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FemmeNoire 18 dicembre

 

༺ 𝓓𝓪 𝓬𝓱𝓮 𝓱𝓸 𝓻𝓲𝓬𝓸𝓻𝓭𝓸, 𝓼𝓮𝓷𝓽𝓸 𝓵𝓪 𝓷𝓮𝓬𝓮𝓼𝓼𝓲𝓽à, 𝓪𝓵𝓶𝓮𝓷𝓸 𝓾𝓷𝓪 𝓿𝓸𝓵𝓽𝓪 𝓪𝓵𝓵'𝓪𝓷𝓷𝓸, 𝓭𝓲 𝓲𝓷𝓽𝓻𝓪𝓹𝓻𝓮𝓷𝓭𝓮𝓻𝓮 𝓾𝓷 𝓿𝓲𝓪𝓰𝓰𝓲𝓸 𝓫𝓮𝓷 𝓸𝓻𝓰𝓪𝓷𝓲𝔃𝔃𝓪𝓽𝓸.

È 𝓾𝓷'𝓮𝓼𝓲𝓰𝓮𝓷𝔃𝓪 𝓲𝓷𝓷𝓪𝓽𝓪 𝓬𝓱𝓮 𝓶𝓲 𝓹𝓮𝓻𝓶𝓮𝓽𝓽𝓮 𝓭𝓲 𝓪𝓹𝓻𝓲𝓻𝓮 𝓰𝓵𝓲 𝓸𝓬𝓬𝓱𝓲, 𝓭𝓲 𝓹𝓮𝓻𝓬𝓮𝓹𝓲𝓻𝓮 𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪. 𝓢𝓹𝓮𝓻𝓲𝓶𝓮𝓷𝓽𝓪𝓷𝓭𝓸...𝓿𝓲𝓿𝓸 𝓿𝓲𝓽𝓮 𝓪𝓵𝓽𝓻𝓾𝓲, 𝓲𝓷𝓬𝓻𝓸𝓬𝓲𝓸 𝓵𝓲𝓷𝓰𝓾𝓮, 𝓾𝓼𝓲 𝓮 𝓬𝓸𝓼𝓽𝓾𝓶𝓲.

𝓞𝓰𝓷𝓲 𝓿𝓸𝓵𝓽𝓪 𝓶𝓲 𝓻𝓲𝓬𝓸𝓻𝓭𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓲𝓵 𝓶𝓸𝓷𝓭𝓸 𝓷𝓸𝓷 è 𝓾𝓷𝓪 𝓼𝓬𝓪𝓽𝓸𝓵𝓪 𝓬𝓱𝓲𝓾𝓼𝓪 𝓭𝓲 𝓾𝓷𝓪 𝓹𝓲𝓬𝓬𝓸𝓵𝓪 𝓬𝓲𝓽𝓽à, 𝓶𝓪 𝓾𝓷 𝓵𝓾𝓸𝓰𝓸 𝓻𝓲𝓬𝓬𝓸 𝓭𝓲 𝓼𝓬𝓸𝓹𝓮𝓻𝓽𝓮 𝓭𝓪 𝓯𝓪𝓻𝓮. ༻ FM

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FemmeNoire 17 dicembre

Cambiamento di fuso orario, con le lancette indietro di sei ore. Non sarà semplice adattarsi in pochi giorni. Qui sono quasi le tre, dovrei riposare.

Durante le festività, New York si trasforma in un enorme parco divertimenti, con un'infinità di luminarie colorate. I celebri biscotti di pan di zenzero, le torte di mele e di cioccolato creano momenti dolcemente indimenticabili. Anche se ci sono dieci gradi, di  giorno, e si alternano sole e pioggia, l'atmosfera che avvolge le strade di Manhattan e dei quartieri circostanti, come Dyker Heights (dove le decorazioni non conoscono limiti di spesa), è davvero da vedersi e godersi!

Consigliato!!! (Con guardaroba al seguito da imbacuccamento.)

 

 

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FemmeNoire 16 dicembre

16 ɖıƈɛɱცཞɛ 2024

 

Nella comunicazione verbale abbiamo a disposizione diverse strategie per farci capire, come l'intonazione, i gesti, le espressioni facciali, i movimenti , al contrario, nella comunicazione scritta, la comprensione dipende esclusivamente dalle parole che decidiamo di utilizzare.

