Mi descrivo
::: Sono la vostra voce amica della notte:::
Herny e june
"…M'incammino su per le scale. Henry mi ferma a mezza strada per
baciarmi. Siamo nella stanza. Con la sua calda risata, mi dice:
"Anais, sei un diavolo." Io non dico niente. E' così impaziente che
non ho neanche il tempo di spogliarmi. E qui vacillo, a causa
dell'inesperienza, abbacinata dall'intensità scatenata di quelle
ore. Ricordo solo la voracità di Henry, la sua energia, la sua
scoperta delle mie natiche, che trova bellissime, e lo scorrere del
miele, il parossismo di gioia, ore ed ore di coito. L'eguaglianza!
Gli abissi che desideravo tanto, le tenebre, la finalità,
l'assoluzione. Il fondo del mio essere toccato da un corpo che
domina il mio, che inonda il mio, che insinua la sua lingua
infuocata dentro di me con tanta potenza. Henry grida: "Dimmi,
dimmi quello che senti." E io non posso. Ho il sangue agli occhi,
alla testa. Le parole vengono sommerse. Voglio gridare
selvaggiamente, senza parole - grida inarticolate, prive di senso,
dal fondo più primitivo del mio essere, che sgorgano dal mio ventre
come il miele. Una gioia lacerante, che mi lascia svuotata, senza
parole, conquistata, zittita. Dio, ho conosciuto una giornata tale,
una tale sottomissione femminile, un tale dono di me stessa che non
può esserci più niente da dare." ANAIS NIN