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Mi descrivo
In breve: singol, solitario, riservato, educato, ambizioso, ROMANTICO, tradizionalista, passionale, affettuoso, altruista, casalingo, coccolatore, premuroso, assecondatore, ubbidiente, buon ascoltatore, segui le mie pazzie anche su facebook, cercando Demarchi Sebastiano.
Su di me
Situazione sentimentale
separato/a
Lingue conosciute
-
I miei pregi
romantico, educato, riservato,
I miei difetti
fiducioso, altruista, ambizioso,
Amo & Odio
Tre cose che amo
i sentimenti profondi, sinceri, concreti,
il progresso, la tecnologia,
l'ambizione, l'educazione, la riservatezza,
Tre cose che odio
litigare, brontolare, urlare,
il tradimento, gli inganni, la volgarità,
lo spreco, il disprezzo, la trascuratezza,
I miei interessi
Vacanze Ok!
Montagna
Vacanze Ko!
Avventura
Passioni
Tecnologia
Fotografia
Musica
Cucina
Piatti italiani
Libri
Biografie
Romanzi rosa
Sport
Arti marziali
Bike
Film
Azione
Libro preferito
Giovanni Agnelli
Meta dei sogni
Centro America, Africa equatoriale
Film preferito
rambo
Breve messaggio riguardante la mia presentazione
-1). IL MIO CARATTERE / PULIZIA IGENE: Io Sono un solitario
un po' timido, riservato, passionale, romantico, mi piace la
musica, il canto, il ballo, TRADIZIONALISTA; sono ambizioso,
nella cura personale fisica, e del mio abbigliamento, mi piace
VESTIRMI BENE, ma non alla moda moderna, cioè con
vestiti stracciati, rappezzati; pantaloni sul fondo schiena,
ma bensì con vestiti che vadano bene assieme: come forme, taglio,
stile, modello, colore, e che siano adatti all'occasione in cui
esco; mi piacciono i VESTITI TRADIZIONALISTI, RICAMATI, mi
piacciono molto i COLORI FORTI.
-2). TEMPO LIBERO / DIVERTIMENTO: Mi piace fare delle passeggiate
in campagna, in mezzo al verde, con gli uccelli che
cinguettano; faccio volentieri delle escursioni in
montagna; vado volentieri al mare.
-3). SPORT: faccio uso della mia palestra privata, mi piace
correre nei sentieri brutti dei monti; corro nelle campagne con
le difficoltà del
terreno.
-4). LEGGERE /: Mi interessano i libri che approfondiscono la
mia istruzzione; libri che raccontano la storia di grandi
personaggi, dell'epoca attuale e storici; libri di Numismatica,
libri di Erboristeria;
Fumetti.
-5). NON MI PIACEASSOLUTAMENTE:
litigare, urlare, alzare le mani, criticare, disprezzare, insultare, bestemmiare, ubriacarmi, sprecare, il disordine, la sporcizia.
-6). VIZI / DIFETTI /: Io non fumo, non bevo alcolici e non mi
drogo.
LE MIE DEBOLEZZE / VIZZI / PAURE / INTOLLERANZE.
-1).DEBOLEZZE:Sono una buona forchetta, mangio di tutto,
dovunque, con chiunque, non ho problemi di alimentazione con
qualsiasi cuoco io mi possa trovare; 2).VIZZI: ho il vizio di
sdraiarmi sul divano in cucina, dopo i pasti; il vizio di andare
a letto tardi la sera; il vizio di avere troppa fiducia; il vizio
di guardare troppa T.V.; il vizio di alzarmi un attimo dopo che
la sveglia e suonata, per codermi ancora un po' il letto,
specialmente la Domenica;3). Ho paura delle stagioni invernali,
le quali a volte mi impediscono di arrivare puntuale agli
appuntamenti; ho paura delle stagioni fredde, delle notti passate
da solo; ho paura della solitudine quando non sono io stesso a
cercarla; ho paura di ritornare a casa e trovare la casa vuota,
fredda, buia, trascurata,
PASSIONI / HOBBY di LAVORO
-7). PASSIONI / HOBBY /. Sono un collezionista, colleziono di
tutto, 7.1). Numismatica: cartamoneta e medaglie di tutte le
epoche e di tutti gli stati; 7.2). Mobili: moderni, vecchi,
antichi, storici; 7.3). Autovetture: funzionanti antiche; 7.4).