 La Divina Commedia è considerata una delle opere più importanti della letteratura di ogni epoca. Tuttavia, scrivere in stile "Dante Alighieri", in questa sede.  Beh!

Un post, che sia lungo o breve, deve essere chiaro e comprensibile per tutti i lettori, siano essi abituali o occasionali, che visitano le nostre pagine, corretto?

Ora vi faccio una confidenza. Mi prendo la responsabilità di ammettere di avere dei deficit cognitivi, poiché in alcuni post, anche se brevi, non riesco a comprendere il contenuto o a chi siano rivolti.

Sembra che si pensi che righe elaborate e pompose conferiscano automaticamente maggiore autorevolezza. Più il messaggio è complesso e articolato, più viene considerato "importante".

Premetto che ho una grande passione per le persone complesse e multidimensionali, compresi coloro che dimostrano creatività in relazione alle situazioni e ai contesti.

Tuttavia, alcuni post sembrano formulati con linguaggi e con simboli alieni, simili ai cerchi nel grano, che personalmente non riesco a decifrare. (E non mi interessa affatto.)

Liberi di fare come preferite ma per me, avere o non avere questi nella lista amici o nelle reazioni, soprattutto leggerli, non mi aggiunge niente.

Adoro l'umiltà. Detesto la megalomania. -Ite missa est-

 

 

 

 

 

 

 

 

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FemmeNoire 13 dicembre
Diɑɾiσ ɗi bσɾɗσ, ɗɑtɑ ɑstɾɑle 13 Diceɱbɾe 2024

 

Il mondo si dirige verso l'ignoto. Notizie sempre più crudeli, giorno dopo giorno. Quando sembra che la situazione non possa peggiorare ulteriormente, ecco che emergono notizie di omicidi o atti di violenza che superano ogni immaginazione, anche quella più oscura e malata. Il dolore e la disperazione sono diventati una costante nella nostra realtà, che spesso sembra accadere solo ad altri (noi solo spettatori).

 

Le cattive notizie ci saranno sempre.Dure a volte le ore del vivere. Vanno affronate, occorre agire.  Stacco da tutto ed esco: ecco la regola.

 

Mi concedo una passeggiata serena. La pioggia, che di solito associo a malinconia e tristezza, oggi mi infonde calma e un senso di serenità. Rinfrescante e gratificante allo stesso tempo.

La pioggia intensifica i colori e gli odori della natura, per un'esperienza sensoriale unica!

 

È il momento ideale per riflettere, per ascoltare me stessa e liberare la mente dai pensieri negativi. Sento la potenza della natura, imponente e sovrana… è straordinario!

Questa è felicità: un insieme di emozioni che mi regalano benessere.

 

 

 

 

 

 

 

 

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FemmeNoire 12 dicembre

 

   ¹² ᴰⁱᶜᵉᵐᵇʳᵉ ²⁰²⁴

 

 

 

 

