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zairaetato

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Mi descrivo

Io non so cosa sia l’Amore… o non mi è dato saperlo… ma se il brivido che provo quando ti vedo… il nodo alla gola quando ti parlo… la timidezza di un/a bambino/a quando ti sto accanto, sono amore… beh… allora Io T’Amo…

Su di me

Situazione sentimentale

fidanzato/a

Lingue conosciute

Spagnolo, Inglese, Francese

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. sentire il tuo respiro sul mio petto...
  2. inebriarmi del tuo odore...
  3. i tuoi baci... le tue carezze... le tue coccole..

Tre cose che odio

  1. Le tue false verità...
  2. La tua assenza...
  3. Le/i ragazze/i che ti ronzano attorno...

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Spiagge incontaminate

Passioni

  • Ballo
  • Musica

Musica

  • Latino-americana

Cucina

  • Piatti italiani

Libri

  • Biografie
  • Narrativa

Sport

  • Pallavolo
  • Beach volley
  • Running

Film

  • Thriller
  • Drammatico

Libro preferito

va dove ti porta il cuore

Meta dei sogni

Inghilterra, Spagna e Portogallo

Film preferito

ghost

Infinito... la nostra storia in una canzone!!!

l'unico... il vero poeta... Dante

I'cominciai: "Poeta, volentieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggieri".
Ed elli a me:
"Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li prega
per quello amor che i mena, ed ei verranno".
Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce:
"O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!".
Quali colombe dal disio chiamate,
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov'è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettuoso grido.
"O animal grazioso e benigno
che visitando vaiper l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,
se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro mal perverso.
Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a vui,
mentre che 'l vento, come fa, ci tace.
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta;
e'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'al nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense".

Poi mi rivolsi a loro e parla'io,
e cominciai: "Francesca, i tuoi martiri
a lacrimar mi fanno tristo e pio.
Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi desiri?".

E quella a me:
"Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa'l tuo dottore.
Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lanciallotto come amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante".
Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangea sì, che di pietade
io venni men così com'io morisse;
e caddi come corpo morto cade.

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