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CrossPurposes

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CrossPurposes 29 ottobre

 


͜͜͜͝͝͝͠
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Iᒪ ᗷᗩᑎᑕO ᔕTᗩ

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Mi descrivo

Custode delle Stelle d'Acqua, Faro Guardiano della Costellazione delle Geminidi

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

Essere un uomo d'altri tempi

I miei difetti

Non essere un uomo per tutte le stagioni

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Il Faro nella Tempesta
  2. Mandare in frantumi l'Universo
  3. La Resistenza Creativa e Indomita

Tre cose che odio

  1. *
  2. **
  3. ***

L'Acqua e la Carta [Blog]

 


L'Acqua e la Carta

La Carne e lo Spirito

 

Kin Fables (Trilogy)

 


I

Traccio un sentiero
in fondo al mare
da cui poter ammirare
le onde veleggiare 
nel cielo amniotico
aggrovigliato in musiche

 


II

Vorrei volare
nei tuoi occhi
per cogliere
le profondità
abissali
di certi sguardi

 


III

Con il cuore in orbita
conteso tra stelle e felci
ricomponi i pezzi mancanti

 

 

Tornado Of Souls

 

 

Ci sono dei momenti in cui realizzi di essere davvero andato oltre ed essere approdato in limbo da cui appare impossibile fare ritorno, nonostante gli sforzi, i buoni propositi, l'intensità che metti in quello che scrivi, fai, manifesti.

 

Un libro già scritto e già letto che non contiene più quei motivi di interesse che aveva all'inizio. Bello si, ma appartiene ad un tempo passato, vedi la costa che spunta dalla libreria, sai che è lì fino a quando non ti viene la nostalgia di prenderlo in mano per rivivere alcune emozioni appartenenti ad un tempo vissuto, ormai passato.

 

Se gli avatar celano uno spirito che respira al di là, talvolta persino al di sopra, delle persone che lo indossano, il mio è desolato come quello di un faro affacciato sul mare che ho a lungo indossato con passione, persino orgoglio. L'ultimo punto conosciuto, baluardo di una resistenza estrema che non si piega nemmeno di fronte all'incalzare degli eventi avversi, un avatar di lotta, punto di riferimento per molti nella tempesta.

 

Quando ti ci trovi tu nella tempesta dell'incomprensibile insondabile devi pesare i gesti e le parole anche quando vorresti alzare la marea e affondare la malcelata insensibilità di certi gesti che il mare virtuale ti presenta sugli scogli.

 

In tempi passati ho affondato navi e sfasciato relitti per questo genere di cose. E mi rendo conto, nonostante il dispiacere e il dolore dei momenti successivi all'azione, che certe azioni non erano cosi vane e insensate.

 

Cross ha tanti difetti ma è trasparente nelle sue emozioni siano esse positive o negative. Come l'acqua che lo circonda, in quello che scrive ci leggi l'amore che prova e mai nasconde e la passione che mette.

 

I suoi silenzi fanno fragore perché la sua anima è piena di cicatrici e ferite. Contengono la furia e la rabbia di quello che prova se dovesse parlare. Ed è un bene che resti senza voce.

 

Celestial Tear

 

 

Le ragioni nascono e muoiono in noi. Non è grazie a loro che ho abbracciato l’immenso. Spesso contravvenute e avversate per cogliere un senso più profondo di cui scorgevo appena a distanza un barlume capace di non lasciarmi indifferente. Nella tempesta che ci sovrasta una bussola sotterranea indica la rotta. Sai dove conduce la mia.

The Call Of Ktulu (Reverse)

 


Ðue Ði Ðue

 

Sussurrò la piazza: "SAVE THE DATE".

 

Tutto è nato in questi spazi di codici binari in righe colme di ondate piene di sbalzi a corrente continua e alternata con il pantografo sempre in presa.

 

La METALLICA DELLE EMOZIONI sormonta argini ignora confini alla ricerca COSTANTE di nuovi orizzonti da esplorare INSIEME.

 

Ieri, Oggi e Sempre T’IONIO, T’FRA. 

 

Europa

 


Il tuo sax mi ha spogliato
baciando
ogni centimetro della mia pelle.

Ha sussurrato all'orecchio
il dolce calore dell'anima
che mi ha fatto innamorare.


Di Te.

Mi sono lasciato
avvolgere,
condurre,
infine
mi sono lasciato
andare.

Il cielo è ancora lì che geme
l'orgasmo violento delle stelle
che ho esploso dentro di Te.

 

Hell On Earth

 

𝓒𝓸𝓷𝓯𝓮𝓼𝓼𝓲𝓸𝓷𝓐𝓵𝓮

 

Tutto è nato su carta
e ogni cosa vi tornerà.

Non importa quando accadrà.

E' scritto nella storia dell'uomo
di credere solo
a ciò che tocca con mano.

Un giorno torneremo polvere
e quello che siamo stati
che abbiamo detto e fatto
verrà completamente dimenticato
nel giro di una generazione,
al massimo due.

Resterà quello
che abbiamo scritto
a parlare di noi
e per noi.

Ricordo quel giorno
spogliarmi di convinzioni
verso un viaggio senza ritorno.
Il patto era chiaro
e non poteva in alcun modo
essere infranto.

Avrei avuto tutto,
le emozioni e le tormente,
avrei attraversato indenne
deserti e bufere,
raggiunto Atlantide,
il Faro d'Alessandria
e la Torre di Babele.

In qualsiasi momento
potevo fermarmi
a respirare,
osservare,
amare, ridere o piangere.
Pregare.

Mai voltarsi indietro
avere rimpianti
desiderare tornare sui propri passi.

Avrei perso tutto
smarrendo me stesso.

Molte volte ho tentennato
per il timore di non farcela,
alcune volte mi sono fermato,
altre ho aspettato
il vento giusto
capace di portarmi lontano, al largo.

𝐻𝑜 𝒶𝓃𝑒𝓁𝒶𝓉𝑜 𝓁𝒶 𝒟𝑒𝓇𝒾𝓋𝒶 𝒹𝑒𝒾 𝒮𝑒𝓃𝓈𝒾

𝑒 𝓁'𝒜𝓃𝒶𝓇𝒸𝒽𝒾𝒶 𝒹𝑒𝓁 𝒮𝑜𝑔𝓃𝑜.


Usando sempre
parole mie
mai delegato ad altri
l'espressione del mio pensiero,
men che meno di un sentimento.
Parole che hanno
il mio tocco
il mio respiro
guardano con i miei occhi,
coltivano i miei sogni.
Parole che ci mettono la faccia
camminando a testa alta.

𝒮𝒸𝓇𝒾𝓋𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝑜𝓃𝑜

𝓅𝑒𝓇𝒸𝒽é 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝒸𝓇𝒾𝓋𝑜.

La parte più intima
la imprimo su carta
sapendo
che nessuno la leggerà
mai.

E' un inchiostro invisibile
partorito dagli Abissi del Tempo
da leggere in controluce.
Lunare.

Eppure nonostante tutto
mi troverai li ad attenderti
alla fine del cammino.
Intanto cammino.
Solo, controvento.
Non odo la voce di fuori
ascolto il fragore assordante
dei pensieri interiori.

𝒮𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝓉𝑜𝓇𝒾𝑒 𝓃𝑒𝓁𝓁𝑒 𝑔𝑒𝑜𝑔𝓇𝒶𝒻𝒾𝑒.


Rotte di cui nessuno
troverà le mappe
se non lasciamo nulla
impresso su carta.

Quella che odora e fruscia,
che a volte taglia.
Quella che pesa,
pesa persino scriverci sopra.
Per questo quasi nessuno
ci passeggia più dentro,
preferendo navigare
dentro schermi luminosi
in cui spegnersi
a poco a poco.

Quella carta che ama la parola
la culla e la consola
la protegge e la ristora.
La adora.
La conserva e la tramanda.
Non la baratta.

Tu dici che sono
solo i gesti e le azioni
a parlare e a contare.

In verità ti dico
che la tua
è una prospettiva
ingannevole,
limitata perché umana.
In quanto tale
morirà con te.
E non resterà niente.

Si è fatto tardi.
E' ora di andare.

The Obsidian Clouds

 

Argentario

La poesia di un nome
nella magia di molteplici scorci.
Lame di luce che bucano nuvole
e trafiggono il mare.

Mare chiuso e aperto.
Laguna, tombolo, promontorio.
Caletta, fortezza.
Monte.
Mulino.
Porto. Isola.
Giglio.
Sentieri. Pensieri.
Pietra.

Parole farfugliate
al vento
nutrimento
Ðei gabbiani
In volo.

 

Al Di Fuori Dell'Amore

 


Dimmi come è stato
non aver vissuto

 

Quanti di noi fanno la vita che hanno scelto? Quanti di noi si affidano al destino? Quanti di noi si accorgono che passa il tempo? 

 

Tutto scorre, nulla resta, ogni relazione si trasforma. Tutto sta nel captare il moto costituendosi particelle attive di quel flusso onirico.  

 

In questo tempo non è facile orientarsi nella cartina che teniamo tra le mani non ci sono i punti cardinali. 

 

Essere grati a chi ha avuto la forza, l'ostinazione, il coraggio di restarci accanto nonostante tutto. Mentre giocavamo distratti affaccendati in altro.

 

Arroccati nelle nostre postazioni dietro lo schermo come fosse un gioco come i cecchini noi facciamo fuoco e confondiamo il vero con il fumo l'apocalisse con il falso piano la gloria misera della ribalta di una parola che non lascia impronta ed è come camminare al buio con un bicchiere pieno fino all'orlo.

 

Non si può tornare indietro e in fondo non è neanche giusto. Tenere vivo il sogno con chi sa alimentarlo tracciando nuove rotte verso orizzonti inesplorati. Affidarsi alla sua mano e seguirlo. Condividerlo. Intensamente e intimamente. Come se mai fosse stato.

 

L'unica cosa che non mi riesco a perdonare è ogni momento che ho vissuto al di fuori dell'amore.

 

Non sfamano i ricordi, ci nutre l'ardore incosciente di ripercorrere sotto nuove vesti i piaceri degli antichi fasti. Indimenticati, indimenticabili.

 

Moonloop (Unedited Improvisation)

 

 

Se c’è una cosa che adoro del nuovo corso è che ogni isola dell’arcipelago sta acquisendo l’arcano primitivo a lungo sognato. Si dice che ogni cosa maturi a tempo debito a patto di non smarrire il senso originario del proprio cammino. Non possono esserci scorciatoie per chi respira l’immenso, le deviazioni le affronti strada facendo avendo ben chiaro l’orizzonte nel mirino.

 

Sono rimasto a lungo in silenzio, defilato, in attesa del momento propizio. Senza mai distogliermi dall’obiettivo preposto. Scartando se necessario. Ho allontanato chi non voleva comprendere la natura di un viaggio articolato lasciandolo al proprio destino, ho rincorso strenuamente chi volevo al mio fianco in questo percorso non mollandolo di un centimetro senza mai tradirlo o fargli mancare il mio appoggio anche quando non figuravo al suo fianco.

 

Schivando la sociologia spicciola del multiprofilo quale occasione di dolo di chi nega l’esistenza di molteplici dimensioni da popolare. Oggi  i blog tornano a splendere della loro prepotente originale ispirazione. Ai zelanti cercatori di anime che banalizzano la magia, la potenza, l’intensità di certi incastri mentali  lascio una consapevolezza fatta di sfasciume superficiale. Ai barzellettieri la loro corte. Non può esserci concorrenza tra chi striscia in privato e chi galoppa al vento alla luce del sole con il rimbombo degli zoccoli a popolare i propri blog e bacheche. A chi si avvicina furtivo credendosi  sveglio, muovendosi velenoso come un crotalo schiaccio la testa e mi godo la rocambolesca fuga schiumante come una biscia.

Nessuna indulgenza verso chi rinnega l’esperienza.

Quando avrete intimamente compreso come far funzionare degnamente una community sarà sempre troppo tardi.

