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virginiawoolf15

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Mi descrivo

Se fossi obbligata a descrivermi potrei riassumere con una sola parola : donna. Il che lascia ampi margini per l'immaginazione,le speculazioni,le battute simpatiche o antipatiche.Vedremo...

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. lavorare
  2. leggere
  3. scherzare

Tre cose che odio

  1. nessuna
  2. nessuna
  3. nessuna

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Spiagge incontaminate

Passioni

  • Cinema
  • Viaggi

Musica

  • Disco
  • Lirica

Cucina

  • Piatti italiani

Libri

  • Biografie
  • Classici

Sport

  • Pallavolo
  • Tennis

Film

  • Commedia
  • Storico

Libro preferito

La Bibbia..e qui immagina le facce della gente :-)

Meta dei sogni

Atolli del Pacifico

Film preferito

Il miglio verde/Il mandolino del capitano Corelli/Mona Lisa smile/Il grande cuore di Clara/Il colore viola/L\'impero del sole

Tristezza della luna di Charles Baudelaire

Questa sera la luna sogna più languidamente;

come una bella donna, che su tanti cuscini,
con mano distratta e leggera carezza
prima d'addormentarsi il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe
morente, si abbandona a lunghi smarrimenti,
girando gli occhi sulle visioni bianche
che salgono nell'azzurro come fiori in boccio.
Quando, nel suo languore ozioso,
ella lascia cadere su questa terra una lagrima furtiva,
un pio poeta, odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale,
e la nasconde nel suo cuore agli sguardi del sole.

Barcarola
Se solamente mi toccassi il cuore, se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
se mettessi la tua lingua come una freccia rossa lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo, suonerebbe con rumore scuro, con suono di ruote di treno assonnate
,
come acque vacillanti, come l'autunno in foglie, come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge o sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma, in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare, piangendo.
Pablo Neruda

Per un tempo che non e' piu'

Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate
e segnate - segnate e misurate
senza stancarvi.
Sfilate spilli di tra le labbra, come una sarta:
me li appuntate sull'anima
e dite: "Qui faremo un bell'orlo.
Dopo starai tanto meglio."
Io non voglio che mi tagliate un pezzo d'anima!
Se ne ho troppa per entrare nel vostro mondo,
ebbene, non voglio entrarci.
Sono un poeta: una farfalla, un essere
delicato, con le ali.
Se le strappate, mi torcerò sulla terra,
ma non per questo potrò diventare
una lieta e disciplinata formica.

M'ha fatta l'amore

M'ha fatta l'amore
Nuda son nata
Come son nata vivo
Piccola son nata
E troppo in
fretta cresciuta
Ma non son mai cambiata
E nuda vivo
La maggior parte del tempo
Quel tempo dove vivo nuda
Quel tempo è denaro
M'ha fatta l'amore
L'amore che mi ha fatto festa
L'amore che mi ha fatto fata
Dov'è mai andato a cacciarsi
L'innamorato che avevo
Che mi faceva piacere
Che mi faceva sognare
Che mi faceva ballare
Ballare al ritmo della sua bacchetta
Era il mio direttore d'orchestra
Io il suo corpo di ballo

M'ha fatta l'amore
L'amore che mi ha fatto festa
L'amore che mi ha fatto fata
E io vi trasformo in tante bestie
Ogni volta che mi pare
Il vostro amore mi fa ridere
Il vostro amore non è amore
Vi comando a bacchetta
Fuori la grana
M'ha fatto l'amore
L'amore che mi ha sfatta
E in asso m'ha piantata
L'innamorato che avevo
Dov'è finito mai
Dov'è finito mai
Dov'è finito mai
Jacques Prévert
 

Dopo il bacio - dall'ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d'estate
all'alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.

L'allodola di Antonia Pozzi

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