Mare
Mare
pròvati acquietare
la cresta dell'onda
che rotola notte e dì
incontro all'arenile.
E lì s’infrange
e di risucchio affonda
di fronte a me
che piango per amore.
Oggi il vento soffia
da un cielo in tempesta,
urla il gabbiano
e nella mia testa
tormento è il pensiero
di lui che non torna
e mai più tornerà.
Pianto è quello
che del tempo resta.
Da questo lido
lui un giorno partì.
Io ne aspettai il ritorno,
invano
ed il sogno svanì.
Sbiadì piano piano.