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Nous_Spirito

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Ci fioriscono gli occhi,
se ci guardiamo.


E come ci stupiamo
dei miracoli nostri – non è vero?
Così dolce si fa
tutto.


Sono le stelle la nostra cornice,
e fuggiamo dal mondo.


Credo che siamo angeli..

Else Lasker-Schüler 

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Mi descrivo

Persa nella transitorietà delle cose che riempiono e svuotano gli occhi, tra difficili speranze e domande senza risposta... - Ai margini del bosco di Grib -

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Un raggio di luna sul verso di una poesia..
  2. nessuna
  3. nessuna

Tre cose che odio

  1. L'unicità irripetibile dell'esperienza individuale
  2. Le favole dei gentili
  3. Il filo sospeso di uno stato mentale

 

Die Ros ist ohn warum; sie blühet, weil sie blühet, sie acht nicht ihrer selbst, fragt nicht, ob man sie siehet.

A. S.

 

Nel bosco di Grib c'è un posto che si chiama Angolo degli Otto Sentieri, lo trova solo chi lo cerca attentamente, poichè nessuna carta lo riporta. Perfino il nome sembra contradditorio, giacchè come può l'incrocio di otto sentieri formare un angolo, come può ciò che è pubblico e frequentato conciliarsi con ciò che è appartato e nascosto?... Eppure è così: vi sono realmente otto sentieri ma molto solitari, lontani dal mondo, nascosti, dissimulati, si arriva nei pressi di un recinto che si chiama Recinto della Sfortuna. La contraddizione del nome rende il luogo ancora più solitario, proprio come la contraddizione rende sempre solitari. Gli otto sentieri, il continuo via vai sono solo una possibilità, una possibilità per il pensiero, poichè nessuno passa per questo sentiero al di fuori di un insetto, che si affretta ad attraversarlo lente festinans; nessuno lo frequenta, tranne il viaggiatore frettoloso che si guarda intorno, non per cercare un essere umano, bensì per sfuggirli tutti; o il fuggitivo che neppure nel suo nascondiglio avverte nel viaggiatore il desiderio di ricevere messaggi, il fuggitivo raggiunto solo dalla pallottola mortale, che spiega l'immobilità attuale del cervo, ma non la sua irrequitezza di prima; nessuno percorre questo sentiero tranne il vento, di cui non sappiamo da dove venga né dove vada.

" O spirito gentile, che abiti questi luoghi, grazie per avere sempre protetto la mia quiete, per le ore trascorse inseguendo le rimembranze, per il tuo nascondiglio, che io chiamo mio! La quiete si estende come un'ombra man mano che cresce il silenzio: che magico incantesimo! E com' è inebriante quella pace! Quale che sia la rapidità con cui l'ubriaco porta alle labbra il bicchiere, la sua ebbrezza non cresce rapidamente come quella che viene dalla quiete, che alimenta ad ogni secondo. Ma il contenuto di quel bicchiere inebriante non è che una goccia a confronto con il mare infinito del silenzio, a cui bevo io. E come l'ebollizione di tutti i vini del mondo è una pallida illusione al confronto della fermentazione sempre più effervescente del silenzio! "

 

Voi, Otto Sentieri, avete allontanato da me tutti gli uomini e non mi avete riportato che i miei pensieri. Dunque, bosco gentile, addio; addio, misconosciuta ora del meriggio, tu che non usurpi niente, che non vuoi essere un simbolo come l'alba, il crepuscolo e la notte, ma senza pretese ti accontenti umilmente di essere te stessa, lieta del tuo sorriso campestre.

S. K.

Non calpestare le metafore.

Ci sono Silenzi che rimangono sulla pelle e hanno il sapore del vento..

Raccogliamo disperatamente il miele del visibile,

per custodirlo nel grande alveare d'oro dell'invisibile.

R.M.R.

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