse per colpa di quello scostumato istante, ti sei lasciata andare. 

Baciandomi come mai nessuno al mondo

dovrebbe poter fare.

Voglio dire.

 

Con tutta la sua vita sulle labbra. 

“A cosa stai pensando”

“A un miliardo di cose”

“Dimmene una”

“L’infinito”

“Troppo facile”

“Hai ragione.

Sto pensando che cercare

di esser forti ad ogni costo

è una gran stronzata.

Che la vita va affrontata

con una certa debolezza.

Che dovremmo concederci.

Che in fin dei conti meritiamo.

Senza paura di finirci dentro.

Affrontare la notte

come si affronta il giorno.

A tratti sognando.

A tratti vivendo.”

“Ti fa così paura il buio?”

“Abbastanza”

“Chiudi gli occhi” 

“Ma no, preferisco guardarti. Chi mi dice che poi non sparisci?”

“Dai. Un secondo solo”

Di nuovo un bacio. Due.

D’estate ci si incontra per caso.

E per caso, a volte, ci si dimentica.

Ma con me non funziona mai così.

E ora sono qui.

Seduto sul mio letto a fingere di non pensare. 

Di non pensarti.

Questa notte maledetta che non vuol passare nemmeno a calci.

Non ho la minima idea di dove tu sia in questo istante.

Non ho mai smesso di fumare. 

Di credere che si possa volare agitando le braccia.

Non ho mai smesso di scriverti poesie. 

La lontananza fa male, se non sai dove finisce.

💞💞💞💞

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sognoinfinito3 più di un mese fa

.......E arrivi tu ...

 

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sognoinfinito3 più di un mese fa

 

- “Ma nonna mi ha insegnato a non avere vergogna. 
- Lei é sempre stata occupata ad affrontare se stessa e quindi non ha mai potuto dare spazio alla vergogna. 
- Una volta l’ho accompagnata a Siena a messa e lei, ancora un po’ vanitosa, aveva questi scolli di una sartoria napoletana, un po’ procace. 
- Un pretino sulla porta le disse “Nonnina si copri le vergogne”.
- Io per la prima volta mi sentii di proteggerla e risposi brusca al pretino: “Non mi sembra che il padrone di casa abbia problemi con le nudità. C’è quel bellissimo crocifisso nel Duomo di Siena”.
… - E allora lei mi disse: “Brava tu non conosci la vergogna e non lasciare che la vergogna inceppi la tua caccia al tesoro nella vita”. ♥️

 

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sognoinfinito3 più di un mese fa

....voler per forza aver ragione ...con me... è tempo perso ..fiato sprecato ..e più urli e più mi chiudo a riccio...

Se osi poi di aggredirmi oltre che verbalmente anche fisicamente ....

Inizia a correre....ma sii più veloce della mia Ira ...un ira fredda......e netta....

Scegli cosa salvare di te..tra Anima Corpo e Mente sarà la prima cosa che perderai....

La mia cicatrice parla da sola e già guardandola hai capito che nulla mi spezza 

 

 

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sognoinfinito3 23 dicembre

 

Caro Babbo, ci ho pensato.
Non voglio essere una di quelle donne da borsa Louis Vuitton.
Scarpe Hogan. 
Cintura Gucci.
E nemmeno da bracciale Pandora.
Ma non sono neanche una da pentola a vapore o stirella.
O da crema antirughe.
Nemmeno da foglioline. Che quelle mi sembrano un nuovo inganno.
E non me ne vogliano le donne. Le altre quelle che si farebbero in quattro per una di queste cose.
Ma io desidero uguaglianza di pensiero.
E che tu riesca a scacciare i miei sensi di colpa una volta per tutte.
Vorrei del tempo per me. E che quel tempo non mi sembri rubato.
Desidero riconoscenza. Sì, riconoscenza. Non essere scontata insomma.
E non mi frega più la storia dell’anello. Che quello brilla e basta. E solo le cretine ormai fanno Oh! con la bocca spalancata.
A me incanta un uomo su cui contare e per cui conto. Senza riti. Salamelecchi e contorno.
A me piace il dolce. Quello che assaggio dal mio compagno perché sono a dieta sempre.
Desidero una parola regalata una sera in cui sono ubriaca d’amore.
Desidero calzini puliti nel cassetto giusto.
Chi arriva prima prepara la cena. Neanche a dirlo.
Desidero un posto in cui nascondermi quando non ne posso più. Che sia solo mio. In cui nessuno possa entrare. Proprio nessuno. In cui posso perdermi e ritrovarmi e poi perdermi ancora, sai Babbo Natale, noi donne siamo impossibili, spesso facciamo tutto da sole.
Desidero potermi dissolvere ogni tanto senza che qualcuno mi dica: ma tu sei la madre! Cazzo, lo so!
Voglio silenzio, e ballare a piedi nudi. Che i tacchi li hanno solo le fighe.
Portare le rughe al meglio che posso.
Desidero che non mi porti un vestito taglia 38, ma uno taglia 50 così mi posso sentire magra, magrissima.
Vorrei coraggio da vendere per sentirmi forte quando sono fragile.
Vorrei svegliarmi con un po’ di trucco che non sbavi dopo cinque secondi.
Uno specchio magico che inventi gli addominali anche su di me.
Una borsa piccola ma che sia grande che contenga tutto. Emozioni. Pianti. Paure. Salviette. Fazzoletti. Buon umore.
Caro Babbo Natale, avrei un’ultima richiesta da farti.
Forse la più importante.
Vorrei per ogni donna sulla terra uomini capaci di essere tali.
Che non picchino.
Che non demandino.
Che non opprimano.
Che non violentino.
Che non ci rubino la vita.
Lo so, hai molto lavoro da fare, ma noi abbiamo un’esistenza e una sola.
Non possiamo tanto girarci in giro.
Le donne muoiono davvero. A volte dentro e restano vive.
Nessun regalo stantio per noi.
Buttali nel cesso.
Regalali alla matrigna di Cenerentola.
Alla strega cattiva.
Al mago di Oz.
Ma non a noi.
Noi meritiamo di più di un bracciale o un anello che luccica.
Meritiamo di più. Le stesse opportunità dei nostri uomini.
Una vita che sappia d’amore e di rispetto. E che sia per sempre.
Quella sì che luccica, e sa di meraviglia.

Tua Penny

 ( Cinzia Pennati )

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sognoinfinito3 più di un mese fa

....andare in cerca di un momento che sia giusto per poi dire non và.   

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sognoinfinito3 più di un mese fa

mi hai fatto piangere

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