Buonanotte occhi di cielo! Da quando ti ho incontrato non mangio che amore, non bevo che desiderio. Non riesco a credere che tu sia anche fegato e polmoni, che tu sia anche viscere e dolore. Ti sei fatto quotidiano come l'odore del pane appena sfornato. Buonanotte raggio di luce, tu sei il bisogno che arriva ogni notte, la sera che cala e diluisce le ore, sei il tempo che s'affida, si sfilaccia e mi rincorre. Grazie per  avermi ascoltata, grazie piccolo fiore, quando ti sogno e mi vieni accanto mi fai sentire come se avessi le ali e non c’è terrazza, né piazza  ma un prato di nuvole dove corro felice.

A te, mio unico respiro, che sai piangere e gioire, che chiudi gli occhi per capire, che sei materia nei miei miraggi, che dai corpo ai miei sogni, quelli veri ad occhi aperti, quelli falsi quando parti. A te sole che tramonti, sopra i colli ogni sera e ti fai arancio e giallo ocra, come l’attesa che s’allunga, come la vita che s’accorcia, e rendi vano ogni mio affanno...

Mi chiamo Ninfea Candida, perché unica e rara illumino la notte con il mio splendore, come un fiore che spunta in pieno deserto, mi preparo agli sguardi curiosi e bramosi vestendomi di petali d’organza e di seta. Mi guardano, m’adorano e sorpresi si chiedono, come diavolo sia possibile che nel buio più fitto, possa nascere un fiore così variopinto, spuntare dal nulla e mostrare d’incanto, il candore della pelle, il colore degli occhi, una favola da mille e una notte. Davvero non credono che io sia vera e reale, davvero non credono che le mie parole possano fare poesia ed appagarli del tutto e che il gusto del bello del contrasto di notte, possa fargli esclamare meraviglia e sorpresa, come la sublime visione di una Candida Ninfea che galleggia su fresche acque odorose...

Ho sciolto i capelli per lasciarli giocare, col vento che ad onde li curva e li arriccia, l’impregna di sale che secca la pelle, e mi fa chiudere gli occhi ad un sogno qualunque, che nasce impetuoso nel ventre e si muove, come un bimbo che cresce fino a farmi sentire, più donna, più vera e più bella. Prosciugami il respiro, invadimi la mente fino a farmi volare...

E così che andrà, perché non siamo mai sicuri di niente,
perché ciò che non conosciamo è molto  più di
quello che sappiamo.
Perché la nostra unica sicurezza è l’abitudine,
solo lì troviamo le risposte giuste alle nostre domande.

Aspettai invano un segnale, un bacio inzuppatto di sole,
un bagliore di giallo intenso, che sfumasse all’orizzonte,
un suono, una parola, per poterla ricordare...

Era l’ultimo dei sogni, l’amore dei fiori colti, il miraggio e l’illusione, e rose, rose, rose, e viole, viole e margherite,come l’avevo immaginato e come mai sarebbe stato...

La seduzione è un'esperienza straordinaria e magica in cui mettiamo in gioco noi stessi in modo totale. È un'arte raffinata, un'operazione ad alto rischio, una sfida entusiasmante, coinvolgente, vitale. È la capacità di attrarre e di conquistare cuore, mente e corpo di un altro, fino a poco prima estraneo.

Il bisogno di conferme credo sia nella natura umana
non ci trovo nulla di male...Il problema sorge quando
questo bisogno diventa patologico. Cioè quando pur di
sentirci “approvati” conformiamo i nostri comportamenti,
il nostro sentire, le nostre scelte a seconda delle opinioni altrui.
Steve Jobs una volta ha detto: “non lasciate che il rumore delle
opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore”.
Una frase facile da comprendere, ma molto difficile da mettere
in pratica perché tutti vogliono compiacere o sentirsi lusingati e
spesso anche inconsapevolmente tendono ad uniformarsi scegliendo
la strada  che è stata loro suggerita...seguendo un modello di
“perfezione” che non sarà mai raggiunto semplicemente perché
non esiste.  

L’amore dà e l’amore toglie...come onde che arrivano e poi si ritraggono,  poi di nuovo arrivano e di nuovo si ritraggono... un eterna risacca che si abbatte sulle nostre vite prima portando nuova linfa  e  successivamente sottraendola…