Durante un seminario, una donna chiese: "Come faccio a sapere se sono con la persona giusta?"Il docente notò allora che accanto a lei sedeva un uomo robusto, così disse: "Dipende. È il tuo partner?"Lei rispose: "Come fa a saperlo?" - "Lascia che risponda a questa domanda perché è probabile che ti stia assillando." replico il docente. Ecco la risposta:
Ogni relazione ha un ciclo... All'inizio ti innamori del tuo partner. Aspetti le sue chiamate, desideri il suo contatto e ti piacciono le sue stranezze. Innamorarsi non è stato difficile. In realtà, è stata un'esperienza completamente naturale e spontanea. Non dovevi FARE niente. Ecco perché si chiama "innamorarsi".Le persone innamorate a volte dicono: "Mi sono lasciato travolgere". Immagina l'espressione. Implica che eri semplicemente lì fermo, senza far niente, e poi ti è successa una cosa. Innamorarsi è un'esperienza passiva e spontanea.
Ma dopo alcuni mesi o anni insieme, l'euforia dell'amore svanisce.
È un ciclo naturale di OGNI relazione.
Lentamente ma inesorabilmente, le telefonate diventano un fastidio (se arrivano), il contatto non è sempre gradito (quando avviene), e le stranezze del tuo partner, invece di essere carine, ti fanno uscire di testa.
I sintomi di questa fase variano a seconda della relazione; noterai una netta differenza tra la fase iniziale in cui eri innamorato e una fase successiva molto più noiosa o addirittura arrabbiata.
A questo punto, tu e/o il tuo partner potreste iniziare a chiedervi: "Sono con la persona giusta?".
E mentre rifletti sull'euforia dell'amore che provavi un tempo, potresti iniziare a desiderare quell'esperienza con qualcun altro.
È in questo momento che le relazioni falliscono.
La chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta,
ma imparare ad amare la persona che hai trovato.
Le persone incolpano i loro partner per la loro infelicità e cercano la realizzazione fuori dalla coppia.
La realizzazione extraconiugale si presenta in tutte le forme e dimensioni.
L'infedeltà è la più comune. Ma a volte le persone si dedicano al lavoro, a un hobby, all'amicizia, alla televisione in modo eccessivo o a sostanze stupefacenti.
Ma la risposta a questo dilemma NON si trova al di fuori della tua relazione. Si trova al suo interno.
Non sto dicendo che non potresti innamorarti di qualcun altro. Potresti farlo E TEMPORANEAMENTE ti sentiresti meglio.
Ma ti troveresti nella stessa situazione pochi anni dopo.
La chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta, ma imparare ad amare la persona che hai trovato.

Mantenere l'amore non è un'esperienza passiva o spontanea. Devi lavorarci giorno dopo giorno. Richiede tempo, impegno ed energia. E, soprattutto, richiede SAGGEZZA. Devi sapere COSA FARE per farla funzionare. Non sbagliarti.
L'amore NON è un mistero. Ci sono cose specifiche che puoi fare (con o senza il tuo partner), proprio come ci sono leggi fisiche dell'universo (come la gravità), ci sono anche leggi per le relazioni.
Se sai come applicare queste leggi, i risultati sono prevedibili.
L'amore è quindi una SCELTA.

                                                                                                                            (𐌃𐌀𐌋 Ꮤ𐌄𐌁)

 

ᙁoᥒ ʋoɠꙆɩo ᥙᥒ ᥲຕoɾᥱ ᥲ ຕᥱtᥲ̀,

Ꙇᥲᥴᥱɾᥲto,

⳽ρᥲᥴᥴᥲto ɩᥒ ᑯᥙᥱ.
ᙏɩ ຕᥱɾɩto ϙᥙᥲꙆᥴo⳽ᥲ ᑯɩ ɩᥒtᥱɾo, ɩᥒtᥱᥒ⳽o ᥱ ɩᥒᑯɩ⳽tɾᥙttɩᑲɩꙆᥱ.

(ᖴɾɩᑯᥲ КᥲᖾꙆo)

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FemmeNoire 11 dicembre

₁₁ 𝑑ᵢ𝑐ₑ𝑚𝑏ᵣₑ ₂₀₂₄

 

 

Questo episodio di cronaca, l'ennesimo, è accaduto non lontano da casa mia.

Desidero condividere con voi una riflessione personale, se deciderete di proseguire nella lettura.

Lunedì alle 13:30 a Giussano, in Via Prealpi, una giovane di 24 anni è stata vista correre in cerca di aiuto, dopo essere stata accoltellata alle spalle dal suo ex fidanzato. La ragazza è stata ricoverata in gravi condizioni. Il suo ex, un marocchino di 26 anni, aveva già minacciato di "ammazzarla e rovinarla con l'acido". Nel novembre 2023, aveva tentato di aggredirla con l'acido, ma non era riuscito "completamente" nel suo intento. Al momento dell'accoltellamento, era già sotto accusa per stalking e lesioni. Ha approfittato di un permesso di uscita, violando così il divieto di avvicinamento, per compiere l'atto violento. Un esempio, tra tanti, di donne che denunciano, denunciano e ancora denunciano, MA il carnefice è sempre “alle spalle”, pronto ad uccidere. Sono misure restrittive sufficienti?

 

Ieri sera ho seguito la trasmissione "Sopravvissute", interviste a donne che, come dice il titolo, sono sopravvissute a maltrattamenti, violenza psicologica, violenza fisica e tentativi di omicidio da parte dei loro partner. Si tratta di storie difficili, segnate da anni di paure, indagini, detenzioni, arresti e, infine, questi criminali, non avendo portato a termine l'intento omicidiario, sono ANCORA a piede libero.

