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Om_Siddhartha_Om

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Mi descrivo

Descrivermi? Sarebbe curioso farlo... sentirlo... leggerlo...e curioso conoscerlo. Piu si cerca e piu ci si sfugge ...vivere è immergersi nel senso delle cose nel tenero vibrare dell'esistenza...

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. cio che mi entusiasma
  2. cio che mi appassiona
  3. cio che mi incuriosisce

Tre cose che odio

  1. vi sono cose che non amo
  2. cose che mi lasciano indifferente
  3. cose che evito con cura




Oh Principe alato che d'ogni luce sei la fiamma
Michele dalla spada di folgore Santa
a te offro l'olla delle mie terre infrante
a te che d'ogni gioiello sei cuore e cella
accogli il fiume dell'acque mie insante
e mondale del torbido e fanne unguento
perche d'ogni soffio sei cuspide amara e zefiro di vento
d'ogni mare sei goccia stillata e oceano profondo
Così  in questa lode nel canto della sera
sale il mio tributo tra le volute di una pira ardente
mentre l'occhi tuoi scrutano questo limbo
nelle sabbie eterne del nostro tempo.

Siddy




Ecco il naviglio solitario
tra l'acque di un verde baleno.
S'erge tra la luce chiara e il buio dei flutti
mentre l'anima mia solca nembi d'azzurro
e le volute di un fuoco liquefatto.
Anelo rive sciolte di quarzo rosa
e mari profondi di cobalto.
Aprirò le onde col mio respiro
e ne farò sentieri come tra gocce di pioggia
la luce diafana delle stelle.

Sidd
y




Bella sei ai miei occhi
e bella al mondo che occhi più non trova
D'un bello senza tempo 
che infrange le pupille d'ogni mortale.
Medusa al pari tuo fu tanto letale
ma la bellezza tua ad altra dea potè far pari.
A questa tua belta' dunque mi piego
come un ramingo tra i crocicchi del vento


Siddy




Lune sparse per terre ignote
sembrano simulacri di un tempo che sarà.
Fuma la più grande come un cero solitario
al giro dell'averno.
Fiumi ribollono come acque d'ocra cangiante
tra alberi d'esperidi mutanti
Chiodi le dita infisse come radici pulsanti
svettano al cielo come stele oranti
mentre scende la sera tra gli orli del tempo
e corre il pensiero mio tra le biglie di un lampo

Siddy






Bianche carni mischiano i loro odori
come molli tegumenti sui verdi campi d'erba.
Giochi di infanti
e scorze di pelle imberbe
s'adagiano sulle filute mai d'orme invase.
Sono chinee o giovanche stanche
che col ribollir dei loro petti esangui
destano la natura dormiente
come il molesto ronzare
d'ali di farfalla

Siddy

 



Silenzio scivola tra le cicratrici della terra
gocciola lembi d'ore tra i  minuscoli grumi di fango
Un alito di vento lo smuove nei radi cubicoli di gore
poi uno sbuffo di piuma arranca
divelta è l'ombra
scoperto l'inganno
e torna la luce come d'incanto
tra i teneri riccioli di turbine
e l'odore penetrante della ruggine

Siddy

 




Così m'apparve tra veli d'organza
tra vesti di bruma e una luce nascente
Splendida è  la mia Signora
nello sguardo suo sognante.
Come un veliero i suoi pensieri
sfumano nell'aria rarefatta
e Io
Io ne seguo le tracce ed il profumo agreste
come un segugio nel folto delle fronde
poi mi perdo nel bianco suo  mantello
tra tenere  e snelle foglie di biancospino
ritrovando con lei
il dolce pensier che tutto affranca.

Siddy



Fiammelle ardono nella notte
come scintille di un bivacco nel uore della foresta.
Volute di fumo errante  disperse dal vento
tra le foglie mulinanti.
Come  luce di un lampione solitario
arde una fiamma
e ancora faville ricama
come farfalle svolazzanti.
Muri di pietra imbianca di luce vermiglia
ombre penetranti nel cono di un buio brulicante
mentre la notte dorme
e i cuori battono le ore della veglia.

Siddy




Vola con ali trasparenti il pensier mio
si libra come peso inerme
che più non ha sostanza.
Tra nubi grandi come carri
s'invola solitario
tra l'aria rarefatta saetta
senza trovare resistenza
Poi plana su verdi praterie d'erba filuta
tra rosse camme
e livree bianche di ritte calle.
Sino a calmare ogni fremito
ogni pulsante impeto della carne.
E' il mio pensiero che si fa sangue
e torna vivo nella mente
fino a sciogliere le acque
nel mare suo ardente.

