Da quando sei entrata nella mia vita ho iniziato a scrutare il
cielo con incredibile ingordigia.
Naso all’insù quasi sempre oramai!
Mi basterebbero delle ali per volare sin da te.
Sogno! E sognando partono le mie fantasie e i miei desideri.
Sarei rientrato a casa da lavoro. Spogliato. Una doccia
rinfrescante. Aperto il frigo. Una birra fresca. Avrei aperto
l’armadio delle ali. Osservato. Pensato. Poi essendo tu un po’
lontana avrei indossato quelle chiamate superjet. Ok si parte.
Volare! Volare da te!
Invece sono qui. Seduto su questa fottuta ma comoda poltrona a
pensarti e fantasticare. Immensa mi assale la voglia di
abbracciarti. Via la malinconia. Amarti teneramente. Le tue
labbra assaporare. Prender fuoco con la lingua. Perdermi. Voglia
di te. Incontrollabile. Svegliato l’animale. Niente più
tenerezza. Ti girerei. Scoparti! Ecco cosa vorrei. Si, niente
tenerezze. Ma prenderti come piace a te, da dietro, e con le mani
sui tuoi fianchi senza controllo alcuno godere urlandoti “ti amo
piccolina”!
Invece sono qui. E guardare il cielo e non avere ali per volare
mi rende quasi un uomo inutile. Fragile. Allora sorrido. Ti
penso. Sempre di più! E la tenerezza ritorna. Così d’incanto
prende possesso del mio maschio egoista per dolcemente
abbracciarti e con delicatezza sfiorarti le labbra amandoti come
il fondersi di due nuvole scaldate da un sole innamorato...