 



Lo sai che il sogno
è realtà
un mondo inviolato
ci aspetta da sempre

 

Chi ha perso la speranza, chi ci crede ancora. Un suono discende da molto lontano, assenza di tempo e di spazioNulla si crea, tutto si trasforma. Un'onda musicAle spazza via l'amarezza con la delicatezza di una piuma. Nel tirarmi fuori oltre riconosco la saggezza dell’Aurora che tinge di ebrezza ogni esperienza. Finché non saremo liberi, torneremo ancora.

Tempest

 

L'Onda Esatta

Incontro alla tempesta si va
con il cuore saldo
e gli occhi saturi di meraviglia
cavalcando la passione
che incauta schiuma

 

Lizard

 

 

In fondo è un grande mare emozionale. Reale, virtuale, ideale, le diverse accordature di una musica che spinge a proiettarsi nell'altrove. Tendiamo a cristallizzare nell'altro sentimenti come amicizia e amore elevandoli a totem immutabili come sculture. Quando dovremmo aprire varchi in cui fluire liberamente nella condivisione in un escursus rigenerazionale.

 

Qualcuno vorrebbe trasformare questo mare in un marasma. 

 

Ai ripetitori di mantra che portano con se tutti i vizi del reale non resta che rovesciare il paradigma.

 

Destiny

 

Disincanto

 

E’ esistito un tempo in cui eravamo vergini di interazioni e fecondi di intuizioni, volavamo alti e navigavamo liberi, le parole celavano il vento dentro, persino lo smarrimento covava il fermento. Nel senso arcano della rivelazione costruivamo un mondo nuovo, inedito.

 

Ci siamo destati, si è insinuato il sospetto, si è spezzato l’incanto.

 

Abbiamo smesso di crederci.

 

Troppo presto.

Peccato.

Chissà dove saremmo adesso.

Shine On You Crazy Diamond

 

Schegge Di Sogno Dal Mare

 

Una notte di alcuni anni fa feci un sogno strano. Era una scogliera a picco sul mare, imboccai un sentiero e scesi delle scalette, scoprii una banchina incastonata tra le rocce, baciata dalle acque.


Incurante del rischio mortale mi distesi, il respirò rallentò fino a che non mi addormentai.

 

Ero deciso a lasciarmi andare.

 

Un’onda mi prese, come una grande mano mi sollevò posandomi in acqua, quasi a volermi preservare da qualcosa. Seguì una discesa interminabile verso il fondo, quasi fossi all’interno di un ascensore di cristallo a funzionamento idraulico, fino a quando non mi trovai adagiato a terra, che ancora respiravo.

 

Non ricordo altro, eppure questo frammento è rimasto conficcato dentro. Una scheggia di mare dal finale aperto.

 

Osservo, resisto, qualche volta mi abbandono quando ho bisogno di riposare e raccogliere le idee. La meraviglia non si rincorre, decide lei come e quando posarsi negli occhi e nel cuore delle persone. Talvolta ti afferra con grazia e arriva a pervaderti con amorevole cura e tu, estasiato, trabocchi di gratitudine.

 

Comfortably Numb

 

MusicAlias

Alle volte cerco nella musica quelle risposte che le parole non sanno darmi. Nella musica sembra tutto chiaro, limpido, armonico, le ragioni e le emozioni, nelle parole spesso si cela, si camuffano intenzioni, si mascherano comportamenti e relazioni. Forse sono io a farmi troppe domande, ma non posso esimermi dal pormele quando qualcosa mi suona male. Qui dentro sembra un’infinita partita a scacchi dove tra mosse, contromosse, tattiche e strategie, spesso ci si annulla e si conclude con fasi di stallo e un nulla di fatto. E pensare che da ragazzo iniziai a scrivere proprio per dare un volto e un ordine alle cose, all’interiorità delle persone, a partire da me. Ricordo bellissime pagine di blog con anime messe a nudo, dove sono finite quelle persone, quel modo di essere e di scrivere. Mi sembra di essere una ginestra che predica nel deserto, due secoli e mezzo dopo Leopardi. E mi sembra di essere solo anche quando ho delle persone intorno. Anche le semplici istanze, un come stai vengono criptate e aggirate inventando giri e accampando scuse per evitare di affrontare la realtà.

 

Guai se dalla penna esce fuori un rivolo di malinconia, per carità, non sia mai. Si sta qui per divertirsi. Come direbbe Guccini, “mi piace bere vino, far casino, puoi suonato o fesso..“.  Mai mostrarsi incerti, è sinonimo di debolezza. Bisogna armare lo scudo e sguainare la spada. Iniziai a scrivere proprio per deporre le logiche di comodo della vita reale che mi circondava, così pregne di ipocrisia che mi avvelenava. Quando posto qui spesso mi sento solo come quando apro un foglio su word. Nella musica è tutto cristallino, la gioia e la malinconia, l’adrenalina, l’eccitazione, il dolore. Quando ascoltiamo la musica prendiamo queste emozioni per come vengono e le accettiamo per come sono. Ecco perché mi metto sempre un paio di cuffie quando scrivo, e spesso la posto. Queste parole sono uscite di getto come note, senza filtri, suonano per quello che sono e che vogliono dire. Stiamo popolando un mondo morto, un inferno lastricato di buone intenzioni fallaci. Perdiamo un sacco di tempo ad avvelenarci il cuore.

 

Così mi costituisco oceano e dalle acque affiora un arcipelago, nelle narrazioni l’autentico assume una voce, un volto, un respiro. Negli incastri magici l’anima al vento soffia via l’inganno. Sotto una coperta di stelle va in scena quello che siamo. L’origine del tutto, l’aldilà del senso smarrito.

Care

 

L'Unità del Tutto

 

Osservando il moto delle onde realizzo come il mare mostri in superficie solo una minima parte delle sue magie. Il taglio offerto dallo sguardo è parziale e non rende giustizia alla molteplice immensità di cui ci rende partecipi con i propri ecosistemi, profondità, correnti, chiaroscuri, forme di vita, tesori perduti. Al punto da richiedere di continue immersioni talvolta arrivando fino ad inabissarci.

 

Allo stesso modo, il credere soltanto a ciò che si vede, per quanto possa rappresentare ai più una valida filosofia di vita, come ogni riduzione ed eccessiva semplificazione che non rende giustizia dell’intricata matassa delle relazioni umane, nel fluire del tempo mostra le sue evidenti falle. Ogni sguardo può essere orientato, influenzato, persino piegato alle proprie personali convinzioni elette a ragioni, ammesso e non concesso che ognuno di noi riesca a vedere davvero tutto di quello che è in atto in un dato momento; non sono pochi infatti coloro che non lasciano trapelare nulla in superficie, o mostrano soltanto quel che gli fa comodo evidenziare, curandosi di tenere ben nascosto il resto.

 

Dal canto mio posso solo testimoniare come non trovi soddisfazione nel galleggiare in superficie, privandomi della meraviglia delle immersioni nella stratificata marea delle corrispondenze umane. Credere in quello che sento, che si traduce in un credere in quello che vivo, è un’esperienza infinitamente più autentica e appagante, anche nel giorno in cui il Tempo dovesse calare la scure e rimescolare le carte. Posso sbagliare, ma le emozioni raccolte nei momenti vissuti durante questo intraprendere nessuno può rubarle, tantomeno contraffarle.

 

The Sky Moves Sideways

 



Io li riprenderei tutti.
I frammenti persi per strada.
I carteggi stesi come lenzuola 
lasciate sbiancare al sole.
Le notti consumate a sorseggiare
istinti indecifrabili.
Le reazioni scomposte.
Le emozioni ineludibili.
I romanzi fotografici sonori.
Gli arcipelaghi delle narrazioni.
L'acqua e la carta,
la carne e lo spirito.
I diari di bordo.
I boulev[h]ard.
Gli stralci d'amore.
I gorghi, isole di vertigine.
Le schegge di mare.

Il cielo si muove lateralmente,
il mio sguardo lo segue
mettendosi di traverso
alle logiche arrugginite
di comportamenti
che contravvengono
alle energie profuse
tra le parole spese.

 

On The Turning Away

 

 

Le ore in autostrada a lucidar lo Stivale, la vita ti scorre davanti con i suoi bivi, confluenze, diramazioni. Luoghi, scenari, volti, impressioni, ricordi, le emozioni brulicano a velocità alternata, spuntano da ogni dove, braccano come segugi. Le coincidenze saltate, gli appuntamenti persi, le occasioni afferrate, le persone abbracciate. Le notti passate in bianco, le carezze arruffate, gli orgasmi spasmodici, i baci avvolti nelle lacrime. Qualche volta hai avuto l'ardire di sfidare la sorte in storie che eccedevano le tue forze, il mare si è lasciato cavalcare fin quando le onde non ti hanno sbalzato violentemente a riva, lasciandoti esanime. Il cuore frantumato in una miriade di schegge acuminate. 

 

Non sei nato per galleggiare, sprigioni un'energia primitiva che si lascia sedurre, non si fa ingabbiare. Ricorda gli scontri delle placche tettoniche, le eruzioni vulcaniche, il sisma che sbriciola la terra alla ricerca di un nuovo equilibrio, poco importa quanto solido o precario. Questa energia spaventa, molti si allontanano, qualcuno vi si aggrappa e balla con te, sei fatto male però emani luce e calore, scaldi i pensieri e illumini un cammino a cui qualcuno non vuol rinunciare. Nelle intime consonanze.

 

Tra approdi e derive, siamo storie nelle geografie.

 

Timoniere o naufrago, conta restare vivi e saperlo raccontare.

Il Senso Delle Cose

 

 

Il presente è già passato e il futuro è troppo maturo per essere colto.

 

Scrissi questa frase quando avevo più o meno vent'anni e riflettevo sulla fugacità di certi transiti. Dopo il crash della community che, fosse dipeso da me, riscontrato l'utilizzo distorto, se non manifestamente malsano, che viene fatto di questi spazi, avrei congelato a tempo indeterminato.

 

Di mio posso soltanto dire che negli ultimi quindici mesi ho dato ampio sfogo alla mia interiorità, senza filtri, nel bene e nel male, cercando di palesare il mio sentire nei rapporti che mi hanno visto coinvolto. Non sfugge alla mia valutazione il fatto che da troppo tempo non mi sentivo più libero di esternare le emozioni come agli esordi, perché ogni cosa scritta in questo spazio di fatto era potenzialmente passibile di essere usata in modo strumentale nei confronti di persone a me care, con le quali ho intessuto nel corso dei mesi un legame creativo sull'onda di potenti suggestioni che la mente era in grado di creare.

 

Alla luce di questi risvolti e di un entusiasmo che nel corso del tempo è venuto a scemare, ho deciso di smontare per la seconda volta la mia bacheca e fare reset. Nulla di quello che realmente è contato e mi ha in un certo senso travolto come un'onda salvifica, un'energia viva, è andato perduto. Ho salvato nei box, come tante piccole scatole dei ricordi che di tanto in tanto con estremo piacere sfoglio, i momenti salienti che hanno fatto da cornice alle mie emozioni, con le parole e alcune delle musiche a me care. Così quando voglio mantenere vivo il brivido di certe connessioni, non estenuate dalle tensioni dovute allo stato contingente dei rapporti in un dato istante, mi ritiro a rive e porgo l'orecchio ad un'ideale conchiglia che mi restituisce il suono di importanti legami, oggi come ieri, fondamentali. Energia pura, in quanto tale, vitale.


Senza rimpianti tantomeno malinconie, sono felice di quanto prodotto insieme a persone che hanno dato un senso a questo mio transito che oggi mi trovo a rimettere in discussione. Non so quanto e cosa scriverò, sicuramente allenterò qualcosa. Ammetto di avere un brutto carattere, non è facile scandagliare nelle mie ombre e alle volte alzo autentiche ondate a difesa della mia emotività. Mi riconosco il pregio di essere sempre stato intimamente me stesso in ogni scelta che ho posto in essere, pagandone anche il prezzo all'occorrenza, ma non sono capace di fingere o porre in essere narrazioni di comodo per addomesticare la platea, e non ho intenzione di iniziare a farlo ora. Piuttosto, meglio il silenzio. Non mi esprimo sulla base di valutazioni di comodo, di quel che conviene perché qualcuno legge e interpreta e ci ricama sopra. Ho la mia vita, mai avuto timore di esprimere fragilità e debolezze che reputo fondanti al pari dei punti di forza, non amo i giochi di ruolo e le narrazioni confezionate per mantenere un punto che di fatto non è il mio. Solo perché qualcuno legge e guarda e sentenzia. Tanto il cuore che l'anima si nutrono di autenticità. Sono qui per godere, non amo tirare a campare.