Atrezature storiche varie: casalinghe, aziendali, agricole.
-8). PASSIONI / HOBBY di LAVORO/. Mi piace il giardinaggio;
adoro i fiori; faccio l'0rto; mi occupo di Apicoltura; ho
esperienza in Agricoltura, in tutti i settori: fienagione,
manutenzione atrezzi, nelle stalle con tutti i tipi di animali
piccoli e grandi.
-9). PASSIONI / HOBBY di LAVORO/. Mi piace molto IL FAI DA
TE', nei settori di: idraulico, meccanico, falegname, edilizia;
difatti a casa mia nei vari settori di lavoro preferisco essere
autosufficente, cioè essere atrezzato in tutto; ed anche
nell'ambiente casalingo non deve mai mancare nulla, per la
compagna.
-10). PASSIONI / HOBBY di LAVORO /. Mi piace molto usare il
Personal Computer; mi interesso di Informatica; guardo la
Televisione.
-11). LAVORO / POSIZIONE SOCIALE /. Sono un impiegato Statale,
ormai da 15 anni, attualmente disloccato nel settore
Bibliotecario, le mie mansioni sono: addetto al pubblico, cioè
devo prestare oltre che in modo burocratico, anche in modo
pratico i mezzi di un locale bibliotecario, dai libri, ai P. C.,
ed aiutare chi eventualmente ha delle difficoltà ad usufruirne.
-12). LAVORO / POSIZIONE SOCIALE /. Negli orari che non vi è
accesso al pubblico svolgo il lavoro di centralista, cioè ricevo
le chiamate dal pubblico e le passo all'interno desiderato.
-13). LAVORO / POSIZIONE SOCIALE /. Nei momenti di maggior
tranquillità, effettuo il Riordino, cioè rimetto a posto i
libri che gli utenti hanno usato, controllo l'esatta posizione
della numerazione alfanumerica in scaffale.
COSA MI MANCA
-14). COSA MI MANCA /. Nella mia vita manca una compagna, una donna che voglia farsi una famiglia,
prendersi cura della casa; Perche io ho uno stipendio, un lavoro,
una casa.
-15). PREFERENZE /. A me non interessa che abbia: un bel
conto in banca, una bella Dote, la Laurea, il Diploma, una
rilevante posizione sociale,
-16). IPOTESI DI DONNA IDEALE /. Disoccupata e
disperata.
-17). PERCHE' Disoccupata e
disperata. = così questa Donnaraggiunge un risultato di vita, si fa: una
famiglia, una
casa, e non pensa
al peggio come io ho letto nell'articolo su internet; quante soluzioni ci
sarebbero se i
singol sapessero delle possibilità che puòoffrire il
partner.
-18). NON PENSATE AL PEGGIO UNA SOLUZIONE C'E' SEMPRE /,
non fate cose di cui poi potreste pentirvi ma una volta
fatto è troppo tardi; azzardate con audacia a fare un
passo una proposta, male che vada la risposta sarà NO, ma voi
provateci ugualmente, e riprovateci finchè non si
incontrerà il lui, il PRINCIPE
AZZURROgiusto; io sarei di già il primo
a rispondere subito di SìSENZA PERDERE
L'OCCASIONE.
Questa è la mia E_Mail:seasiano@libero.it
L'IMPORTANZA DI UNA DONNA
La donna è assolutamente
indispensabile, sotto tutti i punti di vista, perchè è: la ragazza,
la compagna, la moglie, la mamma; colei con cui la sera,
puoi scambiare le tue idee, i tuoi sentimenti; la donna è la rosa che decora e abbellisce la casa, la donna è colei
che considera e cura i tuoi affari, la tua vita; la donna è colei
che realizza il tuo futuro partorendo i tuoi figli,
allevandoli, e insegnandogli la retta via, porta al compimento
totale il tuo progetto.
IN AMORE SONO
Inanzitutto da scoprire; perchè io personalmente mi ritengo
FOCOSO, coccolatore,
romantico, premuroso,
Lascio volentieri che si la compagna a prendere l'iniziativa, in
qualsiasi situazione, assecondo volentieri qalsiasi proposta di
qualsiasi tipo, il mio scopo e traguardo è rendere la compagna
felice; sono fermamente convinto e molto
ambizioso in merito alla profonda unione famigliare.
