
Ai più attenti non sarà sfuggito il fatto che non abbia menzionato,sino ad ora,
tra le righe dei miei racconti la figura di Nonna Addolorata,la mia nonna paterna.💗
Che mi sia innamorata subito di Nonno Pietro Paolo lo si evince dalle innumerevoli volte che il suo volto mi appare tra una nuvola
e l'altra quando il mio pensiero da fugace si inoltra su per il sentiero del ricordo che affiora e grazie alla complicità di chi accompagna la mia quotidianità, della Marilena di oggi, ho poggiato la mia storia,quel mattoncino della mia impronta sul 30 giugno del 1964,giorno in cui
i miei piedi entrarono ufficialmente in Terra di Apulia,un giorno importante e non solo per quello.😉
Nonno Pietro Paolo,piccino piccino come un soldo di cacio era un uomo molto geloso di Nonna Addolorata,tant'è che se doveva fare qualche commissione particolare non lasciava mai sola a casa la sua consorte.Ricordo ,dai racconti del mio papà,la volta in cui
il Nonno doveva recarsi presso la stazione del nostro piccolo paesino a prendere papà che arrivava col treno e voleva che Nonna lasciasse tutto quel che aveva da fare per accompagnarlo sino alla stazione ferroviaria.
Nonna che stava lavando i piatti si incavolò di brutto e agitò le mani di schiuma dei piatti addosso al Nonno.😂
E il Nonno dovette arrendersi,c'era poco da scherzare,era una donna molto seria,attenta alla sua famiglia numerosa e ogni tanto
si lasciava andare ad un sorriso.
Io ero una peste ovviamente,spesso inappetente che dovevano rincorrermi dalla vicina che mi preparava dei buoni manicaretti ma gli spaghetti col sugo di pomodoro,i panzerotti di patate e tanto altro sono piatti che solo lei sapeva cucinare ed io aspettavo
l'estate per venire in vacanza e assaggiarli.
E quando mi veniva la febbre per la tonsillite mi faceva i bagnoli
con l'aceto e una volta che avevo un forte dolore alla scapola mi fece dei massaggi con l'olio caldo e mi fece mettere la sua maglia della salute.
Con gli occhiali poggiati sul naso lavorava all'uncinetto,per fare i merletti per le lenzuola e gli asciugamani.
Una donna dalle mille risorse,era sorridente quando
arrivavano a casa sua e molto triste quando partivamo per tornare a casa.🤔
Aveva molta paura dei temporali,appena il cielo si rabbuiava iniziava a recitare le preghiere invocando San Giovanni e Santa Barbara,chiudeva le imposte,accendeva il lumino dei morti e aspettava che tutto finisse.😉
«Azzate San Giuvanni e nu durmire, ca sta bisciu tre nuveie caminare. Una te acqua, una te ientu, una te triste maletiempu…Portale addhai ci nu canta caddhu, addhai ci nu luce luna, addhai ci nu nasce nuddha anima o criatura».
Santa Barbara ca camini an mezzu alli campi e nu timi ne troni e nè lampi pensa a me e a tutti l'addhi
cu lu Padre,cu lu Fiju e cu lu Spiritu Santu.💗
Io sono invecchiata,lei è rimasta sempre giovane.
Merito di Nonno Pietro Paolo che sapeva mescolare bene
le carte della vita.
Auguro a voi tutti care amiche e amici un lieto fine settimana
scusate se sono stata poco presente,ho avuto una settimana
intensa ma tutto bene grazie al buon Dio
ci aggiungo il pensiero di Don Tonino Bello,a Maria ,la nostra Mamma
che rappresenta tutte le mamme e tutte le nonne del mondo
con affetto ed amicizia un abbraccio di bene💗
Mari...:-))