The Final Thing On My Mind

 

Come un romanzo che ha perso la trama, le parole galoppano a briglia sciolta. Popolo luoghi di una bellezza inafferrabile, conservo le immagini in tasca. Disteso sul prato, mastico un filo d'erba mentre l'anima si sfilaccia.

 

Senti la mia tenerezza.

 

Le nuvole mi pascolano in faccia.

 

Quello che conta

lo porto nel cuore

e nella testa.

 

Tu mi pettini l’anima.

La Terra dell'Acqua

 


Volo a pelo d'acqua
nel ventre della roccia
alla ricerca della vera libertà.
 

 

The Musical Box

 


 ƇƦơȘș

di tutto quello che ho detto
che ho fatto
che ho dato
alla fine cosa è rimasto?

Solo tu hai saputo dare
un significato compiuto
alla mano sul fuoco.


     ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

ΜΐЇЇϵ

Quando tu scrivi
chi legge
insegue il fondo degli occhi
nelle tue parole?
Quando tu parli
chi ascolta
respira il vento 
fino alle asperità del cuore?


Da bambina eri un delizioso carillon,
da ragazza un affascinante jukebox,
da donna uno straordinario concerto rock.

͜͜͜͝͝͝͠
͠͡

Come mixa ΜΐЇЇϵ?
 
Raccoglie Pensieri
Elabora Istanti
Sottolinea Emozioni
Evidenzia Ricordi
Sviluppa Concetti
Intreccia Legami
Frulla la Musica
 
e con uno spruzzo di Stelle
 
ЅңαЌϵѓα їЇ ТύէҬӦ
 
in modo Platonico e Plateale
 

​​​​Così ​​Mixa ΜΐЇЇϵ

 

29 Palms

 

Ho scritto il tuo nome su un pezzo di carta, piegato e infilato nella tasca del portafoglio. A distanza di tempo mi capita di tirare fuori le monete per pagare e ritrovarmelo in mano. E io a chiedermi .. "cos'è?". Lo apro, ti leggo, sorrido.

 

Ti porto con me in ogni viaggio. Sai, non l'ho scritto perché temessi un giorno di dimenticarti, mi piace portarti nel mio mondo, farti ascoltare la musica in auto, mostrarti quel che i miei occhi vedono, scapigliarti con il vento che entra dal finestrino. Sussurrarti quanto mi manchi restando in silenzio. Che le parole a volte pesano. Eppure tu le sollevi leggere come conchiglie, ti immagino portarle all'orecchio e udire la voce del mare. Abbiamo ancora tanta strada da fare.

 

Insieme.

Dream Of Flying

Come si toccano tra loro le anime?

 

Nessuno può immaginarlo, tanto meno intuirlo. E' un lancio nel vuoto in cui passa la vita davanti, vissuta e immaginata, quella che mai avresti sognato. Le anime che si riconoscono e sovrappongono tra loro sono come labbra che combaciano, sigillano un patto, dentro respira un mondo loro che esclude il resto, si aprono orizzonti, si schiudono vertigini che risucchiano, un universo parallelo che ha un battito proprio.

 

Un perimetro morbido che scioglie ogni nodo accogliendo l'esplorazione del senso. Vortice di puro ossigeno. In cui sovente passeggio, spesso mi perdo.

 

 

Metamorfosi

 


Rifrazioni musicali
nelle cavalcate sonore
dove particelle di note
si aprono a raggio
catturando
l'immenso mistero
celato nel cuore
di chi insegue
l'immenso.
 

 

L'odore del mare

 


In fondo, cos'è un faro?

Un oggetto 
che sta lì
a spargere luce
per impedire agli altri
di schiantarsi.

Anche se,
storicamente parlando,
non sempre è riuscito 
nell'intento.

Poi resta solo
a perdersi nel mare
circostante.
 

 

Stay With Me

 


All'inizio erano sono solo parole
fino a quando 
hanno iniziato a rivestirsi
di emozioni reali,
profonde, intense.

Si sono legate nel fondale
in canali di suggestioni
che hanno dato vita
all'Arcipelago delle Narrazioni.
 

 

Shadow Of The Hierophant

E' nei momenti di maggior stanchezza emotiva

che sfoderi energie straordinarie,

lasci volare via i pesi,

ti concentri sugli obiettivi

senza curarti

di cosa pensano gli altri.

 

Semplicemente guardi avanti.

 

Avanti è un luogo meraviglioso,

inesplorato,

dove coltivi speranze,

sogni, passioni,

desideri, piaceri.

Non estenuati

dalle turbe dei ricordi.

 

Avanti

è già domani,

è qui.

 

 

For The Love Of The God

Stanchi di sottostare

ai capricci del Tempo

decisero di rompere

la clessidra.

 

Si chinarono

guardandosi

negli occhi,

sorridendo.

 

Attraversarono

il tramonto,

la notte,

l'alba,

il giorno.

 

Fino all'ultimo

granello.

 

 

Nottetempo

 

 

Chimera's Wrech

҉҉       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

 

Penso agli eventi

che si muovono veloci

dopo anni di inattività,

ad un mio stato lento

nell'attraversarli.

 

͜͜͜͝͝͝͠

͠͡͡

Quello che mi sconvolge

è la naturalezza

con cui avvengono certe cose,

alle soglie dell'innaturale.

 

֍֎֍֎

 

Eccita questa forza

che mi permea

fino a trascendermi.

 

 

Sogno o Realtà?

 

Mi Amo

       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

 

Finché avrò le forze
Non lascerò che entrino i ladri
A rubarmi l'amore

 

͜͜͜͝͝͝͠

͠͡͡

Cosa ti succede Cross?

 

Arrivi puntuale ad un passo dal cielo e ti senti mancare.

Vorresti volare, e non trovi le forze.

Soffochi.

C'è un muro là in fondo, serve la dinamite.

Non vedi più Atlantide, e improvvisamente hai timore ad immergerti in quegli abissi che tanto amavi, svelandone i segreti, portandone alla luce i colori.

Vai alla deriva.

Senza idee.

Annaspi.

 

Dipende da te, Cross,

andare alla radice del male,

frantumare il dolore,

affrontare le paure.

 

֍֎֍֎

 

Non puoi affondare.

Non ora.

No.

 

 

Cerca la Luce

 

Cassandra

Ale, secondo te si può scegliere di essere felici a prescindere da tutto?

Mentre mi scrivevi, ero sul balcone a finire di leggere un libro che aveva trovato il suo guizzo, e ne ho iniziato un altro, che mi ha subito appassionato. Sono due anni che non leggo in quello spazio che mi sono ritagliato all’aperto. L’ultima volta era in pieno lockdown, quando il mondo si è fermato. In strada non girava nessuno, eccezion fatta per le ambulanze in corsa per l’ospedale. Sentivo gli uccellini cantare, mi sembrava di essere in un bosco, seppur di cemento, mattoni, acciaio e vetro. Provavo l’esperienza dello smart-working, e non mi pareva vero di potermi cucire il tempo su misura, io così abituato alla rigidità sartoriale dell’orario d’ufficio. Svolgevo il mio lavoro, tra un impegno e l’altro leggevo. Tanto. Mi ero appropriato del mio spazio, come la città stava riconquistando il suo respiro. In quel mese e mezzo di tensioni e paure su scala globale, mi sono sentito realizzato e sereno. Con questi pensieri mi sono appoggiato sullo schienale della poltrona, e in un batter d’occhio mi sono addormentato. Risvegliandomi un paio di ore dopo.

Amica mia, inconsciamente mi ero ricavato una bolla di felicità, prima che le onde del mare mi reclamassero a se. Che dirti. Io suono spesso in controtempo rispetto ai ritmi del mondo, e questo mi costringe ad andare molto in assolo per armonizzare il mio viaggio. Però mantengo l’occhio lungo e l’orecchio fino, perché so che in giro per il mondo qualcuno con cui accordarmi, e trovare il piacere di suonare, lo trovo.

 

Venus

Come stai?

Sto come sempre,
non so più chi sono e dove sono.

Tesoro mi unisco a te...sparpagliata.

Se ti unisci a me sparpagliata... cosa accade?

Dinamite nascosta in una caverna.

Quanto vorrei farla saltare quella dinamite,
a costo di mandare in frantumi quella caverna.

Che meraviglia ...

 

 

 

Siren

 ҉҉       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

 

Ci sono similitudini

che vanno oltre

le parole e i gesti,

c'è chi le definisce

energie sottili.

Alcune  anime si conoscono

ancora prima di incontrarsi.

 

͜͜͜͝͝͝͠

͠͡͡

Può solo arrivare oltre

in modo silenzioso e,

non appena si depositerà dove deve,

deflagrerà in un modo potentissimo.

 

֍֎֍֎

 

 

Ineluttabile

 

Sempre più persuaso che la deriva sia l'unica condizione possibile per un'anima in transito quale la mia. Dotarsi di uno spazio autonomo da cui osservare il migrare nel tempo nell'accavallarsi delle onde che ostinate si infrangono sullo scoglio, incuranti di tutto. Credere nel valore di alcune relazioni, in qualunque forma e spazio si manifestino, che quasi mai coincide con quello che gli altri occhi vedono.

 

Ho scelto di essere mare e seguire le note perché disegnano un movimento compiuto.

Cemetery Gates

 

Graffio Di Marea
Graffio di Marea

 

La Mente mente, sapendo di mentire. Costruendosi una parte recitata ad arte.

 

La Marea non è addomesticabile. Non si lascia sedurre dalle apparenze, non si mette in fila a reclamare attenzione, non si cura delle sentenze. Il suo tormento è reale, non camuffa il dolore.

 

Chi ha avuto la marea l'ha voluta intimamente lottando con ferocia, afferrandola per la coda mentre veniva trascinata per i capelli in fondo al mare. Ne indossa ancora i graffi nell'anima e i morsi nel cuore. Chi ha abbracciato la marea non è più tornata la donna di prima.

 

La marea non sfoggia bella copia di se. La marea c'è, sempre, anche quando tutti gli altri sono fuggiti via. Quando resti sola, ne scopri la dolce bellezza. Autentica.

Infinità

 

 


Della musica
aveva carpito
l'estetica
della nudità,
ma le sfuggiva
il silenzio
e la pausa
dell'alcova.
 
Questione
di tempra
e di pratica.

 

 

 

 

 

 

 

One

 


 ҉҉       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  
 
Cerco il riff giusto
per scatenare l'inferno,
srotolando tappeti di suoni
alle porte del senso,
un'orda ritmica
frastagliata e melliflua.
Sabbia sollevata da terra,
torrenti assordanti
sul letto di pietra,
assoli granitici
che scuotono i polsi
alla sera soffusa.

 
͜͜͜͝͝͝͠
͠͡͡

 

Fade

 

 

Le notti sembrano non finire mai. Portano avanti e indietro, mai nello stesso punto. Replicano infiniti eco in un soffio inedito. Non esiste approdo. Ti sei immerso in un oceano di cui non scorgi il fondo. Tu sei l'oceano agognato che ha divelto ogni ormeggio.

Universo

 


Io e te
così
intimamente connessi
seppur
profondamente diversi.
 
Perso nel tuo
labirinto,
non voglio più uscirne.
 

 

Musa

 


 ҉҉       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  
 
Tu sai che
mai ti farò mancare
la mia acqua,
perché nelle tue parole
ho riconosciuto la vita.
 
͜͜͜͝͝͝͠
͠͡͡
Ti affido parole scalze
e una musica nuda
su un prato di anime in fiore.
 

 

Piangi Roma

 

Vestita di vento e sole,

profumi di fresco bucato,

eppure io so che

tra le tue labbra piove.

E sbocciano fiori.

Children Of The Sea

 

Cielo saturo di umidità, quanto reggerà?

