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stregaely0

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Mi descrivo

"Non sono narcisista né egoista. Se fossi vissuto nell'antica Grecia non sarei stato Narciso." "E chi saresti stato?" "Giove." (Woody Allen)------ ''Chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni'' ma qui sembra che nessuno abbia voglia di vivere a lungo.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Spagnolo, Inglese

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Cinema
  2. Arte
  3. Andare in Vespa

Tre cose che odio

  1. Le sale d'attesa
  2. I reality show
  3. Il lunedì

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Città d'arte

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

    • Lettura
    • Cinema
    • Musica

    Musica

    • Rock
    • Alternative

    Cucina

    • Piatti italiani
    • Greca

    Libri

    • Biografie
    • Gialli

    Sport

    • Basket
    • Pallavolo

    Film

    • Thriller

    Libro preferito

    "La verità sul caso Harry Quebert"

    Meta dei sogni

    Stati Uniti, capitali europee

    Film preferito

    "Manhattan" Woody Allen

    Various...

    Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stessa come dita sempre mi apri petalo per petalo come la primavera fa toccando accortamente misteriosamente la sua prima rosa e io non so quello che c’è in te che chiude e apre solo qualcosa in me comprende che è più profonda la luce dei tuoi occhi di tutte le rose. Nessuno… neanche la pioggia ha… Così piccole mani. (Edward Estlin Cummings)---------- Bello il tuo capo, il gestire, l'aspetto, Come un bel paesaggio; sul tuo volto Il riso giuoca come fresco vento In un limpido cielo. Il malinconico Passante che tu sfiori è abbacinato Dalla salute che, come luce, Ti sprizza dalle braccia e dalle spalle. I sonanti colori di cui spargi Le tue tolette, ispirano ai poeti L'immagine di un balletto di fiori. Sono l'emblema, queste pazze vesti, Del variopinto tuo spirito: folle Di cui son folle, t'odio quanto t'amo! Qualche volta, in un bel giardino, dove Trascinavo la mia atonia, ho sentito Il sole lacerarmi il petto, come Un'ironia; la primavera e il verde A tal punto umiliarono il mio cuore, Che su di un fiore punii l'insolenza Della natura. E così, una notte, Appena suona l'ora del piacere, Verso i tesori della tua persona Vorrei strisciare, da vile, in silenzio, Per castigarti la gioiosa carne, Per schiacciare il tuo seno perdonato, E infliggere al tuo fianco stupefatto Una profonda, una larga ferita: Vertiginosa dolcezza! Attraverso Le nuove labbra, più splendenti e belle, Infonderti, sorella, il mio veleno! (Charles Baudelaire)
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