Al funerale fui lieto di vedere che veniva sepolto nel suo giardino. Avrei voluto parlare, ma prima di me l'avevano fatto Tom Cruise, Nicole Kidman e Steven Spielberg e c'era un programma da seguire. Fui sorpreso nel sentire quanto poco lo conoscessero, almeno secondo me, a giudicare dalle cose che dicevano. La persona con la quale avevo trascorso diciotto mesi della mia vita era completamente diversa da quella descritta al funerale. Due sole eccezioni, Jan Harlan e sua figlia Vivian. Quest'ultima aveva letto dei brani dal diario di suo padre e in particolare aveva voluto soffermarsi su un punto: lui aveva cercato un limite all'amore per i suoi cari, ma ogni volta che gli era sembrato di aver raggiunto quel limite si era accorto che c'era ancora qualcosa da dare.
Matthew Modine, a proposito di Stanley Kubrick