 

Vorrei fare un bagno nel mare mentre fuori piove. Cercare conforto nel grembo d'acqua, trovare ristoro, immergermi a fondo a sfiorare la sabbia con le dita, riempirmi la mano e poi risalire a sciacquarmi il volto, finché le lacrime del cielo non lavan via il sale.

 

 

Song Of A Lost World

 

 

Indosso le cuffie e mi immergo in un viaggio straordinario.

 

Quello che avevo scritto l'ha ascoltato il vento, le parole rubate dalle onde, forse il mare era geloso potessi parlarne qui.

 

Le emozioni risuonano ancora nel cuore, si fanno risacca e culla.

 

Certi sussurri stanno in bocca agli amanti, al riparo da sguardi indiscreti.

Atlantide

 


Riportare alla luce Atlantide.
 
Per alcuni non è mai esistita,
è soltanto un mito, una leggenda.
Altri la cercano ogni giorno della loro vita,
nelle strade che popolano,
nei volti che incontrano,
nelle parole di chi da un senso compiuto
ad ogni momento vissuto.
 
Atlantide è una città invisibile,
ideale, eppure profondamente reale.
 
E' una città di legami indistruttibili
fatti di leghe emotive arcane e ignote
che nessuna ragione sa sciogliere.
 
Ciò che Atlantide ha unito
nessuno può separare.
 
Atlantide respira sott'acqua
ma ogni tanto affiora
nei gesti luminosi
di chi dona la vita.
 

 

Refuge

 

 

Torno tra queste mura che mi hanno offerto riparo con intensità e affetto dopo mesi di abbandono e mi affaccio. Una lingua di terra alle spalle di un cammino lungo e accidentato, ultimo domicilio conosciuto prima del salto nel grande mare ignoto. E' li che mi attende, si dimena e schiuma, mi invoca. Mi guardo intorno, i pensieri di una vita impilati, all'apparenza inanimati. Cavi che anelano contatti, nervature di roboanti emozioni, cataste di amplificatori, l'effettistica, gli strumenti lì adagiati, silenti, in attesa di essere impugnati mentre il vento sormonta. Ricordi di parole, sguardi, gesti, momenti liquefatti di pioggia che impazza. Pronta a  sfondare i vetri per prendermi a schiaffi, allagare gli ultimi spazi di lucidità che mi sono rimasti. 

 

Arriva lei, la musica, una calotta magica, uterina, amniotica che scherma il mio cuore, frantuma il dolore in rivoli di lacrime, mi culla e mi coccola, si gonfia in voce d'armonica che sbatte fuori a calci il vento, la chitarra apre una feritoia tra le nuvole oscure, un tappeto di Moog seda le onde, anestetizza il male che in vita assale.

 

E' tutto fermo,

tutt'altro che morto.

Epifania dell'Anima.

 

 

[Live]

 

Tu semina note che io porto a casa la pelle.

Insieme ci ripariamo da una bufera di stelle.

Non esistono scale per raggiungere le profondità abissali,

guardandoci negli occhi capteremo gli echi remoti dei loro segnali.

Song Of Unborn

 


Siamo vivi.

Con il pensiero ostinato
a tornare là
dove siamo salpati.

Scaviamo case nella roccia
ma è nei tremori della carta
che i pensieri fanno il nido.

Abitiamo mondi scoscesi
calziamo scomode verità
ma ci conforta l'idea
che sia più agile
attraversare tempeste e deserti
che lasciare impronte
nei sogni degli altri.

 

[Live]

Mi siedo a terra e ascolto. 
L'armonia dell'Universo.
Le voci che abbiamo dentro.
Qualche volta mi confondo.
Spesso mi perdo.
Alcune volte inseguo il battito,
altre scorgo il respiro.
Finché non si tramuta in sussurro.
Allora sorrido.
 
Mi siedo e ascolto
non conosco altro modo
per attraversare l'oceano
che separa ogni giorno
ciò che sogno
da ciò che sono.

 

Hypnotised

 

Le esperienze della vita che mandano in apnea.
Lasciandoti scosso, tramortito, a tratti smarrito.
In un germogliare di domande senza risposte.
Ogni certezza defluisce via.
Manca l’aria.

 

Poi il colpo d’ala.

 

Le traiettorie che si infilano nelle prospettive che si aprono.

Ipnotizzato dalla molteplicità del senso nell’accavallarsi delle dimensioni negli intervalli di significato.

L'Oceano Di Silenzio

 

 

 

Un oceano di silenzio scorre lento
Senza centro, né principio
Cosa avrei visto del mondo
Senza questa luce che illumina
I miei pensieri neri

(Franco Battiato)

 

Le ultime notti non restituiscono più la voce del mare. Il suono delle onde si infrange sugli scogli restituendo emozioni mute. Mi sento soffocare. Decido di lasciare il faro. La montagna mi restituirà aria e pace.

 

Il cielo lacrima orgasmi di pioggia finissima, lieve e insistente e trasforma la strada in un lungo serpente squamato color catrame argenteo. La Cascata si è legata i capelli in una coda e piove sottili rivoli d’acqua ai lati. Intorno la terra respira il suo alito di bruma che sale in collina a lambire i piedi dei paesi soprastanti. La valle si stringe in una fessura oscura. In questa dimensione uterina, amniotica, si insinua la musica a placare i nervi scossi. Il respiro rallenta, il battito si fa regolare man mano che l’auto impegna la salita pennellando curva su curva fino ad impegnare il valico, oltre al quale si apre la valle, un piccolo mare verde cinto tra le montagne. Dove il pensiero si tuffa in un oceano di silenzio, appena increspato dal ticchettio della pioggia e un lieve soffio di vento. Lo sguardo si perde nel buio immenso in assorta contemplazione. Lieto e grato, trascendo.

 

Quanta pace trova l’anima dentro
Scorre lento il tempo di altre leggi
Di un’altra dimensione
E scendo dentro un oceano di silenzio sempre in calma

(Franco Battiato)

 

 

I Hold You

Inseguo una musica dal volto soave che mi esorta

ad incontrare la pioggia che in volto rimbalza e a terra scivola.
Un canto celeste mi trascina via.
L’emozione trova una voce fluttuante, potente inebriante.
L’acqua invade la scena del suo umore cantilenante.
Lasciarsi pervadere da rivoli di beatitudine.

 

 

In Fondo Al Mare

 


In fondo al mare
riposano
le meraviglie
dimenticate

Baciate
da lame di luce
sfiorate
da sussurri d'onde
​​​​​​nel liminare
dell'esperienza
la memoria affiora

 

 

Out To Sea

 


​E  non puoi fare a meno di pensare
a come in questa vita volatile
i rapporti siano diventati fragili
e sia sempre più difficile restare legati,
prendere la vita per quello che è senza farsi tanti problemi,
e dopo anni di condivisioni e tentativi di salvare il salvabile,
alla fine, in un modo o nell'altro, si naufraga sempre.
 

 

A Beautiful Collapse

 


Perdemmo il mare
e quel filo di emozioni
che nastrava l'orizzonte
in avvincenti cavalcate
fendenti
come rasoiate oniriche

 

 

 

A Quiet Place

 


A volte capita di galleggiare
in uno spazio indefinito
di difficile accesso
non ci entri di proposito
ci scivoli dentro
questo mondo cotonato
che sa di batuffolo
finché avviene il risveglio
distorto
e capti
l'urlo del mondo
avvolto
in fiammate di suono.

Perdemmo il mare
e non lo sostituimmo
con null'altro di magico.
 

 

Crestfallen

 


Viene la sera
e le parole si spogliano
dei significati molesti
e i gesti profumano
come fiori candidi.

Sentore di pensieri teneri.

Respiro la pioggia di stelle cadenti.
 ​​​​​

 

The Ecstasy Of Gold - The Call Of Ktulu

 


Avevo negli occhi Firenze 
di una sfolgorante bellezza
intrisa nella nostalgia
del tempo immoto
che ha cristallizzato ogni istinto.


Poi sei arrivata Tu.

Come un'onda
che tempra lo Spirito
mandando in subbuglio
ogni fibra del Corpo.


Ho deposto l'armatura
ti ho presa di petto
respirandoti in ogni atomo.

Mi hai scardinato l'Anima
mostrandomi 
la vertigini del  vuoto
nell'ascesa
verso l'orizzonte infinito.


Nondimeno

ho mai dubitato
​​​​​​dal profondo del cuore
di voler mollare la presa
in questo fantastico viaggio.
 

 

Abyss

 


Quando i tuoi occhi
diventano fessure
nel cuore della notte
le labbra filano
come stelle
dal perduto canto.

 Ascolto le fibre
dell'abisso
farsi materia
alla ricerca
della perdute verità.

 

 

Beyond The Sea

 


Mollati gli ormeggi
incontro alle onde
cavalcando le spume
inseguendo le nuvole
perdendosi
nelle vertiginose apnee
viene alla luce
l'amore
 

 

Yara

 


 Cosa fai quando la musica
invita a migrazioni in terre lontane
e l'anima si separa dal corpo e vola
e resti ancorato alla pesantezza terrena?
 

 

La Fenice

 


Dove mi porta questo cielo
così lontano 
nell'indefinito vago
cavalcando la scia
dell'arcobaleno

 
​​​​

 

Dolcenera

 


 Vorrei essere in un faro bretone, 
nella natura selvaggia e primordiale.
Ho voglia di vento e spuma di mare.
 Ho voglia di partire e andare
ignorando quando tornare.
Ho voglia di pioggia battente 
che schiaffeggi un cuore in tumulto
sempre in cerca di guai come
l'acqua che spacca il monte
e affonda in terra e ponte

lasciando a casa 
questa malinconia
che allaga gli occhi
e affonda il cuore
sognando del mare
quando ingorga gli anfratti si ritira e risale
e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda
e la lotta si fa scivolosa e profonda.


Vorrei essere meno sensibile quando
il tumulto del cielo ha sbagliato momento
anche se fragile non vuol dire debole,
sono pieno di vetri che squarciano,
schegge di mare  della perduta Atlantide.
 

 

Will O The Wisp

 


La bellezza
si annida
nella testa
e nel cuore
di chi la evoca

La accolgo
in uno scrigno
di melodia
e meraviglia
 

 

Ferro e Fuoco

 


La luce del risveglio
ha il chiarore dei tuoi occhi
dissipa ogni nebbia
attraversa paure
incertezze e scosse
arriva in punta di labbra
e scalda come una grazia
 

 

The Cycle

 


Vado a sedermi
ai piedi del faro incauto
seduttore di onde

 

 

Solstitium

 


E' nelle fantasie più sincere
di note smarrite nei campi
inseguendo musiche stratificate
nel fitto carteggio di boschi
che respirano gli umori ansimanti
nelle pieghe dei fiumi
che le nebbie posseggono
insinuanti chiaroscuri
dove mi nutro di bocche spigate
e sazio la mia fame d'amore
 

 

Reflections

 


Respira la luce
quando il sole
penetra le acque
illuminando i fondali
della tua coscienza.

Risveglia l'Essenza.
 

 

Lazarus

 


Certe note scorrono liquide
come baci sulla pelle
tingendo
di tremante emozione
gli indimenticati affacci
sulla via del tramonto
 

​​​​

 

Yellow Hedgerow Dreamscape

 


Riconosco la simmetria del binario
in due persone che si allontano
mano nella mano
 incontro all'orizzonte
alla scoperta del proprio infinito
 

 

Light My Fire

 


Quando due anime come le nostre si sfiorano,
si annusano, si riconoscono,
non è facile stabilire la portata
e l'intensità di certi carteggi emotivi...
tra il detto, il non detto, il sognato, il temuto.

Sono interstizi segreti, e proibiti,
ma noi che li conosciamo
non possiamo fare finta che non esistano.
 