A conclusione dell'episodio, dedica finale, una frase di Cesare Pavese:

"Ma ricordati sempre che i mostri non muoiono. Quello che muore è la paura che t'incutono."

Ma... Davvero? Davvero è possibile che la paura che i "mostri" suscitano scompaia?

Ci sono ancora donne sole, tormentate dall'incubo che il loro aguzzino possa tornare mentre le Istituzioni e il sistema giudiziario sembrano voltare le spalle.

Ho la convinzione che i mostri godano di complici, soprattutto quando,  rei di crimini efferati,  usufruiscno della condizionale a metà pena.

Indovinate quale sarà la loro destinazione?

 

Ogni storia raccontata contribuisce a creare una crepa a questo “muro della vergogna” -

 

 

 

 

 

 

 

 

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FemmeNoire 09 dicembre

 10 DιƈҽɱႦɾҽ 2024

 

 

 

 

Siamo capaci di comunicare, scrivere e dimostrare il nostro affetto?

Poiché ciò che condividiamo, post dopo post, rivela molto su di noi; ritengo sia fondamentale dedicare tempo e attenzione a cose e persone che sono veramente rilevanti nella nostra vita.

Le Priorità-    -  Primo: i nostri figli. -

 

"Non stai crescendo da solo perché io, come madre, cresco, accanto a te, non ti lascio né ti trattengo, ma ci sono quando perdi l'equilibrio.
Il tuo tempo è anche il mio, i tuoi successi dai tuoi primi passi sono anche miei.
Di fianco, per guardarti: i miei occhi che esprimono il mio bene immutabile, i miei occhi, per non perderti di vista neanche quando ti allontani.
Non è necessario che tu allunghi la mano per trovare la mia, non l'ho mai mollata.
Ti amo più di ogni altra cosa, senza alcuna condizione, indipendentemente da ciò che fai o non fai.

Sono profondamente grata alla vita per avermi dato la possibilità di essere madre, e soprattutto di essere  tua madre."ఌ♡

 

 

 

 

 

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FemmeNoire 07 dicembre

⁰⁷ ᴰⁱᶜᵉᵐᵇʳᵉ ²⁰²⁴       ⁽ᴮᵘᵒⁿ ᶠⁱⁿᵉ ˢᵉᵗᵗᵐᵃⁿᵃ⁾

 

 

༻✿༺

Questa piattaforma social sembra permettere agli utenti di utilizzare un numero elevato di pseudonimi. Non mi sorprende affatto trovarmi a interagire con la stessa persona sotto nickname diversi. (This is close to insanity.)

Prestarsi a questo gioco è affascinante: osservare come avvenga questo scambio di identità, con stili di linguaggio e comportamenti variabili a seconda del “personaggio” maschile o femminile interpretato - (Tuttavia, ogni gioco richiede il consenso dei partecipanti) -

Le ragioni dietro a queste scelte (che siano ludiche o cliniche) sono e rimarranno un problema esclusivamente loro.

Non intendo approfondire le dinamiche interpersonali in queste situazioni social.
 

Pensiero dedicato a te, Tizio, Pinco Pallo o Caio Sempronio:

       “IL PRIMO PASSO VERSO LA FOLLIA È CREDERSI SAGGIO”.

 

[Ho sempre avuto grandi difficoltà a gestire la polvere.]

                                                                                                                                                         ༻✿༺

 

 

 

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FemmeNoire 05 dicembre

 

⁰⁵ ᴰⁱᶜᵉᵐᵇʳᵉ ²⁰²⁴

 

 

 

 

 

Una persona che dice sempre in modo diretto, anche in modo brutalmente diretto, quello che pensa, colei che viene definita “senza peli sulla lingua” perché non teme di esprimere la propria opinione in modo franco, può risultare sgradevole e antipatica.

Eppure, come è fondamentale avere un'amicizia che manifesti affetto nei nostri confronti, è altrettanto importante avere qualcuno che, con sincerità e rispetto, sappia essere s c h i e t t o con noi.

Le critiche costruttive e la verità, anche se possono risultare scomode da ascoltare, sono essenziali.