Siddy



Segui i miei piccoli passi
la corda di crine nel sottile giogo del destino.
Segui queste orme infanti
oltre le ombre che serrano segreti.
Il capo carminio è il tuo sole
il bianco rilucire della veste la tua alba
l'oscuro disegno del fato la tua speranza.

Siddy



Cadono le rose rosse tra i grani d'acque sante
camme sparute tra i circoli e il flusso andante .
Finanche il corpo tuo s'adagia solitario
e cade come sasso d'argine smosso in fondo al mare
come acque snelle di un  emissario .
Piccoli e radi cerchi tutt'intorno
come coriandoli che danzano nel buio adorno
che al fuoco dei bivacchi
gonfiano l'otri come buffi e gravid sacchi.
Zingari le faville salgono al cielo
tra le volute di incensi e il fumigar di torba
si perdono come raminghi  camme di un asfodelo.

Siddy







Come in una trappola di cristallo
mi agito tra specchi senza uscita.
Antichi nemici mi circondano
vecchi demoni dalla livrea nera.
Armo i miei artigli, serro le mie loriche
mostro le mie armi affilate
ma loro non arretrano
e spiegano indolenti le loro ali pungenti.

Siddy




Danza ...danza nel vento
tra foglie mulinanti
Danza sul mio petto
tra baci d'aria rarefatta.
e della notte fanne veli d'ombra
inchiostro in cui intingere il pennino
per disegnare  origami
del nostro amore perduto nel tempo.

Siddy




Su una foresta che più non s'erge posi i tuoi passi
e tra legni consunti muovi le lunghe gambe
Fiera è la tua testa
irto il tuo collo
eppure rimpiangi quand'eri come un esile gazzella
quando il palco tuo non era che un germoglio
e l'ombra d'alberi imponenti
sovrastava la tua come chicco informe.

Siddy




Ti condurrò lontano
oltre le falesie di Baren
fino  alle barriere di Karnak
e oltre ancora vedrai
le rosse maree cangianti
 e i verdi simulacri di Oren
e i picchi fumanti di torba gialla.
Vedrai i cinque soli azzurri
 posti a occidente di Hilioth
e le lune roteanti
 nei mari d'acqua ascendente.
Ti porterò fino alle porte di Asgar
la dove regna il buio e il ghiaccio che non dorme.
E giunti oltre il sipario delle streghe
vedrai ciò che a ogni creatura
in questo giorno è disvelato.

Siddy




Sogna in quest'etere che non dorme
riflessi mutanti di pensieri informi.
Sogna in queste acque cullanti
in questo fluido che nutre e placa
nei rimandi di un tempo
in cui fosti punto e retta
buio e luce
sull'uscio di una  vita germogliante.

Siddy





Gigante sei al mio cospetto
e io infima pagliuzza.
Ciclope fosti chiamato
ed io eremo d'anima pulsante.
Mi inchino alla tua grandezza
e alla mia mi genufletto
poiché il pensier mio m'aiuta
a contemplare il tutto
fin dentro l'ultima pagliuzza
di questo cosmo errante.

Siddy




Fili di pensiero accendono idee nello spazio infinito
solitari eremi sono tra le sacche del tempo.
Ne farò matasse di radici informi
le legherò con polpa di terra
e ossa di montagna
fino a farne fango pensante
col lievito d'aria
e linfa di rossa sangue.

Siddy







Tra i legni di questo albero ho posto la mia dimora
tra le funi di queste fronde ho serrato il mio giaciglio
tra le foglie e i virgulti ho mostrato il volto mio
e nei profumi dei fiori il verbo  s' è  fatto suono
tintinnio di cascata e canto di usignuolo
 alle vostre orecchie
vento tra i nodosi alberi e tuono che dai monti
che d'eco in eco si  trascina
come fiume d'impeto corso .

Siddy

 








E tra queste foglie immobili
tra questo vento che muore senza affanno
che guardo le ore infisse negli orli della terra
Solo un corvo ancora batte le sue tese
un lento mormorio come frullo d'ali cangianti
ma è appeno un rigurgito di vita
un ansito non sopito
tra i virgulti di vite o i germogli di cannule affondanti
Cosi in questo mare di cemento
ancora s'agita l'asticella informe
e il dado ruota tra i fili della carne.