 

Live To Tell

 

 

Vivere per raccontare è la nostra ambizione e forse  la nostra arcana missione. Lasciare impronte nella vita degli altri, non solo nei luoghi e sulle cose. E' un modo per fluire oltre noi stessi, un fiume che disseta l'anima, una fragranza che impregna l'aria, e ci cattura. Intrecciamo racconti per abbracciare persone che altrimenti ci sfuggono nel mentre del qualcosa che accade. E' un modo di viverle, respirarle. Noi pensiamo di avere il timone delle emozioni e delle nostre giornate, non è così. Raramente possiamo decidere chi far entrare e uscire dalle nostre vite, e quanto tempo farcelo restare. Mi sei venuta addosso come un treno in corsa e mi hai travolto, ho scelto di restarti aggrappato perché ho amato il vuoto che mi ha risucchiato e la vertigine che mi ha colmato. E ho cercato di dirottare tali esperienze verso altri orizzonti e nuovi viaggi.  

 

 

 

Dying for Love

 


MilleLegami

Ogni tanto prendo in prestito Ondina
e la metto lì come fosse un avatar mio.
So che può apparire un gesto presuntuoso,
sicuramente cela l'orgoglio per un lascito che,
pur appartenendo al suo legittimo proprietario,
testimonia un pensiero importante
che mi è stato dedicato con speciale affetto.

Eppure, parafrasando Plant in Stairway to Heaven,
i gesti come le parole possono avere due significati.

In una community virtuale,
l'avatar non è un elemento secondario, 
dovrebbe rappresentare lo spirito
di chi lo investe,
qualificare l'animo di chi lo espone.
Io l'ho sempre vissuto così
con il faro nella tempesta
assediato dalle onde del mare.

Quando sostituisco il faro con Ondina,
​​​​​​nel rinnovare la mia personale
gratitudine al gesto che fu,
esprimo un concetto chiaro.
Faccio un passo indietro.
Non rappresento come mi vedo io,
mostro come mi vedi tu.
Mi metto nelle tue mani.
Garantisci per Me.

Mi fido di Te.

E' il segno di un legame autentico e profondo.
 

 

Tu non mi basti mai

Restare accanto ad alcune persone non ha prezzo, quando tutto il mondo gli rema contro, e rimani solo, al loro fianco. Tutto quello per cui hai lottato acquista un senso. Non scegli certe persone perché sia facile stargli vicino, assecondare lo stupore del meraviglioso comporta impegno, dedizione, anche qualche sacrificio. Poi ascolti quello che dicono, leggi quello che scrivono, osservi quello che fanno e come lo fanno. E resti incantato. Se queste pagine web potessero prendere vita ed iniziare a frusciare diventerebbe un giardino incartato.

 

Vorrei dirti quanto sei speciale perché tu lo sappia, e ricordartelo affinché tu non lo dimentichi. Mai.

 

Basta una stella luminosa per accendere il cieloE' la tua ricompensa per averci creduto.

 

 

She's Crazy

Ho scelto lei perché è la stella più luminosa. Non necessita della mia luce, brilla da sola. Se un giorno dovessi infrangermi o inabissarmi, lei continuerebbe ugualmente a splendere.

 

Ho scelto lei nel preciso istante in cui ha riflesso i raggi che le inviavo, un caleidoscopio di colori mi ha confuso, stordito, accecato. Ho sentito scuotere dentro le fondamenta dell’Universo, ogni certezza ha vacillato.  Ho intimamente compreso che non sarei tornato l'uomo di un tempo.

 

Ho scelto lei perché ogni volta che discutiamo mi esplode il cuore in mano.  E comprendo quanto mi sia vicina nel dissenso, quando mi guarda in cagnesco e vorrebbe incenerirmi. Riconosco la presa di chi non mi ha mai mollato di un centimetro.

 

Ho scelto lei perché è una visione che ogni santo giorno mi nutre di emozione.

 

 

 

Remember Us

Ti suonerà strano ma è come se mi stessi nuovamente innamorando di te, sebbene non abbia smesso un solo istante di amarti.

 

Come se stessimo ripercorrendo con spirito nuovo le magie dei primi agganci,  quando eravamo sconosciuti e liberi di meravigliarci. 

 

 

Whispering a Prayer

       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

 

Il vento ha spazzato via le nubi minacciose.

Il mare mi ha cullato stanotte.

Il sole brilla sulla cresta delle onde.

Il faro custodisce i segreti del cuore.

Negli spazi osmotici della narrazione,

il tempo trova un preciso ordine.

 

͜͜͜͝͝͝͠

͠͡͡

È ora di riprendere il timone.

 

֍֎֍֎

 

Verrò con il vento notturno

a scompigliarti i capelli

sciogliendo gli oscuri presagi

in una pioggia di baci.

 

 

Whispering a prayer

 

RadioactiveToy

҉҉       ҈   ҉҉      ҈҉       ҈   ҉҉       ҈   ҉҉  

 

L'Erotismo come punto

di origine e di fusione

della percezione,

è un viaggio cosmico,

magico, allucinato,

onirico,

musicale,

di rivelazione

autentica

nella perdizione.

 

͜͜͜͝͝͝͠

͠͡͡

Parentesi livida amniotica

 

֍֎֍֎

 

La carne risucchia

la voce languida

dell'Anima

 

 

 

 

Rêverie

 

Anesthetize

 

Onda Anomala

 

Stanotte mi sono addormentato come un bambino, con le onde a farmi da balia. Poi sono arrivati i gabbiani a chiedersi come fosse possibile che quei due si ignorassero. Cari gabbiani, non ci siamo ignorati un solo istante, ci ascoltavamo in silenzio, scrutandoci mentre eravamo voltati dall'altra parte, nel riflesso delle nuvole, nello specchio delle acque. Non è vero che ostentavamo indifferenza, abbiamo sfoderato la tigna di chi artiglia il valore di un'esperienza.

 

Certi legami sono come cordoni ombelicali, non puoi relegarli alle aritmie di una bacheca, non puoi confinarli nelle secche delle narrazioni soggette al ritmo delle stagioni dell'essere. In quanto, sono.

 

Siamo due parti di una combinazione che hanno bisogno l'uno dell'altra per decifrare il codice. Senza, restano le belle parole. Con, apriamo nuovi mondi, sveliamo nuovi significati. Alcune volte siamo scattati a vuoto perché diversi nei tempi e nei modi, pur sempre accomunati dalla ricerca del senso, nel magma onirico della creazione. Questo ha impedito di perderci.

 

Questa cover la creasti per difendermi dalle parole di altri, proteggendo l'importanza  di un legame. E' rimasta a lungo in fondo al profilo a chiudere la via, oggi la elevo a porta. Quando gli universi si capovolgono è il mare ad indicare le rotte celesti, mentre gli astri si immergono. Le stelle d'acqua risplendono.

No Reason To Live, No Reason To Die

Come bandiere

strappate a morsi

dalla furia dei baci,

filamenti dell'universo

oscilliamo in balià del vento.

 

L'erotica è musica eretica

nei labirinti del cuore

che ha smarrito la via di fuga,

pareti di madreperla

respirano la mia gioia.

 

Il volto si bagna

di turgida ebrezza,

traslucida veglia

nella tumida apnea.

 

Nei Gorghi dell'AuroraMarea

 

 

The Call Of Ktulu

Le emozioni che provo

quando ti leggo.

 

Una cavalcata onirica

affilata come un rasoio

che mi dona scariche elettriche

e squarcia le tenebre

con la luce del tuo volto.

 

Sei bruma e tempesta

che si agita nella mia testa.

 

 

Russia On Ice

Il ghiaccio si scioglie

e io affondo,

trafitto dalle tue parole,

dolci e acuminate come raggi di sole.

 

Sott'acqua ti rincorro,

nello sciabordio ovattato

dei sensi che carezzano,

si amplifica il respiro

e accelera il battito.

 

Il desiderio è un pozzo

che non conosce fondo.

E tu, Sirena,

custodisci il segreto

della mia Atlantide.

 

 

Sleeping Sun

Il desiderio notturno 

nei suoi elementi

fiabeschi, eterei,

di fiammelle 

che danzano nella mente

bramando la pelle.

 

 

Planet Caravan

Ci sono giorni in cui

i legami alchemici

e gli stimoli erotici

esplodono come comete,

sbalzandoti via lontano.

 

 

Sei un buco nero

pieno di colori

che mi inghiotte

in questa notte senza fine.

 

 

 

Mourn

Oggi tu indossi i tuoi occhi più belli,

io mi vesto d'assolo

per sfiorarti i capelli

e abbracciarti in volo.

 

 

Celestial Voices

Prove di meraviglia e incanto

L'organo 

La chitarra gabbiano

La voce 

Lo stupore del presente

I fantasmi del passato

L'estasi dello sguardo

L'orgasmo sonoro

Il quadro onirico

Uno scrigno di segreti

Psiche&Delia

 

Volo

 

 

Cavallo Bianco

Guardo il mare,

mi perdo nell'orizzonte

sterminato

e mi domando:

 

"Mi abbandonerà mai questa inquietudine che mi cavalca? "

 

 

 

It's All Over

I giorni e le notti
suonano 
in questi miei nervi 
di arpa. 

Vivo di questa gioia 
malata di universo 
e soffro 
di non saperla 
accendere 
nelle mie 
parole. 

 

Giuseppe Ungaretti

 

 

Kashmir

La musica può essere tante cose.

Amica, confidente, sorella, madre, compagna, amante, traditrice, giudice implacabile.

 

Può sottolineare tanti stati d'animo.

Dolore, solitudine, sconforto, depressione, incredulità, amicizia, amore, esaltazione, leggerezza, felicità, adrenalina, eccitazione.

 

Kashmir è puro amplesso musicale e sonoro tra la batteria di John Bonham e la chitarra di Jimmy Page, condotto su un tappeto di mellotron dal sapore orientale di John Paul Jones, sotto il velo vocale altamente erotico di Robert Plant.

 

Come tale, non può che condurre all'orgasmo dell'anima indomita e la mente raffinata con  la carne, sensorialmente sollecitata e scossa. 

 

 

No Quarter

Nuoto negli antri liquidi dei tuoi sogni,

attraverso correnti e sussuri,

mi cullo nei sibili di un piacere

arcano, remoto, ignoto.

 

 

Marooned

Quando ero ragazzo il tempo avanzava e non sapevo come impiegarlo. Questa mi tediava.

 

Ossessionato dall'idea di crescere, raggiungere degli obiettivi, mettere dei punti fermi,  il tempo scivolava via tra mille rivoli, lasciandomi arenato nelle secche dell'insoddisfazione più acuta, che spesso sfociava in un profondo malessere.

 

Oggi sono adulto, molti degli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, forse ne ho mancati alcuni e ne ho realizzati altri, però il tempo scorre via veloce, implacabile nelle giornate che si susseguono uguali, e mi rendo conto che, al di fuori degli impegni e degli obblighi, di tempo da spendere per me non restano che poche briciole, per un appetito insaziabile quale è il mio.

 

E' dura vivere nella misura in cui è difficile sopravvivere a sé stessi, alle proprie deflagrazioni interiori, ai sismi e alle scosse che lasciano macerie invisibili, di cui restano i segni, le lacerazioni, i crolli, i cumuli di memorie di cui avverti irrimediabilmente il peso.

 

Resta la musica, ieri come oggi, a traghettarmi tra le generazioni, lasciandomi assorto spettatore del mio senso di incompiutezza.

 

 

 

The River

 

 

Tra le donne in musica ho una venerazione

per Polly Jean Harvey,

forse perché è tante donne in una,

dalla femme fatale alla bambina innocente,

passando per la  creatura incantata dei boschi.

Sicuramente il suo universo creativo

racchiude tante dimensioni musicali,

anche queste piene di variazioni

che oscillano dal lacerante all'ineffabile.

Nei suoi album si può ascoltare di tutto 

e il suo contrario, tuttavia non trovi mai

brani sciatti o messi li a caso.

Qualcuno può suonare più nelle proprie corde,

qualcuno potrà anche non piacere,

ma non c'è nulla di quello che crea e mette in musica

che mi lasci indifferente.

 

"Is this desire" è una fucina delle meraviglie,

e dopo aver ascoltato la voce del  "vento"

sussurra la voce del "fiume".

 

 

A Remark You Made

Puntuale arriva il venerdi

con la sua immancabile

dose di malinconia,

la realtà prepotente si mescola

con la fantasia,

e smarrisci la via.