Stiamo percorrendo sentieri pericolosi e commettendo errori. Un vero amico ci avverte, ci consiglia, esprimendosi con ogni buona intenzione: il nostro bene, aiutandoci a riconoscere le opportunità di crescita. Ci fornisce sostegno e ci sta vicino, anche quando, dopo aver preso decisioni errate, dobbiamo affrontare le conseguenze delle nostre azioni. Senza giudicarci. Senza sminuirci.

                      Essendoci (punto).

Riflettiamo: avere accanto solo persone che confermano le nostre opinioni, che ci lodano e ci “solleticano le orecchie” può davvero essere considerata un'amicizia autentica?

Non si può negare che ognuno di noi abbia margini di crescita, e chi meglio di un amico sincero può fornici gli elementi necessari per progredire.

[I migliori amici si aiutano a vicenda a diventare la versione migliore di se stessi. Cit.]

Riflettiamo su noi stessi: proviamo antipatia nei confronti di chi è schietto, o è piuttosto la verità rivelata che respingiamo?

Se nella vostra vita c'è qualcuno che non teme di dirvi la verità, apprezzatelo. Un giorno vi accorgerete di quanto sia stato prezioso questo suo modo di essere.

Per avere amici come questi, è necessario che anche noi siamo amici così.

 

 

 

 

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FemmeNoire 04 dicembre

 

 

 

 

 

✬ڿ✬ È un post di parte, e non so quanti si possano identificare in queste parole.

Io sono cresciuta in un'epoca in cui non c'erano obblighi per allacciare le cinture di sicurezza in auto. Andavamo in bicicletta, vivendo giornate piene di avventure, lanciandoci giù per le discese, senza casco – e a volte anche senza freni! - Sì, qualche volta finivamo a terra con cadute brusche, ma non era un problema: faceva parte del divertimento, della sfida, del modo in cui imparavamo a rialzarci. Le strade sterrate erano prive di auto, solo la natura a fare da sfondo alle nostre scorribande.

Bevevamo acqua da ogni fonte, senza pensare a portare una bottiglietta di minerale pronta all'uso.

La scuola finiva e tornavamo a casa da soli o con qualche amico che condivideva il nostro tragitto, giusto in tempo per pranzare e salutare mamma e papà. Poi passavamo il resto della giornata all'aperto, con una sola regola: tornare a casa prima del tramonto.

Spesso usavamo la scusa di dover fare i compiti a casa di compagni di classe; eravamo sempre in movimento, sempre all'aperto, sempre in gioco. Nessuno possedeva un cellulare per tenerci sotto controllo, e nessuno si preoccupava se eravamo irraggiungibili. La libertà era totale, ovviamente con le dovute raccomandazioni e le conseguenze dirette dei guai che combinavamo. E se i guai erano seri, era raro che incolpassimo qualcun altro o mentissimo; altrimenti, le conseguenze le avremmo subite a casa. (Con qualche scapaccione.)

Si socializzava nelle piazze e per le strade; pochi spiccioli per comprare un ghiacciolo o gelato nei bar. Nessuna geocalizzazione Maps Non c'erano PlayStation, telefoni o altri dispositivi tecnologici. I nostri trofei erano ginocchia sbucciate, lividi e persino ossa rotte. Tuttavia, avevamo qualcosa di molto più prezioso: amici reali.

A scuola, non tutti eccellevano, e chi non veniva promosso ripeteva l'anno senza drammi. Non era necessario uno psicologo per affrontare la situazione; accettavamo il fallimento come una parte naturale della vita. Eravamo educati al rispetto per ciò che ci circondava, per gli adulti, e alla cura degli anziani.

 

La mia adolescenza ha significato crescita, cambiamento e ha segnato l’inizio di un viaggio turbolento verso l'età adulta. Non avevo spazi limitati, circoscritti e tutte quelle norme riguardo alla sicurezza e al controllo, ho imparato ad usare più la capacità di pensiero che le “regole”. Ma non sono una sopravvissuta; al contrario, le piccole scorribande, il cadere e rialzarsi mi hanno forgiata e proiettata verso l'esterno.

 

Ho impresso nella memoria anni di gioia e divertimento..•°*”˜𖥸  

 

 

 

 

 

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