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Mi descrivo

Sono una persona dall'ego sottile, sotto pelle, non corrosa dall'insicurezza, che non copia nessuno, che non deve apparire per forza, dimostrare, elemosinare conferme. Sono presente nella mia verità, libero dall'avidità di voler possedere gli altri e le cose. Cammino a testa alta, intento ad illuminare le mie profondità, gli antri oscuri, le soffitte e gli scantinati dell'anima...

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Scrutare gli abissi
  2. senza mai abbandonare
  3. la fiaccola

Tre cose che odio

  1. Distogliere
  2. gli occhi e il cuore
  3. dall'essenziale

P A S

Chi ha l’anima a fior di pelle
vede tutto, sente tutto:
il tremolio di una voce
il vuoto dietro un sorriso
il gesto che sfugge nel mezzo di una parola.
Chi vive così non passa attraverso il tempo
lo respira
ogni abbraccio è un racconto
ogni pausa un abisso da esplorare.
E mentre gli altri rimangono in superficie
tu scavi
scavi fino a trovare il fondo
dove gli altri non osano guardare.
Vivere così è una danza silenziosa
tra sguardi e sospiri
tra il rumore del mondo
e il suono delle emozioni.
Ogni gesto è una ferita o una carezza
ogni parola un soffio
che può far crollare tutto o salvare.
Non passi oltre
tu attraversi ogni cosa
come il vento attraversa gli alberi
senza spezzarli
ma lasciando un segno che nessuno vedrà
se non chi sa ascoltare
il silenzio delle foglie.
E così, chi sente troppo
non chiude mai gli occhi davvero
ma cammina dentro ogni istante
con la pelle tesa
come una tela pronta a farsi dipingere
anche dall’ombra più piccola
anche dal più impercettibile dolore.
Si chiamano PAS: Persone Altamente Sensibili.
E sono miracoli da proteggere.

(A. Faber)

La notte ci terrà vicini e le stelle ci guideranno verso casa

 

“Fortunatamente, alcuni nascono con un sistema immunitario spirituale che prima o poi fa in modo che essi rifiutino di vedere le illusioni innestate in loro sin dalla nascita attraverso il condizionamento sociale. Sentono che qualcosa manca, ed iniziano a cercare delle risposte. La loro innata conoscenza ed esperienze esterne anomale mostrano loro un aspetto della realtà di cui gli altri sono all’oscuro, e lì incominciano il loro viaggio nel risveglio. Ogni passo di questo viaggio viene fatto seguendo il proprio cuore, non seguendo le folle e scegliendo la conoscenza al posto dell’ignoranza.” (Henri Bergson)

 

 

(∂ + m) ψ = 0

 

...

Toccare una mente è assai più complicato che toccare un corpo, perché un corpo puoi stringerlo in un letto ma una mente no. Una mente va dove vuole. Quando resta, una mente, vuole darti tutto, vuole darsi davvero. Oltre presenze e assenze, oltre distanze e vicinanze, oltre quello che puoi dire o non dire, fare o non fare. È ubiquamente tua. Sa sorriderti più delle labbra, quando si accorge che non vuoi possederla ma prendertene cura. Ed è questo il miracolo profondo, il senso denso di un vero incontro. Questo l’apice di ogni corrispondenza d’anima. Questo il senso di appartenenza. Partire per restare. Viaggiare senza spostarsi ma andare dappertutto. Mantenersi sempre un po’ selvatici ma farsi attraversare oltre i limiti dei propri confini. E lasciarsi finalmente contaminare gli occhi da radici felici.
(M.Bisotti)

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