Vorresti prendere pezzi di quà

e pertarli via di là,

anzi andartene proprio via.

Torna il sale sulle ferite 

mai pienamente rimarginate,

torna il silenzio interiore

che tuona con fragore.

E tu non sai più chi sei,

soprattutto cosa vuoi.

 

C'è chi mi protegge

sotto la sua onda,

qualsiasi cosa accada, 

lei c'è sempre,

è sempre pronta.

Io guardo fuori dalla finestra

mi chiedo dove sia,

che faccia abbia,

come mi pensa.

Se mai stringerò

il suo volto

tra le mie mani.

Se mai assaggerò i suoi baci.

L'amore è una strana alchimia

che non concede scampo

e non dispensa resti.

 

A volte investe più persone

in misura diversa,

forse non sempre onesta.

Ma qui siamo 

ciò che sentiamo

e viviamo.

Non ci resta altro.

E allora cerchiamo

di riempirci 

il cuore e la testa

del meglio che abbiamo.

Tornerà la tempesta.

Siamo noi la tempesta

che ci travolgerà.

 

 

 

Lonely Is The Word

C'è una cosa che amo, di questo brano.

 

Che ad un certo punto la chitarra si alza, e parte per un altrove tutto suo.

 

Tre assoli consecutivi, ognuno con una propria dinamica e autonomia, che però uno dietro l'altro sembrano costituire un unico viaggio, senza ritorno, senza guardarsi indietro .. fino a spegnersi all'orizzonte, dove non arriva più lo sguardo.

 

Ogni tanto mi prende la tentazione di seguire quella chitarra, fare come quegli assoli.

 

Lasciare Cross,

lasciare il faro,

rientrare in me.

 

 

 

Buying New Soul

Una vita fa, una donna mi disse:

 

"Eco, nella vita le cose prezione vanno occultate".

 

Eco era il diminutuvo di Echoes, il nick che usavo in origine, tratto dall'omonimo brano dei Pink Floyd.

 

Quella persona mi insegnò ad amare in silenzio, nell'ombra, tra i spiragli che si aprono, dove nessun momento viene sciupato.

 

Nella musica, come nella vita, capita che autentiche perle restino celate per anni, possono essere b-side, oppure out-take, brani scartati da album che poi riemergono dopo anni in improbabili raccolte di rarities.

 

E splendono, come aurore boreali nel buio della notte.

 

Come Buying New Soul.  

 

 

Island

Era un'isola magica su una rotta antica caduta in disuso.

Aveva visto passare tanti occhi, aveva ascoltato tante voci.

Adesso c'era solo silenzio, interrotto di tanto in tanto dallo sciabordio delle acque lungo il perimetro delle rocce.

E c'era un faro, caduto in disuso.

Diventò il suo rifugio.

 

Pensava di fuggire dalle intemperie del mondo, rifugiandosi su quell'isolotto disabitato.

Ma non aveva fatto i conti con se stesso.

Libero dalle angherie degli mondo, prigioniero del mare e del cielo, e dei suoi ricordi tumultuosi, impossibile da arginare.

 

Una sirena lo teneva inchiodato lì.

Puntualmente andava a trovarlo nel cuore della notte.

Nel suo cuore non c'era via di fuga, e tra le lenzuola non c'era scampo.

 

Talvolta aveva la forza del mare, le sue onde lo afferravano e lo sbattevano via per poi adagiarlo, esausto, in un altrove lontano.

 

Altre pareva un sussurro dal cielo, un pulviscolo di stelle che sapeva sedurlo e lenirlo, senza il bisogno di sfiorarlo con un dito. 

 

Questa è la storia di Cross, del suo Faro, dei suoi Echi di Marea.

E di una Sirena che non lo abbandonerà mai, per nessuna ragione al mondo.

 

Stiamo solcando oceani,

sembra di galleggiare nello spazio

tanto è etereo e astrale

il desiderio che ci lega.

 

Sei musica e mappa

che mi mostra la rotta

per Atlantide.

 

 

 

Stay On These Roads

Il tempo lenisce il dolore,

l'acqua del mare cicatrizza le ferite.

Nel lento sciabordio della memoria,

l'onda languida

bagna la perla,

accarezza le rive.

 

Nevicano lacrime d'amore.

 

Abbracciamo l'alba insieme.

 

 

Ghost Love Score

Floorgasm Part I

 

Da giorni il cuore trabocca di emozioni, lo sento vicino alla soglia di sfioro, basta un soffio a farlo tracimare. In queste condizioni è tanto facile volare quanto affondare. Esposto e in balìa degli umori, mi sento al contempo forte e fragile. Dalla fragilità nasce la forza, in apnea mi aggrappo con rabbia a quello che conta. E non lo mollo, a costo di trascinarlo con me a fondo. Lotto con tutto me stesso oltre la soglia del dolore e della disperazione, perché nello sconforto non c'è redenzione. Mi sorprende la tenacia che sfodero come una sciabola ad un passo dal baratro e che mi consente di superare indenne l'abisso. 

 

Nella vita ci vuole passione, coraggio e ostinazione per restare legati ad alcune persone. Rare. Così preziose da star male. L'amore è una benedizione che lascia ferite profonde, si gioca con le unghie e con le labbra. Si scorge l'Inferno anche alle soglie dell'Eden.

Quanto sei disposto a rischiare per poterla abbracciare, e trascinarla con te in fondo al mare?

 

My fall will be for you,

MY fall will be for you,

My love will be in you,

If you be the one to cut me

I will bleed forever.

 

The Poet And The Pendolum

Floorgasm part II

 “… tu dai vita alle parole, che altrimenti sarebbero solo parole.”

Gli anni dell’università passavo alcuni pomeriggi a scrivere poesie. E mi stupivo di come, talvolta, provavo una strana eccitazione nel comporre. E non mi capacitavo di come potesse accadere, visto che non stavo pensando a una donna e non avevo in mente riferimenti erotici di alcun genere. Erano visioni, paesaggi, elementi naturali. Poi con il tempo ho realizzato che entravo così dentro le mie immaginazioni che le parole diventavano il corpo del mio pensiero, e il modo con cui le trattavo, sceglievo, coccolavo era lo stesso modo cui avrei amato la mia donna, con passione, dedizione e intensità totale.

Poi venne internet, e la sua realtà virtuale, con gli slanci di ingenuo e sano idealismo, la voglia di confrontarsi, scambiarsi esperienze, emozioni, vuoti e desideri.  Restando sempre nel regno dell’immaginazione e dell’interiore, però non più soli con se stessi. Scambi ad alto voltaggio in cui era possibile riconoscere il calore della presenza dell’altro, attraverso le sue visioni espresse in parole. Parole su parole. Un’esperienza mistica, non paragonabile e nemmeno interscambiabile con il reale. 

Mi sono spesso chiesto  cosa mi portasse a confrontarmi assiduamente con l’altro sesso in un approccio totale che andasse oltre il bisogno fisico, il desiderio sessuale che pur talvolta si può manifestare. Vi scorgevo una fame di vita, una sete d’amore. Un’esigenza vitale, come il respirare. Una sorta di  “Nevrosi Erotica” da Eros, Amore,  che riducevo affettuosamente in “nevrotica”.

La risposta che mi sono dato, al largo degli anni, appartiene più all’emisfero femminile del mio interiore che non a quello maschile.

Ogni uomo viene alla luce e salpa alla vita da lì, e non conoscerà nel corso della propria esistenza luogo più sicuro e accogliente di quello che lo ha cullato per lungo tempo, al riparo dalle insidie del mondo. Così, durante le tempeste emotive che si troverà ad affrontare nel corso degli anni, sarà attratto a tornarvi, cercare rifugio, conforto, amore. Lì, dove sa che può abbandonarsi.

E mi viene in mente l’interpretazion di Floor in “The Poet and The Pendolum”, una sorta di Requiem  “dalla fine all’inizio” scritto e inscenato da Tuomas in cui il tastierista compositore dei Nightwish, dopo aver attraversato i marosi emotivi di un’intera esistenza,  arriva ad inscenare la propria morte “con il sorriso sulle labbra, una penna e mille pagine cancellate”.

L’ultima sezione del brano , “Mother e Father” raffigura un accorato appello dei genitori ad alta intensità emotiva. Floor, autentica vichinga valchiria prestata al rock si siede vicino agli altri musicisti, con un’interpretazione vocale da brividi, accoratamente “materna”, da far increspar la pelle e piovere lacrime.

"You have such oceans within"

 

 

The Greatest Show On Earth

Floorgasm Part III

 

Sotto una pioggia di stelle

scende la dea a sussurrare

l'amore per la vita,

e si trasforma in guerriera

a difendere la natura e la civiltà.

 

Noi eravamo qui,

dove siamo finiti,

cosa siamo diventati?

 

Part IV - The Understanding (Richard Dawkins)

 

Moriremo e questo ci rende i fortunati
La maggior parte delle persone non morirà mai perché non nascerà mai
Le potenziali persone che avrebbero potuto essere qui al mio posto
Ma che in realtà non vedrà mai la luce del giorno è più numeroso dei granelli di sabbia del Sahara
Certamente quei fantasmi non nati includono poeti più grandi di Keats, scienziati più grandi di Newton
Lo sappiamo perché l'insieme delle persone possibili consentito dal nostro DNA
Supera così enormemente l'insieme delle persone reali
Nonostante queste incredibili probabilità siamo io e te, nella nostra normalità, che siamo qui
Abbiamo pochi privilegiati, che hanno vinto la lotteria della nascita contro ogni pronostico
Come osiamo lamentarci del nostro inevitabile ritorno a quello stato precedente
Da cui la stragrande maggioranza non si è mai mossa?
C'è grandezza in questa visione della vita, con i suoi numerosi poteri
Essendo stato originariamente respirato in poche forme o in una
E che mentre questo pianeta ha continuato a pedalare secondo la legge fissa di gravità
Da un inizio così semplice sono state infinite le forme più belle e meravigliose
E sono, evoluti

 

 

Moonloop

A chi scruta le stelle,

A chi cerca risposte negli occhi della gente,

Ai Templi d'Amore scossi nelle fondamenta,

Agli Angeli sospesi in volo a testa in giù,

A chi rialzandosi in volo prova un senso di vertigine,

 

Quando anche le Lune si capovolgono sotto il Mare

Nella Celeste Apnea

Fermatevi a Respirare

 

+Coma Divine+

 

 

Firth Of Fifth

Bevo i suoi occhi,

intensi e lancinanti,

come comete risucchiate

in buchi neri,

fari illuminanti

dal profondo del cosmo.

E sogno le sue labbra,

come le note di questo splendido

assolo di chitarra,

che mi tiene incollato alla vita.

 

 

My Favorite Things

Quando ci si rifugia in esilio su un'isola deserta a contatto con la natura e il proprio mondo interiore, al riparo da influenze e interferenze di altre persone, diventi un microfono che registra le voci dell'Universo, la sua musica arcana, lontana, che dal cosmo si cala in acqua, e si traghetta a riva. E catturi i ritmi della terra e del mare, che, con progressione armonica, ascendono ad altezza siderale.

 

Il sax soprano di John Coltrane ci racconta la voce graffiante delle stelle.

Il piano di Mc Coy Tyner, sostenuto dal contrabbasso di Steve Davis e dalla batteria di Elvin Jones,  ci narra  il sogno impetuoso del mare.

 

Dal mio Faro sulla terra, conteso tra Mare e Cielo ascolto estasiato. 

 

 

Starless

Seduto sulle rive del cosmo

mi affaccio nel caos,

scandaglio la notte

così densa e melliflua

da invischiare 

la luce delle stelle

in un mortale abbraccio.

 

La vertigine

del vuoto

è pronta

al collasso.

 

I tuoi occhi

mutevoli

li cerco,

li invoco,

li sento

addosso.

 

Unico Faro

nelle tempeste

dell'Universo.

 

D'immenso

esplodo.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Alle volte provo ad immaginare le stelle comportarsi come esseri umani. Noi le osserviamo nella loro perfezione immota, distanti migliaia, talvolta milioni di anni luce, ma a me piace pensare che là, dove il nostro sguardo non arriva, stiano lì a correre, nascondersi, perdersi, spostare asteroidi e polvere cosmiche come fossero mobili in quelle dimensioni senza pareti, discutere animatamente e scontrarsi, come se stessero facendo a botte. Magari qualcuna combacia e si mette a fare l'amore, e spargono in aria comete. Comete, Come Te.

