Racconto, la trama di un inverosimile storia. Ma i fatti sono true story.
Noel Biderman divienta amministratore delegato dell' Ashley Madison a Toronto Canada, l'app. per tradire il partner, detto il sito per adulteri. Il sito all'avanguardia, con il motto "quando la monogamia diventa monotonia: la vita è breve, regalati un'avventura", garantisce riservatezza e discrezione, valori fondamentali del brand, e si trasforma in un'impresa di portata globale. I profitti ammontano a milioni di dollari, rivelandosi una vera e propria miniera d'oro. Noel, puntava a trasformare l'azienda in una società pubblica quotata alla Borsa di Toronto e in una società per azioni. - Nelle sue numerose apparizioni televisive (atte sempre a sponsorizzarsi) Noel si presentava come un uomo felicemente sposato e monogamo, descrivendo la sua vita familiare come quella di un marito e padre devoto. Tuttavia, affermava - cito testualmente- “Non tutte le coppie sono felici, le relazioni clandestine aiutano, non me ne preoccupo”.
Ma tutto ebbe una svolta, in un giorno d'estate, qualsiasi: 13 luglio 2015. L'attacco informatico. Il messaggio degli hacker -“Noi siamo l'Impact Team, abbiamo preso il controllo di tutti i sistemi del vostro ufficio e vostri domini. Ashley Madison deve chiudere immediatamente e permanentemente”. Di solito, gli hacker sottraggono dati per rivenderli, mantenendo tutto nell'anonimato. Tuttavia, l'Impact Team ha un obiettivo diverso: Ashley Madison DEVE CHIUDERE, altrimenti i dati di ogni cliente nel database verranno resi pubblici.(Nomi, indirizzi, fantasie sessuali, tutto. Persone di spicco come il figlio di Joe Biden ma anche religiosi, militari, procuratori, dirigenti - 37 milioni di iscritti gettati alla gogna pubblica.)
La polizia lo descrive “una fuga di dati ai danni dei civili”; promettendo anche una ricompensa di mezzo milione di dollari per chiunque avesse avuto informazioni. Nessuna chiamata, nessuno sapeva niente! Pochi giorni dopo,le informazioni degli "infedeli" furono divulgate, circolando tra telegiornali, talk show e media, con ripercussioni drammatiche sulla vita privata delle persone coinvolte, che hanno portato anche a casi di suicidio.
Impact Team, i cui membri non sono mai stati identificati, considerava Biderman uno spacciatore che sfruttava i drogati (di sesso). Attraverso la diffusione di alcune sue email private, venne alla luce un vero e proprio vaso di Pandora: un uomo, Noel, dedito al lusso, con numerose relazioni con escort. Si scoprì che aveva assunto hacker per sabotare i siti concorrenti. Garantiva, dietro pagamento, di cancellare ogni traccia dei clienti coinvolti con Ashley Madison, ma la sua sicurezza informatica, si rivelò approssimativa e facilmente compromettibile. Inoltre, dichiarava un equilibrio di genere tra gli iscritti, con un 60% di uomini e un 40% di donne, ma in realtà la maggior parte degli account femminili erano falsi. Dalle indagini, risultarono provenire tutti dallo stesso indirizzo email aziendale. (Testimonianza dei dipendenti: ”Ci fornivano fotografie e noi inserivamo, dati falsi, seguendo le preferenze sessuali appetibili agli uomini.”Mano alla carta di credito, utenti conversavano con impiegati dell'azienda o chatbot automatici. (Che estorsione squallida!!!)
Furono avviate diverse cause legali, sia individuali che collettive, e l'azienda si vide costretta a sborsare 11,2 milioni di dollari per la mancanza di adeguate misure di protezione della privacy dei clienti. (Le vicende che hanno portato ai vari suicidi sono estremamente tristi, così come le testimonianze dei familiari, vittime ignare di quanto stava accadendo.)
In seguito a questi eventi ignominiosi, la legge avviò le indagini necessarie; tuttavia, il motore che sembrava non fermarsi mai, senza alcun scrupolo, Noel Biderman, fu colpito e affondato dagli hacker.
Il team Impact, simile a V per Vendetta, ha fatto giustizia demolendo le pratiche della leadership?
C'è stata una modifica nella dirigenza e nelle politiche sulla privacy, ma attualmente l'app Ashley Madison vanta 85 milioni di utenti in tutto il mondo. Questo evidenzia che, sebbene i leader possano cambiare, il fenomeno del "tradimento" continua a essere “in voga”.