DALLE STALLE ALLE STELLE
-16). UNO DEGLI ULTIMI RAGAZZIAFFITTATI /. la storia di un ragazzo
e di quandodormiva ancora nelle mangiatoie delle mucche, oppure per
riscaldarsi, perchè d'inverno a quei tempifaceva molto freddo, lui
dormiva nei box assieme ai
vitellini; lavoravo con i pastori a tempo pieno
di giorno e di notte, sia in pianura che in montagna, dai monti
erano loro che venivano a casa a portare il salario ai miei
genitori, lassù a quei tempi cera da fare, si mungeva a mano, e
poi si andava al pascolo fino all'una di notte, e all'alba il più
anziano scendeva per fare il caffè, e portarmelo a letto, lui mi
voleva un gran bene, purtroppo è di già mancato anche lui. Io
come garzone durante il giorno dovevo camminare fino alla
fontana per riempire i secchielli di zinco con acqua e
trasportarli al casotto per il rifornimento quotidiano, sia
alimentare che, per le pulizie del materiale adibito alla
lavorazione del formaggio, il trasporto veniva effettuato con un
asta di legno, chiamata in gergo: (BASU), i secchielli venivano
appesi alle estremità per il trasporto. In altri momenti dovevo
recarmi nei boschi delle montagne, per il taglio della legna da
ardere per l'anno sucessivo, e nel frattempo facevo il fascio di
quella tagliata l'anno precedente, e quindi secca per portarla al
casotto, che serviva per farci i pasti quotidiani, e per
riscaldare il latte per il formaggio, lavoro
chiamato: (FRUCE').
ERA UN GRANDE
ERA UNGRANDE: aveva vissuto la guerra,
sapeva rispettare, sapeva voler bene, sapeva comprendere, era
semplice di passioni, ma al tempo stesso con grandi virtù; sapeva
parlare, nella sua semplicità, con chiunque, con rispetto,
educazione, saggezza, e tanta simpatia; era all'antica, ma allo
stesso tempo eccezzionale; mi voleva un gran bene ed io gli e ne
volevo altrettanto, a me personalmente non mi ha mai sgridato;
scherzavamo volentieri; aveva la grande virtù di chiedermi le
cose a gesti, e si faceva comprendere molto bene, e velocemente,
senza arrabbiarsi, o alterarsi in alcun modo; per me era come un
secondo papà; rammento ancora quella volta che avevamo fatto il
burro e dopo averlo impacchettato, me lo caricò tutto sull'asse
che io avevo sulle spalle per farmelo trasportare dal casotto
alla celletta, per metterlo al fresco in attesa del trasporto a
fine settimana giù ai villeggianti del paese per venderlo, per
mia sfortuna dal casotto alla celletta bisognava attraversare il
recinto delle mucche (GIAS), il quale era particolarmente
scivoloso, io purtroppo scivolai e rovesciai alcuni panni, ero
terrorizzato per ciò che avevo fatto, non conoscevo ancora bene
il carattere dei Signori per cui lavoravo, e quindi di
conseguenza avevo paura della loro reazione, fu stupefacente il
comportamento del padre anziano, senza rabbia e neppure
imprecazioni o alcun tipo di minaccia, a segni mi fece ritornare
tranquillamente al casotto e rifacemmo tutta l'operazione di
confezionamento, con estrema tranquillità solo io ero
particolarmente impaurito.
QUANDO SI SCENDEVA A PIEDI DAI MONTI
La Domenica era un bel giorno, perche dovevo aiutare l'anziano a
portare giù ai turisti i prodotti del latte, allora mettevo la
sella alla mula, (Basto), e ci caricavo dentro: il formaggio, il
burro, e la ricotta: (SAIRAS); a scendere si caricavano i prodotti
dei monti alla sera per risalire si era di nuovo carichi di
provviste utili alla nostra permanenza in montagna. Dopo giorni e
giorni di solitudine in mezzo a quelle dune boscose, era una festa
scendere al paese, per vedere la gente che VIVEVA NORMALMENTE
e si divertiva, tutti dicevano: che bella vita che fate voi
lassù all'aria sana, ma nessuno c'era mai quando imperversavano i
temporali e bisognava uscire a proteggere il bestiame dai dirupi. A
quei tempi si scendeva ancora dai monti a piedi con la mandria, si
camminava per svariati giorni ininterrottamente, ci si fermava solo
per fare allattare i vitellini e ristorare un po' le mucche perchè
altrimenti diventavano cattive e indomabili; era stupefacente
quando arrivavamo agli incroci e la mandria sapeva di già quale
direzzione prendere se andavamo a svernare nella stessa azienda
dell'anno precedente, ed invece se si era comprato il fieno in
dialetto: (LE CARE) altrove era dura far svoltare la
mandria ad un itinerario diverso.