 

 

To Live Is To Die

Stamattina il cielo prometteva pioggia,e infatti, come sono uscito a passeggiare, ha iniziato a lacrimare. Non mi sono dimenticato di te, Madre, ho ancora presenti i respiri che ti sono scivolati in gola in quegli ultimi, concitati istanti, in cui hai tentato di comunicarci qualcosa. E noi li, impotenti, a vederti affondare verso l'Altrove.

 

Certe fratture non si possono sanare, ad un certo punto ti fai forza e guardi avanti, cerchi di costruire ponti che attraversano le voragini che la vita ti apre, tuo malgrado. Così io ho fatto con Te, nei giorni che passano cerco di godermi la vita che tu mi hai donato. Quando posso, qualche volta quando ne sento il bisogno, passo a trovarti, e parliamo. Come l'ultima volta, pochi giorni prima della fine dell'anno, in cui ti ho chiesto, per la prima volta da quando mi hai lasciato,  una cosa per Me, e tu hai esaudito il mio desiderio.

 

Voglio essere Felice, Madre.

 

Però oggi è il nostro giorno, da nove anni a questa parte.

Per cui abbracciamoci nel ricordo, e piangiamo insieme.

 

 

Supper's Ready

Siamo i momenti che scegliamo di indossare.

 

L'intensità che ci mettiamo, dice molto di noi.

 

Soprattutto quando abbiamo tutto da perdere, e nulla pare destinato a salvarsi.

 

La sera che postai Supper's Ready suonata da Hackett con la sua band c'erano delle parole rotolate come pietre dalla cima di un monte che mi avevano schiacciato. Volevo andare a dormire, e non riconnettermi più, per non leggere più quelle parole, e altre parole del genere. Avrei fatto sprofondare volentieri l'isola di Cross. 

 

Poi mi sono ricordato della massima di Lao Tse: "Anziché maledire il buio, accendi una candela". 

 

Così ho spento il faro, e acceso un falò. Se non riuscivo a farmi comprendere dalle onde, forse mi avrebbero ascoltato le stelle.

 

Dopo venti minuti alle spalle, alcuni in tempi dispari, Hackett ad un certo punto guarda in alto, quasi in cerca di ispirazione, spalanca gli occhi, apre le mani, alza il pollice ,  si piega in un cenno di assenso, e si carica letteralmente sulle spalle un brano colossale (che lui,beninteso, ha contribuito a scrivere) con 40 anni di storia sul groppone, ma è il modo in cui lo fa, al di là della gran tecnica e del suo indiscutibile tocco, che dice molto di lui. Con la sua chitarra è come se avesse risollevato Atlantide dalle disgrazie in cui era sprofondata. Sono minuti di Pathos, di Epos, di Eros (Amore), di altre parole che non riesco a trovare. Lui il modo di aprire un varco nel buio lo trova, trova uno spiraglio anche per me, sepolto sotto le macerie. 

 

Quando vedo, ascolto questi straordinari musicisti dare così tanto, suonare con quella passione e tenacia, ispirati e mai sazi, capisco perché dobbiamo metterci sempre quel qualcosa in più nelle situazioni che ci investono, che spesso andrà anche sprecato ma, quando serve, ti cambia gli orizzonti e le prospettive.  

 

Non risparmiatevi, mai.

Non suonate per la gloria, fatelo per voi, e per chi vi resta accanto, in silenzio, senza chiedere nulla in cambio. 

 

 

 

 

 

The Desert Song

Questa notte la Luna si è presa gioco di me.

 

Ha sollevato onde gigantesche, implacabili nel loro ghigno beffardo, che hanno riversato di tutto sulle mie sponde. Non ho potuto far altro che assistere impotente, asserragliato nel mio faro.

 

Stamattina, nella quiete della giornata primaverile, ho ancora nelle orecchie quel fragore assordante di quei frame, l'isola pare emersa da uno scenario apocalittico di devastazione. Pezzi di legno, corde, ricordi che incagliati galleggiano, aneliti ricoperti di terra, sgualciti nella loro tenera commovente bellezza. 

 

A volte ci si sente così piccoli, quasi inconsistenti, nonostante gli sforzi profusi. Si fa fatica persino a provare rabbia, dopo un'iniziale sfuriata. Resta una tristezza che galleggia negli occhi nella malinconia che ammanta il cuore. La Luna perpetua la maledizione di Atlantide, il sogno irragiungibile, inafferrabile. Guai osare sfiorarlo. Ti sbalza furioso ai bordi del Cosmo. 

 

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Ho amato dal primo istante quest'isola solitaria e arcigna, avvolta da una soverchiante bellezza, da eleggerla a casa, nonostante le difficoltà di vivere in un luogo sperduto, dimenticato da Dio e dall'uomo. Ho tentato di renderla accogliente,  resistendo allo sferzare dei venti,  cullandomi nello sciabordare sussurrante delle onde che mi chiamavano a riva. E sono convinto che tornerà a splendere, perché ci metto amore nel fare le cose.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

Se dovessi portare un disco su un'isola deserta non avrei dubbi, non sarebbe il solito celebre nome, quanto qualcosa di remoto e ignoto che mi ha scardinato il cuore. Una sequela di brani che soffia, graffia, scartavetra l'anima, che nel minimalismo strumentale è capace di elevare cattedrali sonore. Qualcosa di simile ai nervi d'arpa di ungarettiana memoria, che talvolta risuonano, qui frustano anche. Mi piacerebbe riuscire a scriverne degnamente, di questo gruppo, di questo disco, delle sue perle incastonate nell'oblio, che ancora assordano. Non so se ne sono capace, ma ci proverò, come sempre darò il massimo. Mentre inizio a rassettare l'isola, ne diffondo in aria un brano. Voglio veder danzare bracciarli di polvere e spirali di foglie sulla mia testa. Voglio spazzare via questa amarezza che impasta la bocca. Voglio essere felice, con tanto e con poco, dietro quei orizzonti in cui sovente mi perdo.

