Spreco e Inquinamento vanno ha braccetto.
Oggi nel ventunesimo secolo si parla ancora dello spreco. Argomento divenuto di moda negli ultimi tempi è: “lo spreco del cibo”. Dopo che abbiamo detto che la cucina è arte ma non solo delle persone che stanno bene economicamente, dev’essere anche per i poveri soprattutto quelli del terzo mondo, quelli che non mangiano tutti i giorni. Ogni anno circa 1/3 di tutto il cibo prodotto al mondo per il consumo umano (=1,3 miliardi di tonnellate) viene perso o sprecato.
Sappiamo quante persone al mondo muoiono di fame nel complesso due miliardi e 370 milioni quasi il 30 % della popolazione mondiale, non riesce ad avere un acceso adeguato al cibo in modo continuativo per tutto l’anno. Allora noi dobbiamo sprecare di meno il cibo soprattutto nel comprarlo. Guardare sempre la scadenza e comprare verdura e frutta di stagione per evitare che vada amale. Riempiere il carrello della spesa sapendo che non useremmo mai tutto quel cibo.
È importante fare la spesa solo su quello che ci serve, e possiamo fare una buona azione dando un po’ della nostra spesa alle associazioni benefiche, per esempio quelli che danno il pacco alimentare a chi ne ha bisogno, oppure usando gli avanzi del giorno prima facendo delle ricette ancora più buone.
Ecco perché dico sempre di evitare lo spreco del cibo, perché così si fanno due cose buone, risparmiando e aiutando gli altri. Lo spreco non riguarda soltanto il cibo, vorrei citarvi altri sprechi più importanti del cibo di casa.
Si calcola che interi paesi in Italia circa 6000 sono abbandonati, lo stesso si dice per le fabbriche, auto abbandonate ecc., questo oltre che essere uno spreco, inquina e porta tante malattie.
Oltretutto, ci tengo tantissimo a parlare dello spreco e l’abbandono di molte persone intelligenti, che potrebbero dare tanto alla società ma non vengono ascoltate perché essendo di un altro popolo o di un altro ceto sociale.
Dello spreco ne parla anche la Bibbia: “Il concetto di spreco non è un argomento che balza sempre immediatamente all’occhio. Non viene presentato neppure come tema dalla connotazione unicamente negativa. Questo a indicare che vi è spreco: un’analisi reale della Parola di Dio offre delle coordinate precise per capire quale sia il vero spreco. Affrontando in forma indiretta o diretta, l’argomento ricorre già nell’Antico Testamento, ma è stato soprattutto Gesù, nel Nuovo Testamento, a dare rilievo a questo argomento. L'opposto dello spreco non è - in termini simbolici - l'avarizia o la conservazione, ma la generosità. Chi è capace di digiunare da tutto ciò che è eccessivo o superfluo si rende capace di "dare": donare tempo a Dio, agli amici, alla famiglia, a chi è nel bisogno; donare uno sguardo di meraviglia e di rispetto al creato e a ciò che esso offre; donare parole di consolazione a chi soffre, e parole di gioia a chi è nella felicità; donare gesti di misericordia, perché Dio per primo è stato misericordioso con l'uomo, non badando a spese con lui, non disdegnando di "compromettersi" con lui... non rifiutando neppure di "sprecare" Se stesso sul legno della Croce.
Per citare alcuni esempi: non sprecare le parole – non sprecare la grazia di Dio – Non sprecare il cibo – non sprecare i beni – e non sprecare l’amore, ecc.” Il concetto di spreco è, non aiutare gli altri e se stessi quando potremmo farlo.