- Ce la stai mettendo tutta, vero?
- Sì
- Ma hai la sensazione che non sia abbastanza. Che non basti mai.
- Proprio così.
- Sai cosa si fa in questi casi?
- Si rinuncia?
- No. Si inizia a vivere con il cuore a fior di pelle.
- Ma non erano i nervi quelli?
- Quelli sono i più famosi, e sai perché?
- No, non lo so.
- Perché è facile perdere la calma, prendersela con gli altri, rinunciare e buttare via tutto. Ridimensionare aspettative, sogni e speranze. Pensare di non essere più capaci di amare, di essere felici, di costruire qualcosa di forte. Questo lo può fare chiunque. Ma metterci il cuore, quello spetta solo a chi ha tanto coraggio e un infinito bisogno di vivere.
- La fai semplice.
- Non lo è affatto. Bisogna imparare a convivere con le sconfitte e i dispiaceri. Bisogna dare un volto al dolore e una forma ed un nome, ad ogni cosa che non ci rende sereni. Bisogna ammettere che certe ferite non guariranno mai e imparare una volta per tutte che è nei giorni difficili che si costruisce la felicità.𝗖𝗵𝗲 𝘂𝗻’𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝘀𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘃𝗮𝗹𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀, 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲.. Che avere la fortuna di dormire abbracciato a un corpo che ti sa ascoltare, è un puro e semplice miracolo. Che a volte allontanarsi è un modo così intimo per restare vicini. Che i rimpianti sono più spietati della morte, come ogni sogno per cui non si è lottato. Niente di tutto questo è semplice, ma quando inizi a percepirne la forza, quando capisci che la strada è lunga e difficile e tutta in salita, ma è la strada giusta, allora è impossibile tornare alla vita come la conoscevi prima.
- Mi sono venuti i brividi.
- Questo significa vivere con il cuore, a fior di pelle.
(Andrew Faber)