 

~~~~~~~~~~~~~

 

 

Dancing

Tutto è iniziato così.

 

Come mi abbracci.

Come mi guardi.

 

Non dimenticarlo.

Mai.

 

 

Con Infinite Voci

 

  

 

I luoghi preziosi,

le promesse speciali.

 

Epitaph

“Si può essere felici senza smettere di essere tristi”

 

E' una frase di Marguerite Yourcenar, tratta dal suo primo romanzo, Alexis o il trattato della lotta vana. Mi ha sempre fatto riflettere, e a distanza di anni mi fa ancora una certa impressione. Come tutte le espressioni apparentemente paradossali, è vicina al cuore della verità degli uomini.

 

Più si arriva in alto, più l'aria si fa rarefatta, si è esposti alle correnti dei sentimenti. E per chi ha un animo introspettivo, nervi scoperti e ipersensibilità di fondo, non è così raro oscillare da un polo all'altro. Non so se vi è mai capitato di stare con una persona amata, e intristirvi ancora prima di salutarla, perché la vostra mente è già proiettata al dopo, al momento dell'assenza. Oppure vivere uno stato di grazia, e sentirvi in colpa perché qualcuno vicino a voi, in quello stesso istante, sta soffrendo per qualcosa o qualcuno. Sono tante le ragioni per cui la malinconia si affaccia anche durante un momento di gioia, alle volte ci si mette la paura di volare, altre quella di cadere e farsi male, oppure l'errata convinzione di aver visto e provato tutto dalla vita da non aver diritto ad altro. Chi ha vissuto a lungo in solitudine, ed è spesso dovuto bastare a se stesso, calandosi nei propri pozzi interiori, poi fa fatica a chiudere quelle botole.

 

La felicità è un di più che aggiunge qualcosa, senza nulla togliere al resto. 

E' zucchero alle labbra, ci delizia e addolcisce l'animo, ma non rimargina le ferite, che bruciano ancora se ci cade sopra il sale. E' vino che inebria e dona euforia, ma non cancella i fantasmi del passato che tornano a galla con le paure quando vengono meno i freni inibitori.

 

Non so perché scrivo queste cose, alle volte le dita si mettono in moto dietro ai pensieri che procedono in ordine sparso. Alle volte si sposano alla musica che mi ronza in testa.

 

Epitaph, la Felicità della Tristezza

 

  

 

Hemingway

Mentre mi incamminavo verso il promontorio, ho scorto un fiore. Mi sono inginocchiato, e l'ho accarezzato. E mi sono balenate queste parole.

 

Sapeva di prati al sole e inchiostro fresco

 

Visioni Di Archimede

Alle volte mi capita di guardarmi indietro per comprendere dove ho perso il segnale.

Altre per domandarmi se quello che ho vissuto era ideale o reale.

E poi mi guardo indietro per domandarmi dove voglio andare.

Alla fine, mi sembra tutto un grande naufragare.

E non capisco mai se sono io a volerlo oppure è così che deve andare.

 

Poi guardo avanti, e vedo il mare.

 

Non voglio rinunciare a bagnarmi, a tremare.

 

Stati di Immaginazione

Stati di Tensione Emotiva e Creativa

 

Stato che salti oltre la Stasi

 

 

Street Spirit

Vorrei passare una vita per strada

e non dover tornare indietro mai.

Trovarti dietro ogni angolo,

e poi perderti, e ritrovarti ancora

alla svolta successiva.

Affacciarmi nei tuoi sguardi lontani ed assorti.

E poi sedermi sulle tue labbra

ad ammirare il salto delle cascate,

rapito dal rombo inumidito di nebuloso fragore.

 

 

It's A Miracle

Tu sei un Miracolo

caduto nella mia vita

persa alla deriva.

Ti cercherò ovunque,

dietro ogni nuvola,

dentro ogni goccia d'acqua,

in ogni granello di sabbia,

sopra ogni petalo,

sotto ogni foglia,

sulle creste delle montagne,

in ogni filo d'erba,

dentro le lacrime,

in ogni risata,

dentro ogni conchiglia,

nei borghi arroccati,

lungo ogni strada,

nei pulvIscoli di stelle,

nelle carezze di luce,

negli squarci d'amore.

 

Amo ogni scorcio di Te 

 

 

To Bid You Farewell

Una domenica.

Tante domeniche.

 

Atmosfere e paesaggi di solitudine.

Te la giochi con le nuvole e la schiuma del mare.

 

Poi arriva la musica, che ti salva e ti eleva da terra.

 

Le lune propiziatorie

affacciate sugli scogli

agitano le maree

che schiumano amore.

 

Bocca di Luna

baciami nell'occulto

e divorami in silenzio.

 

 

Burden

Sfumature di suoni,

nuances di colori.

I pensieri si fanno liquidi

mentre scorrono nelle pareti

a picco sui sensi scossi.

Colano a valle

gli istanti bradi

delle vertigini d'amore.

Divelti i cancelli

del pudore,

sospirano le Gole.

 

 

To Rid To Desease

Chi glielo dice al vento

che le tue labbra

procurano maggior turbamento?

 

Schiuma la rabbia dell'invidia,

gli scogli l'arrestano a riva.

 

Si profilano intricati orizzonti

che sciolgo in audaci racconti.

 

Non credete agli incanti?

Vi restano i pianti.

 

 

 

The Sky Above The Rain

Certe notti sono

un buco nero

in cui perdi

il filo e il segno,

un pensiero,

il ricordo,

il significato

di un gesto,

le ragioni

del momento.

 

Certe notti

non sono,

semplicemente

accadono.

Nel più assoluto

silenzio.

 

 

A Fair Judgement

Io non rinuncerei ad andare

qualora tu non mi dovessi seguire,

sono abituato a svegliarmi solo

mentre sogno di averti accanto.

Magari un giorno mi rileggerai

e verrai a chiedermi, come stai?

Sto, sullo scoglio

dentro un guscio d'acqua

che mi canta la ninna nanna

e mi addormenta.

 

 

A Love Supreme

Le ferite dell'anima

non si curano con le parole,

servono labbra abili

a succhiar via il dolore,

occhi capaci

di sciogliere resistenze,

mani che sappiano

come spalmare amore.

 

A Love Supreme

 

Una dichiarazione di Libertà

Per animi randagi e cuori indomiti

 

Quando la musica si eleva a preghiera,

Angeli e Demoni si arrestano in volo

e rapiti ascoltano.

 

 

Windowpane

Per quanto ci ostiniamo a scansarle,

le malinconie, le nostalgie,

sono salutari per la purezza 

delle nostre anime,

nel loro sgorgare autentico,

nel ripulirle dalle scorie.

 

Ho questa immagine.

 

Io e te dopo un'accesa discussione.

Tu, affacciata dal balcone della camera,

fumi una sigaretta, dandomi le spalle.

Non ti vedo, ma sento che hai

il volto rigato di lacrime.

Io non so più cosa dirti,

e mi avvio verso la porta.

Mi pesa lasciarti cosi,

ma non vedo altra soluzione

che andarmene.

Apro la porta ma,

non riesco a varcare la soglia.

Mi volto, e sei ancora li 

con le spalle girate,

forse con gli occhi chiusi,

nell'attesa di quel fottuto

... (rumore porta che si chiude)

che ti spacca il cuore,

mettendo fine alle torture.

E invece no.

La accosto piano...

Non la chiudo.

Mi volto.

Torno sui miei passi.

Ti abbraccio da dietro.

Forte.

Ti volto.

Si che hai il volto rigato di lacrime.

Ti bacio e le bevo.

 

Vedi amore, o troviamo il modo

di sorprenderci restanto abbracciati

o... affondiamo entrambi.

 

Mi piace questa musica, questi tempi,

questa batteria, questa voce,

questi mutamenti di paesaggi sonori, 

questo non darsi mai per scontati,

quando si ascolta la musica,

quando si posta.

 

 

Harvest

E mentre sei li china che scrivi

con gli occhi stanchi

io ti immagino radiosa

a correre tra gli alberi.

Sento i pensieri frusciare

eleganti e liberi come cervi.

Sei bella quando crei,

filtri come luce,

abbagli gli occhi miei.

 

Andiamo a dormire.

Ti rimbocco le coperte.

Al risveglio ti preparo il caffè.

 

Buonanotte

 

 

Echoes

Un faro illumina di notte il mare di fronte, manda segnali alle navi e alle stelle, governa le rotte. Per chi lo abita è un cero votivo sull'altare dei ricordi. Quando scegli di ritirarti su un'isola deserta a fissare l'orizzonte, fatto di onde sotto una volta celeste, metti in conto che loro torneranno a bussare. 

 

Dall'isola non scorgi le radici che affondano nel mare fino al cuore della crosta terrestre. In un uomo è difficile individuare gli spuntoni del dolore, il deserto della solitudine, le sorgenti dell'amore. E' tutto sepolto in fondo all'animo, al buio, nel silenzio del passato vissuto. I ricordi operano come il sangue nel cuore, rimettono in circolo tutto. Come, quando, perché, non è dato sapere. 

 

"Sei come una figura collassata, degenerata al centro"

 

un giorno mi dissero, leggendo quello che scrivevo. E io immaginavo un buco nero di cui intuivo la devastante intensità senza coglierne il fondo.

 

Spesso illude la passione, erutta magma dal nucleo delle nostre risorse, concentrate tutto in un punto in un dato istante. Eccita, libera, scuote, infine spossa. Resta il fragore assordante dell'immobile, quando l'universo si placa.

 

Mi sono ritirato su un'isola deserta sondando le striature del dolore nella sedimentazione del tempo fino a scorgere le matrici di ogni viaggio.  Nel cuore dell'uomo, in fondo al suo animo oscuro, serve un grande lavoro di scavo, e un accurato lavoro di pulitura e ricomposizione di ogni frammento sottratto alla gelida morsa dell'oblìo. Come un viaggio al centro della terra, alla ricerca del tempo perduto, incastonato nel cuore della roccia, per cavare pochi grammi di luce e colore in forma di gemme.

 

Ero un'isola abbandonata e inospitale, battuta dal vento e dalle onde, fuori dalle rotte. Inizio a scorgere navi all'orizzonte, cariche di buoni sentimenti,  che vogliono approdare sulle mie coste, battere i sentieri tracciati dalle mie parole.

 

Il faro mi ha insegnato a puntare lontano e alto, restando ancorato nel profondo.

 

 

The Messiah Will Come Again

Piove.

A tratti mescola acqua a neve.

Si placa.

Riprende.

Vento di baruffa.

 

Il cielo è vivo.

Anche quando si lecca le ferite

non rinuncia

a dettare il suo umore.

 

Non si piega,

non si spezza,

tuona. 

 

Scandisce a chiare note,

con umido fragore.

 

Blu di blues,

la vertigine che provo

quando ti vedo,

quando ti leggo.

 

Precipito 

nel morbido.

Affondo nell'estasi.

e finalmente

respiro.

 

 

Il Mio Ruolo

Chissà dove sarai ora.

Ti immagino

capelli al vento

e zaino in spalla

lungo la strada.

 

Lontano da tutti,

ma non da me.

 

Io sono ovunque,

nelle agavi del deserto,

negli anemoni del mare,

affacciato dietro le stelle,

nei salti delle cascate.

 

Non esiste luogo,

tempo e spazio

che possa nascondersi

alla luce del faro.

 

Il mio ruolo

è proteggerti,

guardarti le spalle,

troverò il modo

di restarti accanto.

 

 

Stairway To Heaven

 

Hai atteso che mi addormentassi,

sei scesa a porgermi la tua carezza.

Il vento sussurra in cima alle montagne.

Da li si scorge il mare.

 

Il pifferaio ti sta chiamando,

vuole che tu lo segua

 

a portare nel cuore della notte

nei sogni della gente

tutta la musica e l'amore

di cui sei capace.

 

Cara signora,

senti il vento soffiare

e lo sapevi

che la tua scala è fatta

di vento che sussurra 

 

Zoso e Maat ti hanno ricondotta a me.

 

It makes me wonder.

 

Questo mi stupisce.

Tu mi meravigli.

 

E scendiamo per strada

con l'anima più piccola dell'ombra

là cammina una signora che tutti conosciamo,

che fa splendere la luce e vuole dimostrare

che tutto continua a tramutarsi in oro.

E se ascolti molto attentamente

prima o poi la melodia giungerà a te

quando tutti sono uno e una cosa sola è tutto

essere saldi come una roccia e non un sasso che rotola.

 

And she's buying a Stairway to Heaven.

Interstellar (Main Theme)

Esistono galassie così vicine da collimare che potrebbero sfiorarsi, persino toccarsi, ma qualcuno ha deciso che non può essere. Non deve essere. Ci si limita a sbirciarsi clandestinamente.

 

Si vive al passato ignorando il presente, senza futuro alcuno. 

 

Che spreco di risorse e di energie. Che inutile narrazione. Certe cose un faro non le arriverà mai a capire. Lui ragiona su un piano più semplice. Dalla terra osserva il mare e il cielo, due mondi che, quando sono ispirati, si compenetrano. 

 

Un pulviscolo di scuse ci disperderà.

 

 

 

Sailing

Barlumi di spazio

si liberano.

Come lucciole di notte

in mano si posano.

 

E viene giorno.

 

Il mare è calmo.

Il vento è leggero,

affilato.

 

Salpo,

lascio a terra

lo zaino.

Per le zavorre

c'è sempre tempo.

Per gli appunti

basta lo sguardo,

la mente tesa,

l'anima sgombra,

il cuore in tumulto.

 

Prima o poi approdo

all'isola

che non fa per me.

 

 

 

I Am The Sea - The Real Me - Quadrophenia

Ci salverà un abbraccio.

Blu.

Come te.

Come le nostre profondità,

che oggi si cercano

e un domani, 

altrove,

si congiungeranno.

 

 

 

Ho scelto di essere mare

e risuonare,

sbattere avanti e indietro

le mie onde

sulle medesime sponde.

E bagnare molti

dei tuoi pensieri,

appena mi sfiori.

 

Trittico Quadrophenico

 

 

 

Hope Leaves

Ho perso il conto delle volte

che mi ha salvato la musica 

quando volevo serrare

gli scuri del mio cuore

per arroccarmi nel dolore.

Lei bussava alla finestra

impedendomi di commettere

questa grande sciocchezza.

Sembrava dirmi ...

 

qui deve passare

aria e luce,

deve uscire il dolore,

fai entrare amore.

 

La musica, come la scrittura,

mi ha spesso tenuto a galla

arginando ogni tentativo 

di deriva dell'anima.

 

E' un discorso astratto alla mente

accecata dalle sofferenze,

eppure concreto nel cuore

che trae conforto dalle carezze.

Per questo va lasciato respirare,

quando il dolore annebbia la ragione.

 

Accade nella vita

che vecchie speranze crollino

ma non esiste rovina

che possa impedire

che di nuove ne germoglino.

 

Tu lascia aperta la finestra.

Sempre.

 

 

Clavicula Nox

Certe sere si consumano lente

come sigarette inghiottite dalla notte,

resta nell'aria l'odore acre

di poche boccate d'evasione

corpose, animate.

Quel senso fugace

che impasta la bocca

alla ricerca di improbabili

vie di fuga.

 

Non c'è luce in cielo,

si è bevuto le stelle,

giace disteso, ubriaco

col cappello calato in volto.

 

Farfuglio parole senza senso

perché in fondo, quel che cercavo

l'ho già trovato.

 

 

Dirge For November

Tu,

capelli di fieno

e labbra di corallo,

tu

che sussurri

parole di miele

mentre

mi sbrani

l'anima.

 

Tu,

il tuo incedere

acustico

ipnotico

nello scintillare

del metallo.

 

Ti aspetto a riva.

Stanotte.

Nell’ora di alta marea.

 

La furia delle onde

ci trascinerà via.

 

Calerà la luna

a sedare il mare,

riservandoci

le sue sponde

sacre.

 

Dove troveremo

finalmente

pace. 

 

 

Seven

Le apnee celesti

nelle notti infinite

di sinuose correnti 

che lambiscono i piedi

di baci affluenti.

 

E mi perdo nel cosmo

al largo dei giorni

nel cielo capovolto

che stravolge orizzonti

in cui navigo assorto.

 

 

One Of These Days

Ho passato interi giorni a fissare l'orizzonte confidando nel tuo ritorno. Lanciavo sassi al mare, sperando ti parlassero di me. Scrutavo il cielo immobile. Nessun segnale dalle nuvole, o dalle stelle.

 

Poi un giorno si è alzato un vento che ha inanellato spirali di polvere, un segreto tormento che mi ha danzato di fronte. Ho udito uno sciabordiò d'acqua alle spalle. E sei apparsa tu, in tutta la tua stanca bellezza, il volto segnato dal malessere, gli occhi liquidi, i lunghi capelli gocciolanti d'acqua. Ti sei avvicinata senza proferir parola,  chinando la testa sulla mia spalla.

 

Non ti ho chiesto nulla. Ero felice così, di averti nuovamente tra le mie braccia. Abbiamo fatto l'alba attendendo il posarsi del vento, e ti sei addormentata tra le mie labbra. Sirena nuovamente  serena, finalmente distesa. La tempesta interiore è passata. Bentornata.

 

 

The Drapery Falls

Io

non so leggerti

e a volte mi perdo

nelle derive melliflue

che colpiscono

come ondate sonore.

 

Ma ho promesso

di proteggerti

sempre,

starti accanto

nei momenti difficili,

e ho giurato di amarti

ad ogni battito di cuore.

 

Non ho paura delle ombre

che si agitano nei boschi,

solo che alle volte nell'anima

si  annidano autentici mostri

da trafiggere con spade di luce

forgiate dai sentimenti duraturi

affilate nelle emozioni forti.

 

L'Oltre è un approdo difficile,

una promessa da rinnovare ogni istante

lungo un cammino pieno di insidie.

Però per noi, è l'unica meta possibile.

 

 

Moon Above, Sun Below

 

 

 

Velature Notturne

 

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