E spesso la mia giornata si spegne
termina il suo rutilare,
sembra la puntina
che finisce la sua corsa sul disco.
Lei ha il suo traguardo, cieco,
io ho il mio silenzio, un ronzio,
come quello della luce al neon,
di cose lasciate sospese.
Vivo una vita non mia, mi dico,
vorrei rapirmi e portarmi aliunde,
un sequestro di persona, un ratto di angosce,
un tenue profumo di limone,
un campanile che rintocca l'ora,
un attimo di cioccolato e menta.
Mi accontento di poco...
Mi accontento di essere altro.