QUANDO ERO GIOVANE, A COSA HO RINUNCIATO.
Mi piacevano i monti, fin da quando ero bambino; partii già da
giovanissimo come garzone nelle aziende agricole, avevo paura del
buio di notte a ritornare a casa, ma per quella passione
attraversavo fiumi, boschi, dirupi. Quando partii per i monti,
persi tutto, gli amici, e...; lassu non potevo uscire la sera, per
andare a ballare, le feste dei paesi me le potevo dimenticare,
lasera non c'era la televisione, si partiva per andare al pascolo
subito dopo la mungitura serale, e si rientrava all'una di notte, a
volte tribulavo a rincasare la notte dal pascolo,l'anziano mi aveva
insegnato, ad attaccarmi dietro alla coda delle bestie per
rincasare se ero stanco così quando loro si fermavano ero sicuro di
essere al casotto; si lavorava ininterrottamente tutti i giorni
sabato e Domenica compresi, e anche nelle grandi festività non cera
tregua; era faticoso quel lavoro, portare fasci di legno sulle
spalle, bidoni di latte, stare tutto il giorno e la notte sotto
l'acqua a controllare la mandria, per farla muovere perchè non
morisse dal freddo.
IMPARARE A VIVERE SOTTO IL PADRONE
Non fu affatto facile imparare le usanze di una famiglia
forestiera, a quei tempi poi si faceva ancora tutto con una
casseruola sola, cioè: si mangiava, poi la si lavava e con la
stessa casseruola ci si faceva la barba, ecc...; ma non era come
a casa che la mamma ci faceva trovare tutto in tavola, il piatto
pronto, e poi sempre la mamma provvedeva a sparecchiare la tavola
e lavare i piatti; lassù dovevo arrangiarmi a trovare un posto
dove sedermi, e mettere la casseruola in mezzo alle ginocchia per
farla stare ferma e poter mangiare; la sera quando andavo a
dormire ero molto stanco, altrimenti era molto difficile
addormentarsi in quel letto di rami intrecciati con foglie
secche, il tutto appoggiato sulle pietraie; in primavera quando
eravamo ancora in pianura e faceva caldo, io andavo a dormire sul
fienile, era favoloso sdraiarsi in quel mucchio di fieno sciolto,
sentirsi sprofondare, ed essere avvolti dal fieno, morbido
profumato.Un altro problema grave con loro fu imparare il loro
modo di parlare, era un dialetto molto diverso, da quello che
parlavo io, ci misi diversi mesi ad imparare a parlare come
loro.
COSA MI INSEGNO' L'ANZIANO PASTORE
Le qualità dell'anziano, che suscitarono la mia ammirazzione: oltre
alla bravura caratteriale, la saggezza, la simpatia, la
comprensione verso il prossimo, l'educazione, e la passione per gli
animali, era anche molto bravo a cucinare; e a fare il formaggio,
(FRUCE') nel loro dialetto, e fare tutti gli altri prodotti
derivati dal latte; mi insegno' anche a lavorare il legno,
(FALEGNAME), per costruire gli atrezzi adatti alla pastorizia, ad
esempio: (SCAGN / CANA / BASU).
L'INTELLIGENZA DEGLI ANIMALI
Nelle giornate piovose, la sera per andarsi a riposare
almeno un po', lasciavamo la manndria sparsa in una radura
pianeggiante e senza pericoli, sovente capitava che al mattino
quando ci svegliavamo la mandria era tutta radunata attorno
casotto, senza che noi avessimo effettuato alcun operazione di
raduno o recinzione. Quando la sera io mi coricavo vicino alle
bestie per approfittare del loro tepore, al mattino sentivo un
fantastico morbido tepore che mi avvolgeva le gambe, erano loro
che durante la notte si erano coricate attorno alle mie gambe.
