Mi descrivo
La prima cosa che mi chiedono, è quella di descrivermi.....vi accontento subito:
sono alta 1,70
ho i capelli ricci scuri e lunghi, gli occhi sono grandi e scuri.
Sono generosa, dolce, sensibile. Sono anche testarda, orgogliosa, e forse anche un pò permalosa......beh, nessuno è perfetto!!!! :-)
Con la nuova stagione si sciolse la
neve
Azzannata dai raggi del sole e con la
Nuova stagione i miei sandali azzurri
Lasciarono i vecchi aquiloni
E sbocciarono papaveri rossi
E il primo amore un uragano
E le rondini sfioravano il grano
Garrivano e sfioravano il grano
Evitavo i compagni e le feste
E scappavo da solo sul colle più alto
Era bello restare in silenzio per ore a guardare
Il paese lontano
Aspettare l'arcobaleno
Con il mento sulla mano
E le rondini sfioravano il grano
Garrivano e sfioravano il grano
E sciolsi l'anima
E volai su oceani limpidi
E cercai foreste vergini per lei
Le mie inquietudini trovai
Quanti ricordi avrai
Ma tu non li ascolti mai
E non so
Che cosa te ne fai che vuoi
Da un uomo come me
E resto qui senza te anche se tu sei qui
Che strano
Pomeriggi di mani confuse di sguardi e silenzi
Di voglie improvvise io ti amo davvero
Le dissi ti prego non dirmi che sono un bambino
Anche se non so far l'amore
Anche se il mio mondo è strano
Lei sorrise e sfiorò la mia mano
E le rondini sfioravano il grano
E sciolsi l'anima
E volai su oceani limpidi
E cercai foreste vergini per lei
Le mie inquietudine scordai
Quanti ricordi avrei ma tu
No capiresti mai e non so
Che cosa tre ne fai che vuoi
Da un uomo come me
E resto qui senza te anche se tu sei qui
Che strano
E le rondini sfioravano il grano
Ehi, giullare dove vai?
Vado via via di qui,
via da chi mi ferì.
E la luna illuminò,
una lacrima che
la sua guancia solcò.
La mia storia ti dirò:
"Io l'amavo però
lei mi disse vai via
e il mio cuore scoppiò
quando rise di me.
Lei regina lassù
e io buffone quaggiù.
Una carezza non ebbi mai
forse è per questo che te ne vai...
Occhi blu io non ho,
ma da cielo li ruberò
pregherò, cambierò,
da una quercia rinascerò.
Sui capelli che ho
il colore del grano avrò
ed un cavallo che sappia volare
ed una spada forgiata dal sole
ed una stella che brilli lontanto
e che mi guidi la mano.
E al mio passaggio manciate di rose
e lungo il fiumi ginestre e mimose
e nei sentieri ortiche e more
è un aria di primavera.
E quel giorno tornerò.
Lei dirà: "Io non so cavaliere chi sei"
forse non ricordi più,
quel buffone che un di per amore fuggì.
Sul suo viso urlerò
con tutto il fiato che ho.
"Ora non ridi più" e la mia spada alzerò.
Ma una carezza poi, sciolglierò
perchè nell'animo un fiore ho...
Occhi blu io non ho,
ma da cielo li ruberò,
pregherò, cambierò,
da una quercia rinascerò.
Sui capelli che ho il colore del grano avrò.
Ma come è dolce la sera!
E al mio passaggio manciate di rose
e lungo il fiume ginestre e mimose
e nei sentieri le ortiche e le more
è un aria di primavera.
E solo un sogno però
è tutto quello che ho.