Siddy

 



Vestigia di pietra  sulle sabbie dorate
imbiancano come simulacri abbandonati.
Restano immobili come ricordi dimenticati
come pensieri privati  dell'azione
alberi senza radici
o memorie scarnificate di senso.
Eppure eravate li tra i grandi e irti segni
di una grandezza senza tempo
 ora tra figuri inerti
siete filigranate briciole di  polvere
che il vento ingordo  trascina via con sé.

Siddy





E in questo deserto di grani macinati
che prende vita la mia illusione.
Sogni masticati come erba di mare
chicchi immaturi  troppo cotti da un sole morente.
Sassi rotolano giù dalla valle
e pietre divelte da esse risalgono la corrente
di un  tempo che indietreggia
fin oltre le mura di montagne capovolte.
Resterò fermo
tra dita irti come  spilli
senza più energia in un motore che arranca.

Siddy





Strega mi appari circondata da becchi di stormi
fluida ti affastelli su una scopa guizzante
tra l'aria pungente e il vento dormiente.
Vele  i tuoi capelli m'adombrano
come sipari sciolti in trini di tulle.
Nuda tra farfalle svolazzanti
e lo sguardo perso sul bianco orizzonte
ti adagi su soffici mantelli d'erba
e con lo stesso semplice spostare d'aria
mi accarezzi
come zefiro di mare sulla pelle che sa d sale.


Siddy

Scorre la linfa in questo solco pulsante
irrora i campi e germoglia le acque sante
cade come pioggia tra i pini e gli alberi smorti
 piega i legni consunti ed  i virgulti torti
finache l'alburno tralice scolla
e sveste d corteccia il tronco
e il biancio riclucire della radice  spoglia.

Siddy



Ti cercherò fino ai confini del mondo
la dove nasce l'Aurora in grembo
fin dentro le vertigini della terra
dove muore la luce e regna sovranain eterno .
Ti cercherò tra i radi cerchi d'acqua
tra cristalline gocce di cascate ingenti.
Ti cercherò dove nasce il vento
la dove muore l'ora dell'ansia
e vive il fremito in ogni momento.

Siddy
 




Resti immobile  come un isola
circondata dalle acque
nel pelago azzurro sei l'ancora e il faro
come un chiodo infisso nel cuore della terra.
Gli occhi persi nello sguardo al cielo ombroso
rigati di  bistro come linfe di un nero crine
la dove alberi corazzati di loriche 
suggono l'acqua  e le stille dolci
mentre i pensieri annaspano
tra dure lamine gaudenti.

Siddy




e nel piacere del riflesso si compiace l'anima tua
come ombra fugata e fiamma liquefatta
che attraversa il volto tuo per disvelarne il senso.

Siddy

 







Ho viaggiato strisciando sulla sabbia
 e lento ho mosso i miei passi
come affonnoso mulinar di remi.
Su di  me ho portato i desideri d'un tempo
con me ho condotto figuri raminghi
ed ora che sono giunto al punto di non ritorno
osservo i sogni che hanno gonfiato le mie vele
come vento sulle reni del mare.

Siddy





Ecco il naviglio che  tra nubi sghembe
nel buio della sera appare come un ladro
e all'alba pugnalando il destino scompare.
Le  luci sue  imbiancano l'orizzonte
le sue campane tintinnano tra sfere oblianti
come squilla d'acqua fulgente.
Corri fanciulla scalza
tra serti di papaveri e i grandi occhi di girasole
la scaletta ancora dorme sui rossi nembi in fiore
Ti porterà lontano
oltre le terre di melograno
la dove nasce il fiume dei ricordi
e sverna felice il mare delle cose.

Siddy





Capovolto é il mio mondo
tra  cielo e  acque
e come una meteora lanciata nello spazio
giungo nell'orizzonte teso tra funi e stralli.
Così in questo  fluire tra biglie roteanti
si spiega il pensier mio
e dolce è il dispiegar
oltre le stelle.

Siddy




Rossi orizzonti sfilano oltre le finestre del tempo
pugnalano il cielo che gronda linfa e sangue.
Mi inebrio di simili vestali
di giochi di rimando e dolci canti d'ancelle.
Baccanali intorno all'albero bianco
intonano voci e canti suadenti.
Al dio gioioso fanno festa
 e al bacolo che le tiene in estasi
fin oltre le colline del vivere mondano
giu fino agli oscuri tagli nel mantello lacero della rocce
e in alto fino a suggere stille dai chiari nembi
che in ogni ora s'aprono sulla radura e i freschi monti
come la pietra sua che sgretola
in mille grani tondi 
simile al mallo di una noce
o al parto incesto d'un infante

Siddy

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