Talvolta capitava che durante il conteggio per la chiusura del
bestiame nel recinto mancassero dei vitellini, andare noi a
cercarli era fattibile ma molto difficile trovare i capi dispersi
chissa dove, tra le soluzioni più vantaggiose c'era quella di
lasciare fuori dal recinto la madre del vitellino disperso,
affinchè lei se lo andasse a cercare. Gli animali hanno un ottima
memoria, e se subiscono un torto, dopo moltissimo tempo se ne
ricordano e si possono vendicare. L'olfatto degli animali: a
volte capitava che la mandria facesse strani versi e si
arrabbiasse, di solito succedeva quando sentiva in quel punto la
presenza di un loro simile sepolto; la mucca riconosce il suo
vitellino non dal colore o dalla forma o dal muggito ma
dall'odore. Come noi sentiamo il profumo del pasto quotidiano, la
mucca sente l'odore dell'erba e muggisce perche gli si venga
somministrata, sempre in fatto di erba o fieno sa riconoscere
dall'odore quale di essi è più buono o meno.
QUANDO ERAVAMO POVERI MA RICCHI
I racconti dei nodtri anziani: quando loro andavano alle
feste dei paesi a piedi o in bicicletta, ed arrivavano lo stesso,
riuscivano lo stesso ad arrivare e corteggiare le ragazze per
sposarle; adesso noi che abbiamo le autovetture ed in un ora
percorriamo lunghissime distanze arrivando al mare oppure in
montagna, ma purtroppo talvolta capita il peggio; noi che abbiamo
di tutto e di più, ma ora non ci basta più la ragazza del paese,
la cerchiamo via internet, come sono cambiati i tempi. Quando il
pane era razzionato, si mangiava il pane nero, e per dargli più
sapore, si appendeva un acciuga al soffitto e poi con il pane la
si accarezzava. Quando passavamo le serate nelle stalle al caldo
per non consumare tanta legna che costava, al chiaro del
lume a petrolio, lo si faceva piccolo perchè non consumasse
tanto; oppure si passava tutta la serata e buona parte della
notte a togliere le foglie dalle pannocchie del Mais, per poi
poterlo appendere al sole e farlo essicare per macinarlo e farlo
diventare farina per il bestiame. Quando mangiavo il formaggio e
l'anziano mi diceva: non tagliare la crosta troppo spessa e un
peccato buttare tutto quel formaggio, fai così, raschia soltanto
la muffa il resto mangialo e buono. Quando ci facevano mangiare
la carne che era un po' vecchia e sapeva odore, allora ci
mettevano l'aceto assieme per renderla mangiabile. Quando
contavamo i centesimi per fare la Lira, ma a quei
tempi avevano un valore ed erano stimati. Mi rammento quando
ero da garzone, il rancio era misero allora per riempirmi lo
stomaco, sfruttavo la scodella della mia
porzione di latte e me la riempivo di pane duro, ed il
pastore prendendomi in giro mi diceva: vuoi ancora del pane
duro?.
1).IL MIO COMPORTAMENTO / 2).LA MIA MENTALITA'.
1). Avrete sicuramente notato dai miei scritti, e dall'impostazione
del mio Blog, che io sono moltosemplice, sia di fantasia, sia di carattere, e di comportamento; vivo nella nostra realtà quotidiana, e
non mi creo illusioni per abbellirla; non faccio giochi di
parole per confondere chi legge sulla mia reale condizione di vita,
sarebbe inutile crearsi un identità diversa tanto poi si verrebbe
smascherati e sarebbe una vergogna; e sempre meglio essere concreti
e realistici, ed esporre i propi argomenti con il massimo della
sincerità. Nell'opinione
che io ho dei soggetti che popolano la nostra società, presumo che
non esista il super uomo perfetto con tutte le qualità, quello che
la donna cercherebbe come il classico principe azzurro; esiste
forse lo: STRARICCO ma non stà tra quelli del popolo che
conosco io; tanto poi è anche lui un comune mortale.
Dall'impostazione di questo Blog, risulta più un mio manoscritto
sulla mia vita personale, e la storia delle nostre origini, delle
sofferenze dei nostri anziani, che un qualsiasi altro annuncio per
motivazioni varie.
