Come i pensieri
senza madre, figli dello stesso padre
bagnati dalla stessa pioggia
ed incollati alla lingua
che sbattono insistenti
contro una porta chiusa,
quelli che al buio
ti fanno compagnia, o la guardia,
sono compagni o secondini;
quando ormai l'alba è morta,
i fiori addormentati nei loro colori,
la terra stanca sotto la notte
che cade lieve a consolarci,
o a ricordarci del nostro martirio.
Ed io sogno una improbabile rinascita.
La spiga sotto al martello
Sono come l'inverno (Clicca qui)