Profilo BACHECA 108
"I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla..."
(Tiziano Terzani)
“Mi sono creato dei ritiri dove nessuno può entrare, per difendermi da un ‘esterno’ che preme con una violenza e una volgarità sempre più inaccettabili.”
Franco Battiato - Intervista 1994.
"Possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana."
Zygmunt Bauman.
“La cosa più bella di te, è che non riesco a trovare neanche il principio di un paragone.
Non”sei come”.
Non “sei più”
"Sei".
E’ il resto semmai, a doversi adattare.” Malkavian Madness
La Befana è un simbolo fortissimo.
Non ha la bellezza delle streghe, non ha la slitta con le renne ma una misera scopa, non porta regali ma dolcetti e carbone.
La Befana, però, ha un fascino tutto suo racchiuso nella sua solitudine, nella sua eleganza, nella sua fierezza che traspare dal suo soprassedere alle battute sulla sua bruttezza.
Un'epifania di bellezza e grazia.
La Befana ci ricorda una cosa molto importante: non tutti ci possiamo permettere la sua autenticità.
Buona Epifania a tutti.
«Alcune storie finiscono prima di iniziare davvero. Altre cominciano anche se non le avremmo mai considerate possibili.»
(Frank Schätzing - Breaking news)
Sono un libro dalla copertina rigida, difficile ad aprirsi.
Il vero avversario, che la frontiera include, è il giocatore stesso. C'è sempre e solo l'io là fuori, sul campo da incontrare, combattere, costringere a venire a patti. Il ragazzo dall'altro lato della rete: lui non è il nemico, è il partner della danza. Lui è il pretesto e l'occasione per incontrare l'io.
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David Foster Wallace, "Infinite Jest"
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Nel tennis sei faccia a faccia con il nemico, scambi colpi con lui, ma non lo tocchi mai, né parli a lui o a qualcun altro. Il regolamento vieta perfino che un tennista parli col proprio allenatore mentre è in campo. A volte c'è chi sostiene che i corridori siano altrettanto solitari, ma è un confronto ridicolo. Almeno il corridore può sentire e annusare gli avversari. Sono a pochi centimetri da lui.
Nel tennis sei su un'isola. Di tutti gli sport praticati da uomini e donne, il tennis è il più simile all'isolamento carcerario, il che porta inevitabilmente a parlare da soli, e io inizio a farlo qui, sotto la doccia pomeridiana.
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André Agassi, "Open"
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Pratico tennis da quando avevo 8 anni. Mi ha insegnato a stare sola e a combattere, a superare i miei limiti. Lo adoro. Sei tu e la racchetta. Non esiste altro. Tu e la racchetta soltanto. Non esistono persone, pensieri, cose che possano distrarti. Ho una resistenza fisica invidiabile. Non mi stanco facilmente. Posso giocare per ore e ore.
Ho giocato con una mano fascia ta e una gamba contusa, gioco con tutte le avversità possibili, sempre. Perché mi fortifica. È un esercizio spirituale. È una dipendenza. E poi sì, parlo da sola. Sottovoce. Mentre mi concentro per servire e mentre torno a fondo toccando la racchetta.
Le idee migliori, le soluzioni migliori sono balenate nella mia mente mentre giocavo a tennis, mentre da ambidestra la racchetta passava da una mano all' altra, vent'anni fa ripassavo gli esami che dovevo dare all' università mentre giocavo a tennis.
Sono io il mio peggior nemico in campo. Non mi do tregua. Sono io che mi distruggo se non riesco a fare ciò che voglio io e come voglio io. Io e me stessa. Non esiste nessun altro.
E sto meglio da sola che con la gente, sì.