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Mr_Kolvenik

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Mr_Kolvenik 11 ottobre

A Julo piacevano quei momenti di solitudine un po' malinconica. Una solitudine che non era interamente né quella dei poeti contemporanei né quella dei giardinieri, ma una specie di miscela delle due. Cuore artista e gesto artigiano. Gli piaceva isolarsi, ma non per oziare. Al contrario, si isolava per stare tranquillo, riflettere meglio, costruire ipotesi, vivere al ritmo dei propri pensieri.

Michel Bussi - Il quaderno rosso 

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"Che cosa pensi?" domanda Margot.

"A volte penso che l'idea di giustizia appartenga solo all'infanzia." 

LARS KEPLER - NELLA MENTE DELL'IPNOTISTA

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E ancora una volta dobbiamo ascoltare, com'è avvenuto questa sera, la notizia di allevamenti lager dove la violenza gratuita sugli animali è di normale consuetudine.

Luoghi dove si fanno affari sul dolore delle bestie, dove individui che si considerano esseri umani si arricchiscono e, viste le stime per il futuro, continueranno a farlo per molto tempo.

Ma non nel mio nome.

Non con i miei soldi.

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Dell'infanzia ricordo libri e nessun giocattolo. C'erano di sicuro, ma si sono persi. Soldatini, trenini, bestie, case: i giochi sono miniature del mondo, utili a un bambino per sentirsi un gigante. Aiutano a crescere sopportando l'inferiorità.

Ho giocato poco, preferendo leggere. Dentro i libri non era possibile immaginarsi grandi. Le storie erano immense, la mia lettura piccola in confronto. Molte cose neanche le capivo. I libri mi ribadivano la mia taglia minuscola. Ma qualcosa all'interno s'ingrandiva. Il medico diceva che era il fegato, che allora si curava con l'olio di merluzzo.

A me sembrava invece che aumentasse la capacità d'aria nei polmoni. La lettura di Stevenson mi ha gonfiato di aria di oceano. La poesia napoletana mi scioglieva la lingua. London mi ha insegnato la neve. Le storie delle stragi della guerra mi facevano rimbombare la vena della fronte.

Erri De Luca - Il torto del soldato

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In queste giornate di luglio, nonostante la fatica del giorno al lavoro sotto un sole ardente, sento di amare profondamente la stagione estiva. Sarà la fortuna di abitare al mare. Sarà che puoi permetterti il lusso di farti accarezzare la pelle dalla brezza serale vestito di quasi nulla. E che ti arrivano addosso queste sensazioni senza lasciarti il tempo di riflettere. E sarà che se ne vanno regalandoti uno stato di velata felicità. 

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