L'EDUCAZIONE
Per mia opinione personale l'educazioneèmoltoimportante, è un segno di rispetto, non costa nulla esporla agli
altri e fa piacere riceverla; ad esempio il saluto quando si
incontra qualcuno; aiutare chi si trova in difficoltà riempie il
cuore di soddisfazioni, ci fa sentire orgogliosi; non fà molto
piacere sentire l'attuale linguaggio quando si passeggia per le
strade delle città, siamo passati da un opposto ad un altro;
pochi di noi si ricorderanno quando entrando in casa salutando i
genitori gli si dava del: VOI, eadesso invece; rammentate quando nell'entrare si dava la
precedenza alla donna, oppure gli si apriva luscio e la
si faceva accomodare; e nel sedersi a tavola, la si faceva sedere
per prima e gli si spingeva avanti la sedia; quello si che voleva
dire essere CAVALIERI.
IL CARATTERE SEVERO DI MIO PADRE
Non rammento che: mi abbia mai preso in braccio; non ho mai
ricevuto nessuna coccola, mai un sorriso, non ho mai ricevuto un
regalo, in casa non era permessa nessuna esclamazione nessun
segno volgare, non era permesso disubbidire a nessun
comando, a casa nostra non si festeggiava mai nessuna
ricorrenza, tutti i giorni della settimana erano uguali; non
avevo l'autorizzazzione per andare a giocare con gli altri
bambini, se mi scopriva il richiamo era immediato; il suo
richiamo era il fischio, e doveva solo fischiare una volta sola,
se io non lo sentivo e quindi lui era costretto a fischiare
la seconda volta erano guai; rammento ancora sempre la volta che
mi tirò addosso il Badile (Vanga) e la Falce, a quei tempi io ero
veloce nella corsa, il cortile era lungo circa 10 metri, io lo
percorsi di volata ed andai a coricarmi dietro la rete del
cancello, gli atrezzi batterono nella rete e caddero dal lato
opposto di dove ero io coricato per proteggermi.,non ricordo cosa
io feci per meritarmi tale punizione; invecchiando perse
molto del carattere severo, e diventò più docile, avevo 10 anni
quando comprò la prima televisione in bianco e nero di
2A mano; e portò a casa anche un cagnolino; le regole di casa
erano tassative, se volevi qualcosa dovevi lavorare, guadagnare,
comprartelo e pagartelo; così fu quando io compii 18 anni e gli
chiesi i soldi per prendere la patente, mi disse: vai a lavorare,
ti paghi gli studi, e te la prendi; ed anche quando ebbi preso la
patente per l'auto fu lo stesso; negli anni sucessivi si
ammalò di cuore e si fece operare, andavo sempre io a portarlo
alle visite mediche; ,Era molto saggio, sapeva leggere nel tempo
gli avvenimenti del futuro.
LA MIA PASSIONE PER L'AZIENDA
Papà era all'antica, come progresso aziendale, e tecnologia
di lavoro, gli piaceva lavorare a mano, l'azienda era la mia
grande passione, li ci ero cresciuto ci avevo lavorato avevo
imparato trucchi e misteri, facevo i turni in fabbrica e fuori
orario lavoravo in nero quà e là dai pastori, negli allevamenti
agricoli a ciclo chiuso, come idraulico, giardiniere,
elettricista, muratore, nelle aziende di frutteti,
ortaggi, e poi a casa, di notte a irrigare i prati; fui io
che considerando le regole tassative di casa nostra, andai a
lavorare in fabbrica, e con il mio stipendio mi comprai
l'atrezzatura necessaria per lavorare l'azienda e la manutenzione
degli atrezzi stessi in avaria, ero atrezzato in tutto sia per
l'uso aziendale che per l'uso casalingo, formai due aziende nella
principale abitavano i miei genitori che accudivano la mandria,
ed in quella secondaria ci abitavo io dove avevo allestito alcuni
magazzini per ritirare gli atrezzi. Purtroppo avevo il vizzio di
essere troppo bonaccione, e quando qualcuno aveva bisogno di
qualche cosa, ero sempre pronto ad aiutare sia come manodopera,
sia come atrezzatura, imprestandola, tanto era ritirata nei
magazzini ed a volte stava lì molto tempo senza usarla, perchè
non imprestarla, ; ma purtroppo la gente si ricorda solo quando
HA BISOGNO, e poi si dimentica, non restituisce più la roba, te
la rompe e non te la fa più aggiustare, imparai a mie spese a non
fidarmi di nessuno, a comprarmi tutto per le mie necessità, ed
avere cura della mia PRAIVASI aziendale.
