Entriamo nel bosco per cercare

fin dove la boscaglia rende il sentiero..

Riposiamo tra i mirtilli comprese le bacche guaste

che pure alle mani regalano un divertimento.

Già mi figuro l'ombra dell'albero

e nell'ombra il suono del pacifico grillo.

Una panchina, tra le pallide aiuole di anemone hybrida

te..me e questo grave silenzio di mezzodì

Esile come l'esile spiga 

che soffice dinanzi al vento divaga

come un soffio d'aria incedeva leggera.

Sopporto le maldicenze,le ingoio.

Mi hanno dipinto addosso un ritratto ostico

fuori moda..un individuo consono alla loro utilità.

Sollevarsi dalle scomodità e mostrare la segreta parte di me.

Realtà troppo piene di menzogne, incertezze
di falsi sguardi amici e spudorati nemici
Io folle o pazzo di ciò che mi circonda
me ne frego del dolore per le affermazioni
e per le verità piangenti.
 

Tento di far qualcosa ma altro in me mi blocca

e quando ho un minimo di forze,vengono spente

Rabbia e delusione per la passività che si sta impossessando

anche di me, magari solo un riflesso ma ho timore per

il cambio d'abito.  

Abbiamo dei buoni motivi per bere: probabilmente 5.

Un brindisi,un amico...la sete

l'eventualità di averla

o qualunque altro motivo :)

Lo so che entri indossando il velo dei fantasmi. Lo so che leggi con gli occhi dell'indifferenza . So tutto !!!

Confessa, confessa pure . Ma  se devi farlo confessa ciò che non senti. Libera pure la tua coscienza dal fardello dei suoi segreti raccontandoli. Meglio però sarebbe se questi segreti non siano mai esistiti. Menti a te stesso, ora posso dirlo perchè chi è di fronte a te per ascoltarli sta sicuramente pensando ad altro. Esterna, inganna.

Paradossalmente mi sono trasformato nella finzione di me stesso a tal punto che ogni mio sentimento naturale, prontamente, appena nasce, si trasforma in un sentimento dell’immaginazione . Il ricordo si trasforma in sogno, il sogno nel dimenticarsi di esso, il conoscermi nel non pensare all'IO medesimo.