Io so dove sono nascosti i miei desideri. Essi sono come un fiume che scorre veloce, qualsiasi punto della sua corrente muta di continuo. Gli uomini non fanno in tempo a guardarlo che esso è già cambiato. I loro sguardi non possono fermarlo perché è eterno. I miei desideri devono essere lì, dove si sono sempre nascosti i desideri dei miei antenati. Cosa abbastanza insolita, i miei avi appartengono sia alla classe militare sia all’aristocrazia. Quando mi recavo con mio padre e mia madre nei luoghi di origine della mia famiglia, lungo il percorso del treno, un incantevole fiume appariva e scompariva come se volesse proteggere il nostro viaggio. Ah quel fiume, io lo capivo. Capivo il segreto messaggio che trasmetteva dagli antenati a me: i tuoi desideri non sono morti, si celano da qualche parte. E in quel luogo recondito fioriscono come rose in un’antica siepe di bambù. Per mia nonna e mia madre il fiume dei desideri scorreva sotto terra. Per mio padre era diventato un piccolo ruscello. Per me… ah, se si trasformasse in un grande fiume impetuoso, maestoso come una tessitura di damasco, solenne come un canto celebrativo degli Dei.
Yukio Mishima - La foresta in fiore