I MIEI PUNTI DI FORZA
I miei punti di forza sono: 1= i miei
progetti, cioè quando guardo ciò che voglio fare in futuro mi
faccio forza e metto volontà e grinta per realizzarlo, e mi dico
fatti coraggio perchè ciò che hai ottenuto fino ad ora non è nulla
in confronto a quanto puoi ancora ottenere e quanto c'è nel mondo;
2= i miei traguardi, ciò che ho
ottenuto con le mie sole forze è stato tanto, ma voglio ottenere di
più, ho acquisito esperienza e voglio metterla in pratica; perchè
non voglio darla vinta, a chi potrebbe ridere di me se lasciassi
perdere tutto, non voglio rassegnarmi, voglio raggiungere il
massimo dei traguardi che mi sono possibili. 3= Partire per un
viaggio, guardare i cambiamenti, il progresso, le novità,
SONNOLENZA DA STANCHEZZA
Avevo circa 10 anni quando andavo a lavorare nelle aziende agricole
come prestazione di manodopera in cambio della loro atrezzatura per
coltivare le nostre terre, perchè noi non avevamo ancora atrezzati
a sufficenza, di notte si andava a irrigare i prati, di mattino
alle:05,00 circa si scaricava il fieno perchè d'estate a quell'ora
si resiste ancora al calore. Se il turno che dovevo effettuare in
fabbrica era diurno, e di notte non avevo l'acqua nei prati allora
andavo a mungere le mucche nelle grandi cooperative dove si
facevano i tre turni di mungitura e quindi anche all'una. Quando
ero stanco dopo essere stato tutto il giorno in montagna con le
mucche, la notte faticavo a scendere con l'auto fino alla pianura
con il caldo che faceva, sovente mi addormentavo in fabbrica quando
riprendevo servizio il primo turno del mattino dopo il viaggio di
notte. L'anno che papà si fece operare al cuore, le notti le
passavo vicino a lui, e poi al mattino alle:06,00 dovevo essere in
fabbrica.
QUANDO i SEGNI ed il DESTINO ti VOGLIONO AIUTARE
-1). Mi è di già capitato
svariate volte di notare qual'cosa con particolare interesse, ed
allo stesso tempo i miei pensieri erano particolarmente
interessati a ciò che guardavo, ma io non ci ho mai fatto caso in
fatto di interesse pratico ed utilità, ma poi in seguito mi sono
accorto che ciò per cui ero interessato, mi era utile o doveva
essere fatto. -2). Quando i segni ti
sono consiglieri e ti vengono trasmessi attraverso i sogni, il
problema e capire il sogno e prevedere il destino, se magari
è anche brutto, allora bisogna evitare un'azione.
PICCOLE RIDICOLE ACROBAZIE da MISERO CLAUN
Cosestranefatte per necessità:
-1). In campagna un giorno forai la
ruota anteriore del trattore, era giorno di festa i gommisti erano
chiusi, noi a quei tempi avevamo un solo trattore, la mandria
doveva essere accudita, a chiedere aiuto ai vicini si perdeva solo
tempo perchè prima avrebbero fatto il loro lavoro poi con comodo
sarebbero venuti da noi; io per non rovinare il copertone la camera
d'aria ed il cerchione, tolsi tutta la ruota, misi uno spessore di
legno tra l'avantreno ed il telaio del trattore dalla parte della
ruota funzionante in modo da farla restare bassa così la parte
opposta dove non c'era la ruota era obbligata a viaggiare alta;
una ruota bastava per sterzare non era molto facile da
manovrare a causa del peso del trattore e attaccando aventuali
atrezzi dietro tendeva a sbandare, ma con un po' di prudenza
si poteva usare. 3). Ero solo nei
lavori in agricoltura ed a volte avevo bisogno di due trattori,
allora tramite la barra di sollevamento del trattore che guidavo
agganciavo l'avantreno del 2° trattore e sollevandolo me lo
trainavo senza bisogno di guidarlo. 4).
Quando con un solo trattore avevo bisogno di fare più lavori con
atrezzi diversi, allora attaccavo l'atrezzo a timone davanti al
trattore, e l'altro atrezzo a sollevamento nella parte posteriore,
così per i lunghi tragitti andavo in retromarcia e l'atrezzo a
timone mi seguiva.
