Hai mai scritto qualcosa solo per poter rileggere i tuoi pensieri nel tempo? Non si tratta necessariamente di pubblicarlo o condividerlo, ma piuttosto di intraprendere un viaggio di introspezione.
Voglio capire chi sono esprimendo liberamente ciò che sento, qui e ora. La scrittura ha ancora questo potere: riorganizzare le idee e dare forma al caos interiore. Non è necessario essere scrittori con un diploma in letteratura, né cercare l'approvazione degli altri. Mi sono innamorata della parola pensata e del suo potere evocativo e magico. Nel mio vocabolario ci sono pochi termini, molto semplici e forse con accenti errati, ma capaci di liberarmi da una solitudine che spesso si trasformava in pianto, aprendo finestre sul mio mondo. Penso a parole e le vesto: parole silenziose, immaginate, che riescono a colmare il vuoto opprimente della solitudine.
Oggi viviamo in un'era digitale pregna di esibizionismo: tutti scrivono e mostrano le proprie vite. Non sono sicura se ci sia autenticità e, se c'è, in quale misura. Scrivere per se stessi diventa un atto creativo. È come tenere un diario da riporre in un cassetto, da riscoprire negli anni a venire.
CHI eravamo, COME eravamo...
Sono consapevole che questo spazio non è privato, ma un contenitore con filtri da applicare, dove le persone leggono con una lente d'ingrandimento diversa dalla mia. Scrivo in modo da proteggere la mia privacy. Scrivo per esprimere pensieri che possano evocare emozioni, destinate a riaffiorare nei miei ricordi.
Forse, anche per chi legge, come scrisse Desirè Kariny, diventerò quel “non sono solo ciò che scrivo, ma anche ciò che provi mentre leggi... ti riconoscerai nelle mie parole e nelle mie emozioni...”
Non sarò veloce da leggere, né leggera o chiara, non ne sono certa! Tuttavia, voglio trovare un modo per non fermarmi e per non spegnermi. Voglio rimanere viva.
(Vi assicuro che spesso ho molto più righe da aggiungere, mi contengo ☺ )
- Scrivo per “stare meglio”, non per forza per “fare meglio” -
Sì, penso che non sia necessario inviare messaggi eclatanti. Ognuno di noi ha un compito nella comunicazione: si tratta di essere onesti e riflettere la nostra verità nelle parole che scriviamo.