QUANDO BISOGNAVA ARRANGIARSI
-2). Quando si usava il vecchio
trattore con la puleggia laterale per il funzionamento delle
Trebbiatrici a volte non si riusciva a farlo partire, in quel
momento non cè nerano altri, allora facevo diversi giri di corda
attorno alla puleggia poi attaccavo la corda al gancio traino
dell'auto così facevo l'avviamento del trattore; in seguito mi
organizzai meglio, mi feci i cavi per collegare i poli della
batteria, così collegavo la batteria dell'auto alla batteria
del trattore e lo facevo partire, ma dovevo fare attenzione a
non lasciarlo spegnere nel prato lontano da casa, altrimenti dovevo
venire a casa a piedi, e perdevo tempo per il lavoro.
7). Ai tempi in cui facevamo ancora il
fieno a ballettoni piccoli, sul fienile ero solo a farmi arrivare
il fieno a destinazione, allora costruivo una piramide di fieno
dove l'elevatore buttava giù, e quindi i balloni erano costretti a
rotolare giù da soli verso di me che li mettevo in ordine per
l'inverno; invece quando ero da solo sul carro per scaricare
riempivo l'evatore a balloni sovrapposti ed attaccati gli uni agli
altri, poi mi portavo l'interruttore di metà filo elettrico sul
fienile così quando ne avevo bisogno accendevo il motorino e
le catene mi trasportavano solo quel minimo di fieno indispensabile
a proseguire i lavori senza intasarmi lo spazio; ovviamente per
poter caricare così abbondantemente l'elevatore bisognava mettergli
degli abbomndanti contrappesi ai piedi per evitare che quando il
carico di balloni era su in punta non si abbazzasse la punta e si
alzassero i piedi da basso dal terreno.
IRREGOLARITA' EFFETTUATE SU STRADA PER AVARIA
-8). Una sera ero andato a trovare
degli amici fuori paese, anzi addirittura attraversai diversi paesi
per recarmi da loro, nel parcheggiare la macchina da loro ruppi la
serratura della portiera, nel ritornare a casa dovetti viaggiare
con la portiera semi aperta e tenerla costantemente con la mano
sinistra perchè con la destra dovevo guidare e cambiare le marce.
9). Una notte forai la ruota
venendo giù dai monti, l'auto aveva l'impianto g.p.l. e a causa del
carico colmo per il viaggio non avevo la ruota di scorta, per poter
viaggiare ugualmente spostai tutto il peso sul lato opposto di dove
l'auto aveva la ruota bucata, ma purtroppo non servì a nulla perche
quando arrivai giù il copertone era tutto rotto stracciato
consumato fumante puzzolente di gomma bruciata. 10). Ero giovane quando andavo a lavorare con i
pastori, l'ultimo con cui lavorai prima di impiegarmi regolarmente,
quando seppe che lo lasciavo per un impiego regolare, non volle più
pagarmi l'ultimo stipendio, viaggiai diversi giorni con un piccolo
motorino per recarmi da lui a fargli saldare il conto, ma lui se ne
fregava sempre, una sera partì, credevo fosse uno dei soliti
trucchi per non pagare, ma poi ritornò con una lettera
dell'avvocato, in cui c'era dichiarato che quanto lui mi dava in
quel momento era il pagamento a saldo, io ovviamente dovevo
firmare, lui a voce mi disse ancora: "se vuoi che restiamo amici,
accontentati di questo, e potrai sempre ritornare a trovarmi". io
accettai e firmai, persi circa £.:800.000 nel:1988.
QUANDO TI RUBANO I TUOI PROGETTI
-33). Quando hai avuto buone idee nella vita, ma sei stato
ostacolato, ed il peggio e che gli altri usando le tue idee e la
tua roba fanno fortuna. - Quando in base alle tue idee hai fatto
dei progetti, hai fatto degli acquisti, ma non puoi
metterli in uso a casa tua perchè nell'assemblea famigliare la
proposta non passa ai voti, allora vedi le tue ambizioni i
tuoi progetti frantumarsi, e ti crolla il mondo addosso, e quando
fai notare nelle riunioni famigliari che i tuoi progetti vengono
usati da altri e con ottimi risultati nessuno vuole ammettere di
averti ostacolato, anzi tutti dicono d'aver fatto tutto il
possibile per il progresso dell'azienda.